“E NON FARCI ENTRARE NELLA PROVA”
Nella suggestiva cornice del Tempio Valdese di Piazza Cavour in Roma, si è svolta il 25 febbraio, la presentazione del NUOVO TESTAMENTO nella versione della Traduzione Letteraria Ecumenica (TLE). Questo progetto è stato sostenuto insieme da Cattolici, Ortodossi ed Evangelici.《Rappresenta la prima traduzione italiana ecumenica condotta con criteri letterari di aderenza al testo originale, frutto di un lavoro che ha coinvolto assieme traduttori e revisori di diverse chiese. Il lavoro è stato coordinato dalla Società biblica in Italia (SBI) e approvato dall’Alleanza Biblica Universale》così riportato nell’ultima copertina del Testo con le edizioni Elledici.

Questo Nuovo Testamento è stato tradotto secondo il criterio delle “equivalenze formali”, cioè aderente al testo greco originale come edito nel Novum Testamentum Graece. La traduzione letteraria (cioè non in lingua corrente) ed ecumenica, cioè fatta insieme nella maniera più ampia possibile al momento e aperta a nuove future adesioni.
In questa prima edizione hanno partecipato: Chiesa cattolica con la CEI, le Chiese ortodosse con la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e la Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, la Chiesa cristiana vetero-cattolica, le numerose Chiese evangeliche con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese (per le chiese valdesi), l’Opera per le chiese evangeliche metodiste Italia (per le chiese metodiste), la Chiesa apostolica italiana, l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, le Chiese evangeliche luterane in Italia, l’Esercito della Salvezza, la Church of Scotland, la Federazione Chiese Pentecostali, la Chiesa apostolica in Italia, le Chiese evangeliche pentecostali della Valle del Sele e dell’Irno, la Chiesa Cristiana La Gioia, l’Assemblea dei Fratelli di Firenze, l’Unione italiana chiese cristiane avventiste del Settimo giorno.
Alla presentazione condotta dal Prof. Daniele Garrone presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, nonché professore ordinario di Antico Testamento alla facoltà valdese di teologia (è stato decano della citata facoltà), è stato ricordato che
《questo è uno dei casi in cui si devono favorire le Scritture.》
E come scriveva Girolamo sapiente traduttore della Bibbia, 16 secoli or sono, nel testo latino della Vulgata《L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo》.
Il primo intervento è arrivato con un video-saluto del presidente della Conferenza Episcopale Italiana il Cardinale Matteo Maria Zuppi. E’ stato ricordato che camminare insieme con questa lampada illumina i nostri passi. E la Lampada è la Parola di Dio.
Dopo la lettura di due brani da Efesini 4.1-6 e Luca 4.16-21, ha dato il suo caloroso saluto in presenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, già presidente della CEI, che ha ricordato come tutti noi possiamo convergere su Cristo e come questo lavoro approfondito e certosino riprende quanto auspicato fin dal Concilio Vaticano II.
La Bibbia è lampada, spada, specchio, ma soprattutto Logos.
Per la Sacra arcidiocesi ortodossa d’Italia era presente il Vescovo Dionysis Papavasileiou. Qui è stato ricordato che nel passato le traduzioni della Bibbia in una lingua moderna furono fatte per essere lette e studiate dal popolo. Questo era l’intento della versione di Lutero (1534) in tedesco o della King James (1611) in inglese (e come non ricordare Giovanni Diodati per l’italiano nel 1607 e in francese nel 1644 – ndr).
La Moderatora della Tavola valdese, la Diacona Alessandra Trotta ci ha posto la domanda se davvero ci fosse bisogno di un’altra traduzione. E in maniera affermativa ha fatto presente come questo fosse il segno della passione! Prima di tutto una Passione Evangelica Umile. Contro ogni tendenza tra la Parola e le parole umane. In secondo luogo l’Ecumenecità. Riposa nella speranza che questo Testo diventi il testo ufficiale. Perché quest’opera nasce dalla fiducia che lo Spirito Santo opera quando ci avviciniamo alla verità insieme.
Per l’Alleanza Biblica Universale ha dato il suo saluto il Dr. Lenart de Regt e per la Società Biblica in Italia il Prof. Don Luca Mazzinghi in qualità di Presidente.
La traduzione perfetta non esiste. Forse non esisterà mai. Ma il tradurre è un compito necessario che in ogni epoca si rinnova. Ed è noto l’aneddoto in cui il già citato Lutero si fece dire dal macellaio di Wittemberg il nome in tedesco parlato dei diversi pezzi di carne in modo da poter dare una traduzione appropriata dal libro del Levitico e delle prescrizioni riguardanti il sacrificio degli animali.
Per ultimo ha concluso il Dottor Mario Cignoni, segretario generale della SBI nonché Coordinatore di tutto il lavoro di traduzione, che ha ricordato che questo è un momento storico della Storia della Bibbia in Italia. E’ una traduzione nuova fatta per i contemporanei e le generazioni future. E’ nostra. Siamo Servitori della Lettera.
La Parola scritta è come la brace che si accende quando il vento soffia e fa accendere una fiamma di luce.
Cignoni ha anche specificato che la traduzione è Letteraria perché in italiano e nello stesso modo di un tempo di 2.000 anni fa.
Concludiamo questo resoconto con il testo di Matteo 6.9-13 (TLE) dove è contenuta la preghiera insegnata da Gesù ai discepoli, con la speranza che possa sempre essere messa in pratica ogni giorno da ogni buon credente.
《Voi quindi, pregate così:
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo, così in terra.
Dacci oggi il nostro pane necessario e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori e non farci entrare nella prova,
ma liberaci dal Male》.

Web Reporter iscritto al Wrep EU è un Missionario Etico e Sociale.