L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat. CINE RECENSIONE

In questi tempi di guerra, il film ci riporta all’ultima grande guerra combattuta sul suolo europeo, la Seconda Guerra Mondiale, ma invece di analizzare le gesta eroiche di militari al fronte (già viste in centinaia di film) l’attenzione si sposta su una guerra parallela, fatta di spionaggio e contropsionaggio.In un periodo dove vediamo le parti della guerra (ucraini e russi) accusarsi vicendevolmente di propaganda e false notizie, l’autore ci racconta la nascita della prima colossale “fake news” del mondo.Gli alleati, dopo aver prevalso sui nazisti in Africa, sono pronti a creare un secondo fronte di attacco con uno sbarco a sud.
A tutti è chiarissimo che l’obbiettivo è la Sicilia, ma per salvare più vite possibili tra le truppe che sbarcheranno sulle spiagge, si deve cercare di depistare la macchina bellica tedesca e spingerli a fortificare il fronte greco.
Ed ecco che dietro l’ispirazione di uno scritto confidenziale (Mincemeet), su cui i vertici militari hanno poca fiducia, nasce un’idea pazzesca (soprattuto perchè siamo in un’epoca senza computer e photoshop) per trarre in inganno i nazisti: al centro dell’operazione ci sono il cadavere di un finto pilota inglese ed alcuni documenti creati ad hoc per corroborare l’inganno. Il corpo e le carte dovranno essere recuperati dalle spie naziste ad ogni costo.

Il compito di questa complessa operazione di controspionaggio e disinformazione è affidato alla squadra XX ( che significa sia 20 che double cross, ovvero l’inganno) e a due straordinari agenti dell’Intelligence: Ewen Montagu (Firth) e Charles Cholmondeley (Macfadyen)E qui il film si discosta dalla spy story a cui siamo ormai abituati, con gadget ipertecnologici e super agenti perfetti in ogni situazione, ma ci fa vedere persone comuni, con problemi comuni, che passano la maggior parte del tempo dentro semplici uffici e che di fronte ad alcuni imprevisti (tranquilli non ve li racconto) non sanno come reagire e spesso finiscono in un imbarazzo quasi comico.
Il film è interessante e merita di essere visto anche se forse lo sviluppo non risulta completo (come in altre sue opere), e mi raccomando fate attenzione al nome di uno degli altri componenti della squadra.

L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat
Di John Madden

Con Colin Firth, Matthew Macfadyen, Kelly Macdonald, Penelope Wilton, Johnny Flynn e Jason Isaacs

Sinossi: Siamo nel 1943. Gli alleati sono determinati a spezzare la morsa di Hitler sull’Europa occupata, il loro piano è un assalto totale in Sicilia ma si trovano ad affrontare un grande dilemma – come fare per proteggere una massiccia forza d’invasione da un potenziale massacro. Il compito ricade su due straordinari agenti dell’intelligence, Ewen Montagu (Colin Firth) e Charles Cholmondeley (Matthew Macfadyen) che danno vita alla più geniale e improbabile strategia di disinformazione della guerra – incentrata sul più improbabile degli agenti segreti: un uomo morto. L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat, è la straordinaria storia vera di un’idea che sperava di cambiare il corso della guerra – correndo rischi enormi, sfidando ogni logica e mettendo a dura prova il coraggio dei suoi ideatori

Colin Firth è Ewen Montagu nel film di John Madden L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat

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