AJAHN CHAH nasce il 17 giugno 1918 da una famiglia agiata e numerosa in un villaggio rurale della Thailandia nordorientale, è deceduto dopo una lunga malattia il 16 gennaio 1992. E’ stato uno dei massimi esponenti della tradizione buddhista theravada della foresta. Ha intrapreso gli studi religiosi giovanissimo e a vent’anni ha preso gli ordini monastici iniziando la pratica della meditazione sotto la guida dei grandi maestri della foresta. Per molti anni ha vissuto come asceta, dormendo in foreste e caverne e nei luoghi di cremazione e, infine, si è stabilito in un boschetto accanto al villaggio natale, raccogliendo presto intorno a sé numerosissimi discepoli. Grande maestro e meditante, fu l’ispiratore di un vitale comunità monastica che si è diffusa dalla Thailandia in Inghilterra, America, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera e Italia. (http://www.ajahnchah.org/).
In Italia viene fondato, nel 1990, il Monastero Santacittarama (Il giardino del cuore sereno). E’ il primo – e oggi ancora l’unico nel nostro paese – di tradizione Theravada, del buddismo più antico. Il termine pali theravada significa difatti insegnamento degli anziani.
L’associazione Santacittarama viene riconosciuta nel 1995 come Ente Religioso ed è membro dell’Unione Buddhista Italiana.
Il monastero, ubicato in Sabina, una bioregione laziale famosa per la qualità del suo olio d’oliva, è aperto a chiunque abbia voglia di fare una visita.
Si può anche rimanere a dormire ma non è consigliato, per chi è alla prima esperienza, trattenersi più di 5 giorni.
L’atmosfera è placidamente comunitaria, pur in presenza di alcune regole che viene del tutto spontaneo rispettare.
I monaci theravada sono fortemente vincolati, dalla loro regola, alla società laica; da “mendicanti” non possono maneggiare soldi, coltivare la terra, cucinare e devono anche astenersi dal toccare il cibo che non venga dato loro, liberamente, in offerta. Di conseguenza al Santacittarama c’è sempre un certo, pur discreto, movimento.
Ci sono alcuni laici che si preoccupano, quotidianamente, degli aspetti pratici e materiali della vita del monastero e dunque cucinano, offrono il cibo ai monaci e poi rassettano ed altri che vanno in visita, portano degli alimenti in offerta e si adoperano nei diversi mestieri domestici ed in giardino.
Al Santacittarama si ha modo di conoscere persone interessanti e addirittura di divertirsi (suona strano in un monastero) perchè Ajahn Chanda Palo (l’abate) ed anche altri monaci hanno raggiunto un tale distacco dalle beghe quotidiane da sviluppare uno splendido senso dell’umorismo.
Al momento vivono stabilmente al monastero una decina di persone tra monaci e novizi (anagarika). Il giardino del cuore sereno è anche un punto di riferimento per associazioni , le principali sono Saddha e l’AMECO –Associazione per la Meditazione di Consapevolezza e gruppi di meditazione in Italia.
Santacittarama Monastero Buddhista
Località Brulla
02030 Poggio Nativo (RI), Italy.
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Tel: (+39) 0765 872 528 (durante periodi di ritiro: 07:30-08:30, altrimenti martedì-domenica, 08:00-10:30)
Fax: (+39) 06 233 238 629
Email: sangha@santacittarama.org
Come arrivare
In macchina: Lasciare l’autostrada A1 all’uscita Fiano Romano (Roma nord) e prendere la Via Salaria (SS4) seguendo tutte le indicazioni per Rieti. Ad Osteria Nuova, dopo l’indicazione del 52° Km, uscire a destra e girare a sinistra sopra il cavalcavia, in direzione di Frasso Sabino. Dopo circa 300 metri prendere la strada sulla sinistra al grande casale di pietra (‘La Grotta dei Massacci’) e girare subito a destra seguendo la strada che va dietro il campo boario. Passato un cabina metano sulla destra prendere la stradina a sinistra e continuare fino al Santacittarama. mezzi pubblici: Dalla Stazione Tiburtina di Roma partono regolarmente pullman per Rieti. Scendere dopo il cartello di Osteria Nuova, appena prima del 53°km, attraversare la strada e camminare nella direzione di Frasso Sabino, seguendo le istruzioni riportate nel paragrafo precedente. Ci vogliono circa 20 minuti per arrivare a piedi e l’ultimo tratto della strada non è asfaltato così non conviene avere una valigia con rotelle che non sia anche facilmente trasportabile.
La Domenica non ci sono autobus diretti, ma è necessario prendere il treno da Roma Tiburtina a Fara Sabina-Passo Corese per poi cambiare e prendere l’autobus per Rieti e scendere ad Osteria Nuova. Per maggiori dettagli vedi: www.cotralspa.it.
Per maggiori informazioni visitare il sito http://santacittarama.altervista.org.
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sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed).
Negli anni successivi, ancora con Malatempora, pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007). Nel 2009 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi, il suo terzo su un antico e moderno movimento di comunità sperimentali ed ecosostenibili.
Nel 2011 pubblica Yoga based on authentic Indian traditions, il suo primo libro in inglese (tradotto, nel 2013, con il titolo Yoga dall’autentica tradizione indiana) e Barboni sì ma in casa propria, una raccolta di racconti e poesie.
Nel 2012 pubblica Con Jasmuheen al Kumbha Mela, dipanando un interessante accostamento
tra new age e tradizione.
Di prossima uscita il suo Gesù in India?, dopo circa dieci anni di studi e ricerche sul campo (prevalentemente in Kashmir, Punjab e Ladakh) avendo costantemente come base la città santa di Varanasi dove l’autore ha speso, nel periodo suddetto, la maggiorparte del suo tempo.
Un “giardino del cuore sereno”, in provincia di Rieti http://t.co/S9A5023jsH