L’inventiva e l’ingegno al servizio della salute e del benessere dell’uomo, ma anche dell’ambiente in cui vive, la salvaguardia e l’eco-sostenibilità con progetti e ricerche incentrate sull’economia circolare proposte da università, centri di ricerca e di formazione provenienti da tutt’Italia, e da altri Paesi. 

Dal rifiuto alle risorse, è questo il principio sul quale si basano oggi la ricerca, la formazione e i progetti di recupero di sostanze naturali, antiossidanti e biopolimeri per migliorare l’impatto ambientale e l’inquinamento dei processi industriali, e al tempo stesso recuperare e dare “una seconda vita” in ambito alimentare, nutraceutico, cosmetico e energetico ad alcuni prodotti di scarto. Alcuni dei progetti e delle prospettive presenti a questa edizione 2018 della Maker Faire nel segno dell’economia circolare.

IL CIBO DEL FUTURO
Cibo e tecnologia: incontrano la formazione mirata

Francesco Bianchi – Coordinatore generale della Fondazione ITS – Tech and Food, Emilia Romagna

 

Arriva dall’Emilia Romagna con Francesco Bianchi – Coordinatore generale della Fondazione ITS – Tech and Food ente di formazione riconosciuta dal MIUR che coordina 90 fondazioni su tutto il territorio nazionale, e nato da oltre dieci anni.

Ogni territorio ha una sua vocazione manifatturiera” e ITS – Tech and Food di base in Emilia Romagna (Parma, Modena, Reggio Emilia) lavora per offrire alle aziende del comparto agro-industriale, ma anche del turismo e della meccanica, la formazione per le risorse umane che andranno a lavorare nei singoli comparti. L’obiettivo è quello di essere un polo di eccellenza nella formazione per stabilire un contatto diretto con le aziende e preparare gli studenti lungo tutta la filiera: dall’ingegnerizzazione dei processi di produzione, alla commercializzazione unita al marketing ed alla certificazione. Durante il percorso di studi realizziamo dei progetti alimentari assolutamente nuovi: a partire dalla ricerca iniziale, fino al piano di vendita per la distribuzione finale, con attenzione al packaging e all’etichettatura, ad esempio.

Alla Maker Faire presentano i risultati dei percorsi diversi, intrapresi nell’agroalimentare, dalla filiera del latte a quella del pomodoro. Parliamo di cibo del futuro, ecosostenibile, con l’impiego di sostanze recuperate da scarti industriali e riutilizzate. Biscotti, bevande naturali (Smoothies) e pesti sono i prodotti presentati. Se i pesti sono realizzati con olio ricavato dalla spremitura dei semi di pomodoro e sali di sedano, la novità è il biscotto “cooket” realizzato con stampante 3D e farina di insetti al 9% con la possibilità di personalizzare la ricetta a seconda delle intolleranze alimentari o norme sociali-religiose.

Un prodotto che unisce sostenibilità ambientale ed economica, dunque, ma anche il risultato di percorsi formativi che vogliono favorire competenze da poter spendere nelle aziende per processi di produzione innovativi e ecosostenibili.

LA VALORIZZAZIONE DEGLI SCARTI
Bio-prodotti: materie prime e la ricchezza di un territorio

Isabella Pisano – ricercatore in biotecnologie dell’Università di Bari, Puglia

 

Isabella Pisano ricercatore in biotecnologie dell’Università di Bari presenta dalla Puglia alcuni esempi di economia circolare applicata agli scarti industriali derivanti dall’agro-alimentare e implementata su prodotti locali.

Siamo alla fiera di Roma per raccontare quello che Uniba fa all’interno dell’economia circolare, a partire dai prodotti pugliesi, e non solo. La nostra ricerca mira a valorizzare gli scarti, e trasformare i rifiuti in una vera e propria risorsa. Quello che creiamo sono modelli di bioraffineria. Ad esempio partendo dal siero di latte, un prodotto per il quale i caseifici pagano per smaltire, abbiamo realizzato un modello di bioraffineria per cercare di valorizzare quello che viene considerato uno scarto che può essere trasformato in risorsa.

Dal siero di latte è possibile, infatti, recuperare le proteine del siero che possono avere applicazioni in cosmetica e nutraceutica. Ma è soprattutto possibile recuperare il lattosio: uno zucchero che si può trasformare mediante processi di fermentazione in diversi prodotti, quali il lievito per la panificazione, oppure che può essere ulteriormente trasformato in acido lattico in fermentazione e poi polimerizzato per ottenere le bioplastiche.

Sono diversi i progetti che l’Università di Bari ha avviato e sta portando avanti anche con collaborazioni esterne. Da due anni con lo spin off BioInnoTech ottengono dallo scarto iniziale del siero di latte un lievito naturale per la panificazione; mentre in collaborazione l’ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è in essere lo sviluppo del progetto europeo per ottenere dai cardi mariani acido lattico, come componente per bioplasticheIl cardo mariano è un’erba selvatica molto diffusa nell’area mediterranea, adottando lo stesso approccio della caratterizzazione del pretrattamento vengono rilasciati degli zuccheri dai quali sarà possibile ottenere chimica in PLA (Acido Polilattico), e dunque plastiche biodegradabili.

Con la start up Bioenutra valorizzano gli scarti delle acque olearie recuperandone i polifenoli: quelle sostanze antiossidanti naturali non prodotte naturalmente dall’uomo, ma se acquisite portano innumerevoli benefici: proteggono dai danni determinati dai radicali liberi, ad esempio riescono a ridurre gli effetti dell’invecchiamento cellulare e i processi infiammatori, specialmente quelli che sono alla base delle malattie cardiovascolari e dei tumori. Inoltre, estraggono polifenoli dagli scarti dei germogli di bambù con un metodo basato sulle micro onde.

LA VALORIZZAZIONE DEGLI SCARTI
Antiossidanti naturali: elisir da diverse fonti

Antonio Zuorro – già professore di Ing. Chimica, DICMA Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente dell’Università La Sapienza, Roma

 

Antonio Zuorro dall’Università La Sapienza, DICMA Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente illustra come l’ingegneria biochimica è nella vita di tutti i giorni: a partire dalle sostanze antiossidanti che potremmo recuperare dagli scarti agro-industriali della produzione di diversi alimenti dal pomodoro al mirtillo, dal caffè agli insetti.

Il gruppo di ricerca DICMA dell’Università La Sapienza si occupa da diverso tempo di valorizzazione di scarti agroindustriali nell’ottenimento di prodotti ad alto valore aggiunto: il risultato del processo di trattamento di questi rifiuti consente di ottenere un prodotto che ha un valore di mercato, commerciale, di utilità e funzionalità, maggiore del prodotto che l’ha originato. Alcuni casi tipici sono, ad esempio, il trattamento dei residui di lavorazione dell’industria del pomodoro.

Quando acquistiamo la classica passata di pomodoro non troviamo né bucce né semi. Questi elementi, che sono parte integrante dell’ortaggio e che vengono scartati, possono essere la materia prima di partenza per l’ottenimento di licopene, un fortissimo e potentissimo antiossidante naturale, e di olio di semi di pomodoro”.

E ricombinati consentono di ottenere un prodotto dall’attività antiossidante e per certi versi anti cancerogena piuttosto elevata. Sistemi simili sono quelli che vengono applicati ai residui di produzione delle bevande a base di caffè, ossia il “caffè esausto”, ed ai residui di produzione delle confetture e dei succhi a base di frutti rossi.

I processi green che sono stati sviluppati permettono di avere degli estratti ricchi di antiossidanti naturali, che altrimenti andrebbero persi con lo scarto delle materie prime. Queste sostanze sono, ad esempio: i polifenoli estratti dal caffè esausto, gli antociani dalle bucce dei frutti di mirtillo, e il licopene dalle bucce del pomodoro. Il recupero di queste sostanze permette di utilizzarle in campo cosmetico e nutraceutico, in prima battuta, oltre a ridurre l’inquinamento delle acque e del suolo prodotto da questi stessi scarti. Oppure sviluppare bio-disiel dalle microalghe.

Ma è possibile ottenere antiossidanti anche da alcuni insetti, e ottenere dellentoessenza purificata. Ed è questa una delle novità portata per questa edizione della maker faire: l’estrazione di un concentrato purificato che viene “prodotto” direttamente da alcuni insetti che ha un potere antiossidante dieci volte superiore a qualsiasi estratto di origine vegetale ed elevate proprietà antinfiammatorie:

Insieme con il prof. Lavecchia ci siamo interrogati se ci fosse una fonte alternativa alle piante, così è stato identificato un particolare tipo di insetto dal quale è possibile ottenere un estratto con un alto potere antiossidante. Purtroppo una delle complicazioni degli antiossidanti naturali è la velocità con la quale si  “degradano”, così dopo un anno e mezzo di ricerca siamo riusciti a sviluppare un processo specifico che permette di estrarre le funzionalità antiossidanti al 100%”.

Processi di recupero del contenuto energetico dai rifiuti solidi urbani, i residui agro-industriali e i fanghi biologici dal trattamento delle acque reflue, per la produzione di biometano, e biopolimeri, materie plastiche biodegradabili, senza l’impiego di idrocarburi.

LA VALORIZZAZIONE DEGLI SCARTI
L’idrogeno… che potrebbe arrivare dagli scarti

Prototipo per la produzione di bio-idrogeno – dall’Università La Sapienza DICEA Dipartimento Ingegneria Sanitaria e Ambientale, Roma

 

E ancora dall’Università La Sapienza con Raffaella Pomi – professore associato DICEA Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, Roma – insieme alla Prof.ssa Alessandra Polettini, al Dr. Ing. Andreina Rossi e alla Prof.ssa Maria Rosaria Boni tratta i rifiuti derivanti dalle acque reflue e dai suoli contaminati e in fiera presenta un prototipo che a partire da rifiuti agro-industriali come il siero del latte, ad esempio, produce bio-idrogeno da poter utilizzare come vettore energetico attraverso un processo di natura biochimica. Si parla di reattori in continuo per la produzione fermentativa di h2 da rifiuti organici biodegradabili:

L’interesse sulla possibilità di recuperare idrogeno con processi biologici da substrati biodegradabili è legato al fatto che l’idrogeno è un vettore energetico “pulito” che in seguito alla combustione rilascia solo acqua e quantità trascurabili i ossidi di azoto; inoltre il contenuto energetico per unità di massa è 2,75 volte superiore ai combustibili tradizionali. L’idrogeno può essere utilizzato per la produzione di energia sia nei motori a combustione interna che in celle a combustibile, in entrambi i casi con rendimenti molto elevati”.

L’idrogeno è un combustibile che offre un alto contenuto energetico (per unità di volume rispetto agli altri combustibili) ed è carbon free, in quanto non emette CO2 nell’ambiente. Un approccio di gestione dei rifiuti che si basa sul concetto di Economia Circolare, che attraverso “il ricorso alla digestione anaerobica (DA) ha il pregio di inserire una fase di recupero energetico e di materia nella gestione dei rifiuti biodegradabili”.

Riciclo e circular economy sono stati uno dei principali temi di quest’edizione perché è imprescindibile andare verso il futuro senza orientarsi su nuove pratiche e progetti. Uno spostamento dell’attenzione, nel rispetto dell’ecosistema, che volge lo sguardo a nuove fonti energetiche e nuovi modelli di sviluppo dei nutrienti.

Avatar photo

Di Arianna Pasquale

Parole, lingua e linguaggio, arte e le nuove tecnologie sono quel filo rosso con il quale mi diverto a tessere le mie giornate. Innovazione e sviluppo di nuovi orizzonti gli spunti che mi fa piacere incontrare. Giornalista, editor, copy writer e content media. Dopo la laurea in Filosofia del Linguaggio e della Mente a Napoli, mi trasferisco a Roma dove mi specializzo in comunicazione per il web e i nuovi media e per diversi anni sono caporedattore del mensile “Next Exit, creatività e lavoro” approfondendo temi di economia della cultura. Ho curato la pubblicazione di diversi progetti editoriali, tra cui Young Blood, annuario dei giovani artisti italiani, e RomaCreativa, per fare una mappatura dei creativi italiani nel mondo e nella capitale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Rome Central Mag
We use cookies to personalise content and ads, to provide social media features and to analyse our traffic. We also share information about your use of our site with our social media, advertising and analytics partners. View more
Cookies settings
Accept
Decline
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

What information do we collect?

We collect information from you when you register on our site or place an order. When ordering or registering on our site, as appropriate, you may be asked to enter your: name, e-mail address or mailing address.

What do we use your information for?

Any of the information we collect from you may be used in one of the following ways: To personalize your experience (your information helps us to better respond to your individual needs) To improve our website (we continually strive to improve our website offerings based on the information and feedback we receive from you) To improve customer service (your information helps us to more effectively respond to your customer service requests and support needs) To process transactions Your information, whether public or private, will not be sold, exchanged, transferred, or given to any other company for any reason whatsoever, without your consent, other than for the express purpose of delivering the purchased product or service requested. To administer a contest, promotion, survey or other site feature To send periodic emails The email address you provide for order processing, will only be used to send you information and updates pertaining to your order.

How do we protect your information?

We implement a variety of security measures to maintain the safety of your personal information when you place an order or enter, submit, or access your personal information. We offer the use of a secure server. All supplied sensitive/credit information is transmitted via Secure Socket Layer (SSL) technology and then encrypted into our Payment gateway providers database only to be accessible by those authorized with special access rights to such systems, and are required to?keep the information confidential. After a transaction, your private information (credit cards, social security numbers, financials, etc.) will not be kept on file for more than 60 days.

Do we use cookies?

Yes (Cookies are small files that a site or its service provider transfers to your computers hard drive through your Web browser (if you allow) that enables the sites or service providers systems to recognize your browser and capture and remember certain information We use cookies to help us remember and process the items in your shopping cart, understand and save your preferences for future visits, keep track of advertisements and compile aggregate data about site traffic and site interaction so that we can offer better site experiences and tools in the future. We may contract with third-party service providers to assist us in better understanding our site visitors. These service providers are not permitted to use the information collected on our behalf except to help us conduct and improve our business. If you prefer, you can choose to have your computer warn you each time a cookie is being sent, or you can choose to turn off all cookies via your browser settings. Like most websites, if you turn your cookies off, some of our services may not function properly. However, you can still place orders by contacting customer service. Google Analytics We use Google Analytics on our sites for anonymous reporting of site usage and for advertising on the site. If you would like to opt-out of Google Analytics monitoring your behaviour on our sites please use this link (https://tools.google.com/dlpage/gaoptout/)

Do we disclose any information to outside parties?

We do not sell, trade, or otherwise transfer to outside parties your personally identifiable information. This does not include trusted third parties who assist us in operating our website, conducting our business, or servicing you, so long as those parties agree to keep this information confidential. We may also release your information when we believe release is appropriate to comply with the law, enforce our site policies, or protect ours or others rights, property, or safety. However, non-personally identifiable visitor information may be provided to other parties for marketing, advertising, or other uses.

Registration

The minimum information we need to register you is your name, email address and a password. We will ask you more questions for different services, including sales promotions. Unless we say otherwise, you have to answer all the registration questions. We may also ask some other, voluntary questions during registration for certain services (for example, professional networks) so we can gain a clearer understanding of who you are. This also allows us to personalise services for you. To assist us in our marketing, in addition to the data that you provide to us if you register, we may also obtain data from trusted third parties to help us understand what you might be interested in. This ‘profiling’ information is produced from a variety of sources, including publicly available data (such as the electoral roll) or from sources such as surveys and polls where you have given your permission for your data to be shared. You can choose not to have such data shared with the Guardian from these sources by logging into your account and changing the settings in the privacy section. After you have registered, and with your permission, we may send you emails we think may interest you. Newsletters may be personalised based on what you have been reading on theguardian.com. At any time you can decide not to receive these emails and will be able to ‘unsubscribe’. Logging in using social networking credentials If you log-in to our sites using a Facebook log-in, you are granting permission to Facebook to share your user details with us. This will include your name, email address, date of birth and location which will then be used to form a Guardian identity. You can also use your picture from Facebook as part of your profile. This will also allow us and Facebook to share your, networks, user ID and any other information you choose to share according to your Facebook account settings. If you remove the Guardian app from your Facebook settings, we will no longer have access to this information. If you log-in to our sites using a Google log-in, you grant permission to Google to share your user details with us. This will include your name, email address, date of birth, sex and location which we will then use to form a Guardian identity. You may use your picture from Google as part of your profile. This also allows us to share your networks, user ID and any other information you choose to share according to your Google account settings. If you remove the Guardian from your Google settings, we will no longer have access to this information. If you log-in to our sites using a twitter log-in, we receive your avatar (the small picture that appears next to your tweets) and twitter username.

Children’s Online Privacy Protection Act Compliance

We are in compliance with the requirements of COPPA (Childrens Online Privacy Protection Act), we do not collect any information from anyone under 13 years of age. Our website, products and services are all directed to people who are at least 13 years old or older.

Updating your personal information

We offer a ‘My details’ page (also known as Dashboard), where you can update your personal information at any time, and change your marketing preferences. You can get to this page from most pages on the site – simply click on the ‘My details’ link at the top of the screen when you are signed in.

Online Privacy Policy Only

This online privacy policy applies only to information collected through our website and not to information collected offline.

Your Consent

By using our site, you consent to our privacy policy.

Changes to our Privacy Policy

If we decide to change our privacy policy, we will post those changes on this page.
Save settings
Cookies settings