E-CO-abitare è un’associazione di volontariato onlus la cui sede è attualmente a Cerveteri, in provincia di Roma. Viene fondata nel 2007, per tentare concretamente di dare una realistica alternativa a modalità abitative sempre più insostenibili attraverso la promozione di progetti di abitare ecologico in comunità intenzionali autorganizzate sulla base della metodologia del consenso e della comunicazione non violenta.
In generale, l’associazione si ispira al principio agire localmente, pensare globalmente, dando impulso alla sperimentazione di stili di vita e di consumo che, incidendo nel proprio territorio, contribuiscano a rendere concreto il valore della sostenibilità ambientale e sociale.
“Degli attuali componenti del gruppo”, mi spiega Francesca nel corso di un’intervista, “nessuno conosceva l’altro prima di entrare a far parte del progetto. L’età media dei membri (cinque coppie e due singles di varia provenienza geografica; è previsto, se non auspicato, che il gruppo possa ancora allargarsi) è 32 anni, includendo nel computo un bimbo di 3 anni e una bimba di pochi mesi. Le competenze apportate sono svariate: in giardinaggio, agricoltura, discipline olistiche, erboristeria, gastronomia vegana, progettazione di eventi culturali, gestione di comunità online, comunicazione, falegnameria, artigianato artistico, e varie altre.
A un certo punto del nostro cammino verso un tipo di vivere sostenibile ci siamo incontrati e ci siamo riconosciuti per comune sentire, riconoscendoci in queste linee guida, pure nella grande diversità dei nostri percorsi – anzi forse proprio per questa diversità”.

Alla fine del 2013, con l’ingresso di molti nuovi soci attivi, E-CO-abitare ha per la prima volta dato il suo supporto alla realizzazione di un primo progetto concreto di cohousing rurale sul Lago di Bolsena, che sarà anche futura sede di tutte le sue attività divulgative.
Per realizzare l’obiettivo suddetto, i soci si sono costituiti in società agricola, la Borgo Pian del Rosso.
Il centro aspira alla massima resilienza possibile, rivendicando una dimensione di vita quotidiana collaborativa, solidale e sinergica, oltreché ecologicamente a impatto molto basso.
La prospettiva, difatti, è di utilizzare senza riserve le tecniche di bioedilizia e di autocostruzione. Un’altra parola chiave del progetto è permacultura e “con
visione permaculturale” è stata fatta la ricerca del terreno giusto: “vicino al lago”, ci spiega sempre Francesca, “circondato da boschi, tanti alberi da frutto già presenti, una esposizione e un clima favorevoli all’agricoltura, una certa vicinanza a centri abitati e visitati da un turismo rispettoso e amante della natura. Sono circa 3 ettari con la possibilità di costruire per un totale di circa 600 mq”.
All’interno del gruppo Ecoabitare ci sono i fondatori di due associazioni costituitesi prima del progetto del borgo dove continueranno a svolgere le loro attività:
– L’associazione culturale Libera Polis, nata nel 2006. Nella sua sede di Cerveteri organizza corsi ed iniziative legate alla riscoperta di antiche tradizioni e al vivere ecologico (esempio: Nati LIBERI, educazione ambientale libertaria quotidiana per bambini). Libera Polis ha facilitato l’avvio del progetto di borgo ecologico gestendo la parte amministrativa e ospitando le nostre riunioni.
– L’associazione di promozione sociale Open Culture Atlas, nata ufficialmente nel 2013 ma già attiva da due anni con Tropicodellibro.it. Si occupa di creare
informazione e cooperazione a livello nazionale su temi culturali visti in chiave di sostenibilità sociale (esempio: #MappaScuoleDiverse). Open Culture Atlas è impegnata nella comunicazione all’esterno del progetto, co-progettazione dei servizi compresa.
“La onlus E-CO-abitare ha avuto un “cambio di gestione” nel 2014″, ci dice ancora Francesca, “con l’arrivo di nuovi membri, tra cui molti del gruppo del borgo Pian del Rosso. Ci siamo dotati di questo strumento per perseguire al meglio la missione di facilitare la diffusione di modelli di abitare ecologici e solidali. Il borgo ecologico di Pian del Rosso diverrà il suo centro operativo per la facilitazione di altre esperienze simili”.
(Nel video in basso il racconto sintetico del progetto nelle parole di Simone, futuro coabitante):
https://youtu.be/Nbi_ii6G9SU
“Qualcuno di voi ha gia’ avuto esperienze in ambito comunitario?”, ho chiesto a Francesca nel corso della nostra intervista via mail: “No, niente di paragonabile a quel che stiamo progettando”, mi ha risposto, “tuttavia questi mesi, quasi anni ormai, di incubazione del progetto ci stanno facendo sperimentare una vita comunitaria sempre più densa. Esperienza di organizzazione e partecipazione a eventi, pratiche e studi di approfondimento di tecniche di comunicazione efficace e non violenta,
lavoro agricolo per realizzazioni di orti comuni. La nostra piccola comunità si sta formando e consolidando anche e soprattutto sul fare insieme tante esperienze”.
Eco-abitare è, ad oggi, “in rapporti amichevoli” con la Rete Italiana Villaggi Ecologici. Il progetto di borgo è stato presentato all’ultimo raduno nazionale della rete (Luglio 2014) presso la Comune di Bagnaia e i membri di Eco-abitare pensano di bissare anche a quello di quest’anno, presso l’ecovillaggio Habitat in Toscana.
“Nel frattempo”, conclude francesca, “alcuni di noi stanno andando a visitare gli ecovillaggi già esistenti e a conoscere chi li abita. Si tratta spesso di esperienze molto diverse tra loro, dalle quali può esserci molto da imparare ponendosi in un ascolto attivo e profondo.
E-Co-Abitare ONLUS
Via Casale di Centocorvi 3/B -Cerveteri (RM)
www.ecoabitare.org
Email: ecoabitare@ecoabitare.org
Telefono: +39.335.6789482

sociologo di formazione, vive e lavora tra Londra e l’Asia.
Esordisce nel mondo editoriale, nel 2002, con il saggio Vegetariani come, dove, perchè (Malatempora Ed).
Negli anni successivi, ancora con Malatempora, pubblicherà: Comuni, comunità ed ecovillaggi in Italia (2003) e Comuni, comunità, ecovillaggi in Italia, in Europa, nel mondo (2007). Nel 2009 fonda l’editrice Viverealtrimenti, per esordire con Un giardino dell’Eden, il suo primo testo di fiction e Comuni, comunità, ecovillaggi, il suo terzo su un antico e moderno movimento di comunità sperimentali ed ecosostenibili.
Nel 2011 pubblica Yoga based on authentic Indian traditions, il suo primo libro in inglese (tradotto, nel 2013, con il titolo Yoga dall’autentica tradizione indiana) e Barboni sì ma in casa propria, una raccolta di racconti e poesie.
Nel 2012 pubblica Con Jasmuheen al Kumbha Mela, dipanando un interessante accostamento
tra new age e tradizione.
Di prossima uscita il suo Gesù in India?, dopo circa dieci anni di studi e ricerche sul campo (prevalentemente in Kashmir, Punjab e Ladakh) avendo costantemente come base la città santa di Varanasi dove l’autore ha speso, nel periodo suddetto, la maggiorparte del suo tempo.
E-CO-abitare: il concreto valore della sostenibilità ambientale e sociale http://t.co/VaxKFaYofk