Il famoso cacciatore statunitense William Frederick Cody, in arte Buffalo Bill, arrivò in Italia la prima volta nel 1890. Sbarcò nel porto di Napoli, città in cui si esibì nei primi spettacoli italiani. Si diresse poi con una carovana circense verso Roma seguendo la Via Appia e fermandosi nella zona di Cisterna di Latina dove si racconta che quando arrivò a Roma imbastì una discussione col la moglie duca Onorato Caetani in merito alla sua grande abilità di domare e cavalcare i cavalli. Il duca che sapeva bene che i butteri locali non potevano essere da meno lo  sfidò. Una sfida che vide i butteri di Cisterna gareggiare a Roma in Prati di Castello col mitico Buffalo Bill nella capacità di sellare e montare alcuni puledri americani, senza essere sbalzati dalla sella, all’interno dell’arena costruita per lo spettacolo circense Wild West Show.

Secondo le cronache dell’epoca il primo giorno Buffalo Bill e i suoi fecero grande spettacolo e i nostri butteri non fecero saltare in piedi il pubblico mentre il secondo giorno, sotto una pioggia scrosciante, dopo un primo tentativo finalmente i nostri vinsero “in casa” e si racconta che Buffalo Bill se la prese a tal punto che se ne andò senza pagare tutta la posta in gioco. Certamente William Cody era un animo sportivo e infatti le cronache narrano di bottiglie stappate in onore dei butteri e sembra che pagò solo metà della scommessa in quanto il primo buttero non riuscì a domare in tempo il cavallo mentre solo il secondo buttero, Augustarello Imperiali vinse una seconda doma in quello spettacolo che divenuto leggenda viene oggi raccontato in mille modi diversi.   Nella famosa sfida il duca Onorato Caetani , o meglio la moglie Ada Wilbraham, alla quale si dovevano le prime cure del bellissimo giardino di Ninfa, e Buffalo Bill avevano scommesso ben 1000 lire, che erano molti soldi all’epoca tanto che uno stipendio di 10 lire al mese era considerato già buono. Sembra anche che la sfida portò nella casse degli organizzatori moltissimo denaro in quanto la stessa sfida fu spostata al giorno seguente rispetto a quello preannunciato. Persa la scommessa si racconta che Buffalo Bill decise di pagarne la metà a casusa del fallimento del primo buttero ma si racconta ancora oggi che non pagò e addirittura evitò di saldare anche il conto dell’affitto dei terreni, notizia che però non è stata confermata dalle cronache e  pare alquanto strana dato che fu proprio il giornale romano “il Messaggero” a promuovere la vendita dei biglietti.

 

Augusto Imperiali

 

L’8 marzo 1890 nei dintorni di Roma in Prati di. Castello, nella zona dei prati e delle osterie che oggi fanno parte del quartiere Prati,  si ebbe la celebre sfida nella doma di puledri contro i butteri dell’Agro Pontino vinta dal cisternese Augusto Imperiali detto “Augustarello”.

La contesa fu proprio sul modo di domare i cavalli, la “doma dolce” dei butteri che non usava violenza e cercava di rispettare il puledro contro la soma americana che prevedeva il controllo dell’animale attraversi metodi dolorosi per l’animale che i nostri considerarono poco utili e violenti.

Augusto Imperiali (Cisterna di Latina, 27 agosto 1865 – 18 dicembre 1954) l’8 marzo del 1890, a Prati di castello (oggi quartiere Prati di Roma) si presenta per tentare l’impresa con i butteri Francesco CostanziCesare FabbriAchille fascianiAchille LaurentiAngelo PetecchiBernardo QuintiFilippo Valentini e non ultimo il buttero più esperti Alfonso Ferrazza. Quel giorno a Roma pioveva tanto e il terreno sembrava proprio una palude. I butteri che vivevano nell’acquitrino pontino si sentirono in vantaggio. Gli americani furono maestri delle coreografie con le funi e gli applausi fin oa qual giorno erano tutti per loro. Dopo una prova ingloriosa di Ferrazza, che n on riuscì a domare in tempo i romani assistettero alla prova di Augustarello che saltò dagli spalti nell’arena direttamente in groppa al puledro. Iniziò a sussurragli tra le oricchiee in pochi minuti vinse lo domò facendo spettacolo tra gli applausi del pubblico .

«Tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello, compiva una stupenda ed elegante galoppata intorno a tutto il campo. L’entusiasmo era alle stelle. Il pubblico applaudiva fragorosamente. I butteri entusiasti saltavano, ballavano, buttavano in aria i cappelli in onore del loro eroe”» (Nasi, 2006)

L’evento fu ovviamente molto seguito dalla popolazione locale  e da tutta la stampa, tanto che il Il Messaggero il giorno 10 marzo 1890 ha pubblicato:
«Il morello, tenuto con le corde, si dibatte frenetico; s’alza sulle zampe di dietro, tira rampate. I butteri le schivano sempre con la sveltezza di uomini esperti. Riescono finalmente a mettergli la sella con il sottocoda, e d’un salto uno dei butteri gli è sopra. È Augusto Imperiali. Nuova tempesta di applausi. I butteri, entusiasti del successo ottenuto, saltano, ballano, buttano all’aria i cappelli, tanto per imitare in tutto quello che si è visto fare dagli americani. Augusto Imperiali fa una stupenda galoppata intorno al campo, tenendo con la destra le redini e agitando con la sinistra il cappello. Tutte le sfuriate del cavallo non riescono a muoverlo dal posto un solo momento. Sceso a terra, e chiamato ad avvicinarsi ai primi posti dove riceve le più vive congratulazioni da tutti, compresa la Duchessa di Sermoneta e i suoi figli.»(Il Messaggero)

Augusto Imperiali  da quel momento divenne famoso, e come per un vero eroe la sua vittoria entrò a far parte della memoria storica di Cisterna di Latina, tanto che gli fu dedicata una statua presso una scuola elementare e la sua figura ispirò canzoni e libri e anche un fumetto biografico.

 

 

Il buttero Augusto Imperiali, simbolo di un’Italia che non ha paura di nessuno, morì nel 1954, all’età di 89 anni ed è sepolto nel cimitero di Cisterna.

Buffalo Bill, pseudonimo di William Frederick Cody (Le Claire, 26 febbraio 1846 – Denver, 10 gennaio 1917), è stato un attore e cacciatore statunitense ma anche soldato, esploratore e impresario teatrale. Divenne un eroe nazionale americano dopo un breve corpo a corpo con il capo indiano Mano Gialla nel 1876, durante il quale si racconta che disse: «Ecco il primo scalpo per il Generale Custer!»

Fece spettacoli anche in alcune città italiane, tra cui Napoli, Torino, Genova, Alessandria, Udine, Milano, Bergamo, Brescia, Verona, Bologna, Firenze, Arezzo, Cremona e Roma, andando anche a Trieste al tempo austriaca.

L’8 Marzo del 1890 Buffalo Bill perde, a Prati di Castello, la celebre sfida nella doma di puledri contro i butteri dell’Agro Pontino capitanati dal cisternese Augusto Imperial

 

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Di Igor Wolfango Schiaroli

Igor W. Schiaroli è esperto di "new media", di estrazione economico matematica è specialista e appassionato di tecnologie, internet, editoria, economia e nuovi media. Esperienza nel settore internet, web e dell'editoria. E' anche un reporter indipendente e scrittore, ma sopratutto un tecnologo ed economista appassionato di scienza e viaggi. Ha avuto ruoli importanti per importanti aziende che operano nel campo dei media e delle telecomunicazioni sia italiane che internazionali.

2 pensiero su “Quando a Latina sconfissero Buffalo Bill”
  1. I am interested in obtaining prints of Buffalo Bill and the Butteri as seen in this article. If you can help direct me to the proper place, I would appreciate it. Thank you.

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