Apre il 21 ottobre 2021 la mostra BEYOND THE SURFACE dell’artista Italiano GIAN BERTO VANNI a New York.
Beyond the Surface è una mostra antologica di Gian Berto Vanni che presenta una selezione di cinquanta opere che vanno dagli anni 1990 fino alla morte dell’artista nel 2017.
Il fulcro della mostra è la ricerca dell’artista di un immaginario astratto in cui frammenti figurativi, forme geometriche e biomorfiche, insieme a un uso rigoroso della teoria del colore di Joseph Albers, creano composizioni evocative che permettono molteplici letture da parte dello spettatore. Le opere, che vanno dalle miniature a un’opera lunga 48 piedi, sono raggruppate sotto quattro temi che completano il processo creativo di Vanni durante la sua carriera: Paesaggi della mente, Simboli-Corpi-Miti, Dipinti sul soffitto e Dialogo tra struttura e intelletto.
INTERVISTA
In occasione della mostra a NY di Gian Berto Vanni intervista alla gallerista Valentina Puccioni:
1) Valentina come è iniziato tutto con Arco Gallery? una gallerista italiana a NY, un esempio unico in primis come donna e poi nella grande difficile City di New York?
Dopo aver conseguito il master in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Siena, con il Prof. Enrico Crispolti, mi sono trasferita a New York. Lì ho sposato un artista e ho iniziato a seguire attivamente la scena artistica newyorkese. Ho iniziato a pensare che la maggior parte di ciò che veniva mostrato, e promosso, era scelto in base a quanto fosse “alla moda”, lasciando indietro molti artisti di talento che non avevano intenzione di “stare al gioco”. Ho deciso di aprire una galleria per includere quegli artisti, per creare un ponte tra artisti e collezionisti, indipendente dalle tendenze e dalle pressioni del mercato. Infatti il nome ARCO è un’abbreviazione delle parole artista e collezionista.
2) il tuo amore per l’arte: dedizione, continuità, passione…lo trasmetti nel tuo lavoro, raccontaci…
La passione per l’arte è la ragione della nascita di Arco Gallery. Non rappresento artisti basati su un tema o uno stile specifico, ma devo essere fortemente attratta dal tipo di lavoro che fanno. Voglio anche vedere un forte impegno e continuità nel loro lavoro, non un saltellare tra idee vaghe alla ricerca di qualcosa che possa catturare l’attenzione del mercato. Vedo il nostro rapporto come una collaborazione, in cui mi dedico completamente a fare in modo che il loro lavoro sia apprezzato da un pubblico il più ampio possibile. Lavoro solo con artisti che sono pronti a collaborare in modo genuino e rilassato. Non sono disposta a lavorare con prime donne, nemmeno se hanno il talento di Picasso!
3) parliamo della bellissima mostra che inaugura di Gian Berto Vanni?
Sono davvero entusiasta di questa mostra. È nata come una collaborazione con un’altra donna, Ronni Anderson, della Anderson Contemporary. Ronni e’ una persona eccezionale, ed entrambe condividiamo la stessa passione incondizionata per l’arte. La mostra si svolge alla Anderson Contemporary, al 180 di Maiden Lane, un grande edificio nella zona di Wall Street a Manhattan. È uno spazio incredibile, molto grande, che ci ha permesso di presentare 50 opere di Gian Berto Vanni, con lavori che arrivano a 48 piedi di lunghezza. Sarà una grande opportunità per portare il lavoro di Vanni all’attenzione di un pubblico più vasto.
4) com’era il maestro tu che lo hai conosciuto bene?
Quando ho dovuto scegliere l’argomento per la mia tesi di master, non volevo scrivere la centesima tesi sul lavoro di un artista famoso, come succede di solito agli studenti d’arte. Non mi interessava l’opera di un artista famoso al grande pubblico, quanto l’opera di un artista con una storia professionale importante, sia da un punto di vista di continuità’ intellettuale che pittorica, e che potesse darmi un’esperienza ravvicinata. Sono stato molto fortunata perché il grande critico d’arte Enrico Crispolti era il mio relatore, oltre che un grande ammiratore del lavoro di Vanni, e ha accettato il mio progetto di scrivere la mia tesi sul lavoro di Vanni. Ho passato molti mesi a intervistare il maestro e a conoscerlo molto bene. È stata davvero un’esperienza unica.
5) cosa rappresenta questa mostra, quali opere in particolare sono state scelte e perché?
La mostra presenta una selezione di cinquanta opere che vanno dagli anni ’90 fino alla morte dell’artista nel
2017. Il focus della mostra è la ricerca dell’artista di un immaginario astratto in cui frammenti figurativi,
forme geometriche e biomorfiche, insieme a un uso rigoroso della teoria del colore di Joseph Albers,
creano composizioni evocative che permettono molteplici letture da parte dello spettatore.
Sono stati raggruppati sotto quattro temi che hanno informato il processo creativo di Vanni nel corso della sua carriera: Paesaggi della mente, Simboli-Corpi-
Miti, Dipinti sul soffitto e Dialogo tra struttura e intelletto.
6) Lo spazio scelto per questa collaborazione si distingue, come si sposano le opere in questo spazio?
Sì, lo spazio è assolutamente unico. Si trova nell’atrio di un edificio a Downtown Manhattan, ed è su due livelli. L’atrio serve anche come spazio pubblico, con panchine e alberi tutto intorno. Il pubblico può entrare liberamente e passarci del tempo. È un ambiente unico, che dà alle persone l’opportunità di godere delle opere d’arte nel massimo relax
7) la fondazione continua a lavorare, prosegue la vita dell’artista attraverso le sue opere, come?
Il lavoro di Gian Berto Vanni ha influenzato molte persone nel corso degli anni. Dai molti collezionisti che hanno acquistato il suo lavoro, agli studenti d’arte che hanno seguito le sue lezioni alla Cooper Union School of Art and Architecture di NYC, dove ha insegnato per oltre 30 anni. La missione della fondazione è quella di promuovere il lavoro e preservare l’eredità di Gian Berto Vanni conservando i documenti e la collezione di risorse relative al lavoro di G.B. Vanni e sostenendo gli aspetti interculturali associati alla sua arte.
8) cosa desideri realizzare in seguito? progetti futuri del maestro Gian Berto Vanni?
Dopo questa mostra, vorrei collaborare con il Consolato italiano di New York, e possibilmente con altre associazioni culturali italiane a New York e all’estero, per portare l’opera del maestro all’attenzione del pubblico italiano nel mondo.
9) invece Arco Gallery come si svilupperà sempre a NY? o anche in Europa?
Penso che Arco Gallery continuerà a svilupparsi stabilendo più collaborazioni con gallerie e istituzioni che si trovano altrove e che condividono la stessa passione per un “mondo dell’arte indipendente”. Mi piacerebbe molto anche una collaborazione in Asia, non solo agli Stati Uniti o all’Europa
10) per terminare, dacci un ultima espressione per definirci il maestro Gian Berto Vanni…
Credo che l’espressione che in poche parole definisce meglio il lavoro di Gian Berto Vanni sia la sua stessa citazione “La pittura è uno strumento per capire la natura al di sotto delle apparenze, trascurando l’occhio dello scienziato e usando quello del poeta, alla ricerca di quelle regole misteriose che conducono le sue meravigliose armonie”.
Aspettando di poter ammirare questa stupenda mostra!
L’artista italiano Gian Berto Vanni è nato nel 1927. Discepolo di Joseph Albers e Vordemberge-Gildevart, la sua carriera è durata oltre settant’anni. Appassionato viaggiatore in tutto il mondo e subacqueo, i dipinti riflettono i suoi ricordi di paesaggi naturali visitati durante i suoi suoi ampi viaggi, sia sopra che sotto l’acqua, e la sua passione per la letteratura e i temi mitologici temi mitologici di tutto il mondo. Vanni è stato attivamente coinvolto nella scena artistica italiana degli anni ’60, trasferendosi a New York City alla fine degli anni ’70. Ha insegnato teoria del colore alla Cooper Union School of Art per trent’anni. Le sue opere sono state esposte negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone.
BEYOND THE SURFACE BY GIAN BERTO VANNI
21 Ottobre 2021 – 21 Gennaio 2022
Anderson Contemporary – 180 Maiden Lane, New York, NY, 10038
Opening Reception: October 21, 5−8 pm
https://www.artsy.net/show/arco-gallery-gian-berto-vanni-beyond-the-surface
Arco Gallery – 579 Broadway, 5° New York, NY 10012 -tel 212 226 1207 -www.arcogallery.com
E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.