Il Museo di Arte Contemporanea di Roma (MACRO) è un museo di Roma, realizzato dall’architetto francese Odile Decq, la cui sede principale si trova nei pressi di Porta Pia, nel quartiere Nomentano di Roma. Una sede secondaria, denominata MACRO Future, è situata in due padiglioni dell’ex mattatoio del quartiere Testaccio, piuttosto vicino alla Piramide Cestia.
L’istituto del Museo D’arte contemporanea a Roma è stato istituito tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo con il nome di Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il museo ha avuto sede in diversi edifici della città. All’inizio del XXI secolo è stato finalmente destinato a Museo di Arte Contemporanea di Roma.
Attualmente il Macro è indubbiamente una delle migliori possibilità per godere di arte contemporanea a Roma. Visitare una mostra al Macro è un’ esperienza ampia, e nulla sembra essere lasciato al caso. Le esposizioni non sono “contemporanee” solo per l’età degli artisti che espongono, ma anche per l’innovazione e la multi-dimensionalità degli allestimenti. Visitando il Macro non vi troverete di fronte a dipinti, foto o semplicemente istallazioni appese a una parate o opere totalmente fuori dal contesto, al contrario vi sentirete immersi nel contesto delle esposizioni.
Storia del museo d’Arte Contemporanea di Roma
Tutto inizia nel 1883 quando il Comune di Roma acquisì alcune opere d’arte all’Esposizione Internazionale di Belle Arti con l’intento di costituire una Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea.
Nei primi del novecento, precisamente nel 1913, Auguste Rodin donò il bronzo “Busto di signora” alla città di Roma, successivamente, nel 1925, dopo altre acquisizioni, il Comune di Roma decise di costituire a Palazzo Caffarelli, in Campidoglio, una Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Nel 1931 la collezione venne ulteriormente ampliata e intitolata a Benito Mussolini.
Nel 1938 l’istituzione venne soppressa e la collezione fu trasferita alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Nel 1949 la raccolta venne ricostituita. Molte delle opere depositate presso la Galleria Nazionale tornano alla Galleria Comunale, che riaprì al pubblico a Palazzo Braschi.
Nel 1963 gran parte della collezione fu trasferita a Palazzo delle Esposizioni, dove rimase fino al 1981, anno in cui l’edificio chiuse per restauri. Le opere vennero riportate nei depositi di Palazzo Braschi.
Nel 1989 il Comune di Roma assegnò l’ex Stabilimento della birra Peroni come sede della Galleria Comunale. Tra il 1991 e il 1994, la collezione, ormai in parte dispersa, venne riordinata e riunita, e nel 1995 la Galleria venne riaperta provvisoriamente nell’ex convento delle Carmelitane, esponendo 150 opere della raccolta.
Nel marzo 1996 iniziarono i lavori di ristrutturazione di una parte dell’ex Stabilimento Peroni destinati alla nuova sede della Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Nel 1997 un padiglione del nuovo museo fu aperto al pubblico.
Nel 1999 furono completati i lavori di ripristino dei primi due padiglioni assegnati alla Galleria.
MACRO
Il nuovo museo è stato inaugurato ufficialmente l’11 ottobre 2002 con il nome di MACRO, Museo di Arte Contemporanea di Roma, sotto la direzione di Danilo Eccher, critico e curatore di mostre d’arte. Nello stesso anno, in due padiglioni dell’ex Mattatoio di Testaccio, è stata aperta un sede distaccata del museo chiamata MACRO Testaccio.
Nel 2001, a seguito del concorso internazionale indetto dal Comune di Roma, l’architetto francese Odile Decq ricevette l’incarico per la realizzazione dell’ampliamento del museo. I lavori furono avviati il 29 luglio 2004 e completati a maggio 2010. Il 5 dicembre 2010 il museo è stato riaperto al pubblico.
La sede principale si trova in Via Nizza 138 a pochi passi da Porta Pia proprio nel cuore del quartiere romano Salario-Nomentano e occupa parte dell’edificio che fino al 1971 ospitava la Società della Birra Peroni.
Il MACRO ospita nei suoi tre piani una collezione permanente e si propone come la migliore raccolta della storia dell’arte d’avanguardia italiana dagli anni sessanta ai giorni nostri, con una particolare attenzione verso la storia romana e i movimenti che emergevano nella capitale.
Le mostre temporanee sono solitamente esposte all’ultimo piano ed hanno una durata limitata.
MACRO Testaccio
Il MACRO TESTACCIO ha la sua sede nel complesso ottocentesco dell’ex-Mattatoio. I padiglioni che caratterizzano l’intero complesso architettonico, costruiti fra 1888 e 1891 da Gioacchino Ersoch, testimoniano il passaggio dal classicismo alla modernità e costituiscono un importante esempio storico dell’architettura industriale monumentale e razionale della fine del secolo.
Per diversi anni, il Mattatoio è stato considerato fra i più importanti edifici industriali per la modernità e la semplicità della sua organizzazione interna e struttura.
Nel 2002, due padiglioni all’interno del complesso del Mattatoio, che consta di una superficie di 105,000 mq (di cui 43,000 coperti), sono stati assegnati al MACRO per lo sviluppo e la diffusione dell’arte contemporanea.
Dal 2003 è nata la struttura di MACRO Future (oggi MACRO Testaccio) che ha iniziato una prima regolare attività espositiva all’interno di uno dei due padiglioni, mentre le attività espositive del secondo padiglione hanno avuto inizio nel 2007.
Il complesso dell’ex-Mattatoio è una vivace area per manifestazioni culturali ed eventi artistici. Situato non lontano dalla riva del Tevere nel quartiere Testaccio, MACRO Testaccio è il luogo ideale per la sperimentazione culturale.
Il Mattatoio ospita numerose altre inizitive sia ludiche che culturali In sintonia con la dinamicità che caratterizza il quartiere Testaccio e la forte presenza di studenti e giovani nottambuli nelle ore serali. Per questo motivo MACRO Testaccio è una delle pochissime strutture culturali che apre la sera, e si trova aperto dalle 16 alla mezzanotte.
Le dimensioni e la disposizione dello spazio lo rendono particolarmente adatto per presentare alcune delle più rilevanti espressioni artistiche internazionali e nazionali che oggi riconfigurano i “territori” della cultura visiva e della contaminazione tra linguaggi differenti.
All’interno dei Padiglioni del Macro è presente LA PELANDA, un centro di produzione culturale situato presso Piazza Orazio Giustiniani 4. Il progetto La Pelanda nasce dieci anni fa da un’idea di Zoneattive .Uno spazio di 5000 mq all’interno del Mattatoio è destinato ad attività espositive, formative e laboratori. Un esempio di architettura industriale, frutto di un eccellente restauro durato più di tre anni.
La Collezione
La collezione del MACRO comprende circa 600 opere d’arte,ed è costituita principalmente da opere della seconda metà del XX secolo di artisti italiani come Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Achille Perilli, Piero Dorazio, Leoncillo and Ettore Colla (Gruppo Forma 1); Mario Ceroli e Pino Pascali (Arte Povera); Tano Festa, Mario Schifano, Titina Maselli e Mimmo Rotella (Scuola di Piazza del Popolo).
La raccolta comprende inoltre opere di artisti delle ultime generazioni come: Giovanni Albanese, Andrea Aquilanti, Gianni Asdrubali, Domenico Bianchi, Bruno Ceccobelli, Sarah Ciracì, Enzo Cucchi, Fabrice de Nola, Gianni Dessì, Daniele Galliano, Federico Guida, Felice Levini, Fabio Mauri, Luigi Ontani, Cristiano Pintaldi, Piero Pizzi Cannella, Gioacchino Pontrelli, Bernardo Siciliano, Sissi, Marco Tirelli.
INFO MACRO
Via Nizza 138 – 00198 Roma
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Orario: da martedì a domenica ore 11.00-19.00
sabato ore 11.00-22.00
24 e 31 dicembre ore 11.00-14.00La biglietteria chiude un’ora prima
MACRO Testaccio e La Pelanda Centro di produzione culturale
Calcola il percorso utilizzando la funzionalità di ATAC Roma www.atac.roma.itPer la versione mobile muoversiaroma.it
ORARIO: Macro Testaccio aperto solo in caso di mostre con orario: martedì-domenica ore 16.00-22.00 (la biglietteria chiude 30 minuti prima).
La Pelanda è aperta solo in occasione di eventi espositivi.
GIORNI DI CHIUSURA: Lunedì; 24, 25 e 31 dicembre; 1 gennaio; 1 maggio
TARIFFE MACRO Testaccio Intera 6 € Ridotta: 4 €
MACRO via Nizza + MACRO Testaccio (valido 7 gg. per 1 solo ingresso a sito) Intera: 14,50 €, residenti 13,50 € Ridotta: 12,50 €, residenti 11,50 € Informazioni sugli aventi diritto alle riduzioni: www.museomacro.org
Igor W. Schiaroli è esperto di “new media”, di estrazione economico matematica è specialista e appassionato di tecnologie, internet, editoria, economia e nuovi media. Esperienza nel settore internet, web e dell’editoria. E’ anche un reporter indipendente e scrittore, ma sopratutto un tecnologo ed economista appassionato di scienza e viaggi.
Ha avuto ruoli importanti per importanti aziende che operano nel campo dei media e delle telecomunicazioni sia italiane che internazionali.
Margherita Fiaccavento liked this on Facebook.