L’autunno a Vallerano, nel Lazio in provincia di Viterbo, offre sapori e colori di altri tempi, è la stagione delle castagne, il prodotto d’eccellenza del luogo. Vallerano si trova a pochi chilometri da Roma, facile da raggiungere in auto seguendo la via Cassia.
In questa stagione i colori e le sfumature della natura vanno dal verde al giallo, dal rosso alle diverse tonalità le foglie del castagno che colorano le strade e la natura con tonalità brune e rossastre.
Arrivati a Vallerano in una domenica di ottobre, tra le mura del borgo, si sente l’odore dei bracieri dove cuociono le castagne. Le cosiddette “caldarroste” vengono mangiate rigorosamente al cartoccio e gustate tra i vicoli e la piazza, circondati dai bimbi in festa.
Vallerano è un piccolo scrigno di cultura che si schiude, come il riccio della castagna, lasciando assaporare il sapore dell’autunno.
Vallerano, paese della Castagna D.O.P.
Ogni anno la sagra della castagna accompagna i visitatori a conoscere la storia del paese e le sue numerose e notevoli bellezze artistiche e culturali.
Quest’anno si è appena conclusa la 14a edizione della Festa della Castagna Dop di Vallerano con un programma ricco di eventi e degustazioni.
Il borgo è anche storicamente gemellato con il Salento (Puglia) , e si è assistito a balli legati alla pizzica salentina, danza popolare e storica del Salento.
La Sagra, presieduta e organizzata dell’Associazione Amici della Castagna, ha beneficiato della produzione di quest’anno, particolarmente cospicua, che ha soddisfatto organizzatori e visitatori. Bancarelle e stand e sopratutto si possono gustare prelibatezze locali nelle caratteristiche “cantine di tufo” che propongono menu a base di castagne e prodotti tipici.
Per il 2015 la produzione e la qualità è ottima, così come i prezzi di vendita delle castagne che si aggirano quest’anno sui 4/5 Euro al chilo mentre i marroni costano 6/7 euro al chilo. Per chi è interessato alla lavorazione, presso il castanificio del paese, si possono osservare dal vivo le moderne tecniche di lavorazione delle castagne e dei marroni.
L’atmosfera di festa viene arricchita da gruppi folkloristici, cortei storici e gruppi musicali che si esibiscono in piazza e nel centro storico.
Gli Amici della Castagna organizzano visite guidate nel paese e assieme al Gruppo Archeologico di Vallerano organizzano anche una passeggiata tra i castagneti secolari ed ai siti di interesse storico.
Nel centro storico si possono visitare le vecchie cantine dove venivano lavorate le castagne e presso alcuni locali sono esposte le opere di vari artisti locali e presentazioni di opere d’arte e di libri.
Adagiato sulle falde orientali del Monte Cimino in provincia di Viterbo, tranquillo e buon titano, Vallerano fu abitato fin dall’età del bronzo, dai Falisci, dagli Etruschi e ancora dai Romani; di certo il “castrum” vero e proprio esisteva già prima dell’anno 1000. Da sempre appartenente alla Chiesa di Roma, ne segue le vicende storiche passando da una signoria ad un’altra a seconda dei venti che spiravano: dalla potente famiglia dei prefetti Di Vico, passa agli Orsini nel 1278, ma nel 1280 i Viterbesi rompendo un antico patto di pace di un secolo prima, muovono alla volta di Vallerano guidati da Pietro della Valle. Bertoldo Orsini e le milizie di Todi sue alleate riescono a difendere il paese e a mettere in fuga i Viterbesi, ma due anni dopo Vallerano deve scontare il clamoroso successo. È il 1282 e i Viterbesi alleatisi con Pietro di Vico riescono ad occupare il castello, saccheggiano i tesori degli Orsini, abbattono e distruggono le case e le mura del palazzo baronale. Tornato agli Orsini grazie all’intervento del Papa, nel 1351 sarà nelle mani di Giovanni di Vico e della sua famiglia fino a quando il papa Eugenio IV darà ordine al capitano di ventura Nicolò Fortebraccio di espugnare i castelli dei Prefetti. Ma Vallerano oppone resistenza, e il pontefice irato ordina a Viterbo la distruzione dalle fondamenta. È il 25 ottobre 1432. Il paese ricostruito viene incorporato nei beni della Camera Apostolica, che lo vende poi all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia, per poi tornarne in possesso fino al 1536 quando viene dato alla famiglia Farnese. Sotto lo stemma del giglio il paese conosce il massimo splendore economico e culturale e vi rimarrà fino al 1649 anno in cui viene recuperato dalla Camera Apostolica, per entrare infine a far parte nel 1870 del Regno d’Italia, seguendone le sorti. (Sito ufficiale: www.castagnavallerano.it)
Prodotti Tipici di Vallerano
La Castagna è il prodotto tipico principale di Vallerano e unica ad aver ricevuto il marchio D.O.P.
Altro importante prodotto locale è la nocciola, di gran qualità e con la quale i “paesani” preparano i tozzetti , tipici biscotti dolci.
Altra eccellenza di Vallerano è la produzione di porchetta, la cui sagra di svolge solitamente in estate e che onora il paese anche fuori dai confini regionali.
Tipiche sulla tavola valleranese sono le “fricciolose” (sottilissime crepes con pecorino), i “ggulitonni” (pasta fatta in casa con acqua e farina) e i “bbangarucci” (tipico pane con ciccioli di maiale).
Altro prodotto tipoco del paese ma molto più rarioda trovare ai giorni d’oggi sono la “gallina a pilaccia” e “dòrtolo” , quest’ultima è antichissima ricetta di pizza con l´anice.
Da non perdere a Vallerano
I dintorni di Vallerano sono ricchi di testimonianze etrusche e romane e medievali. Gli eremi monastici rupestri di San Leonardo, San Lorenzo e San Salvatore, gli ultimi due con affreschi del XI secolo sono di grande interesse storico e religioso.
Le origini del borgo di Vallerano sono da ricercarsi già prima dell´anno 1000, ma le distruzioni avvenute nel 1282 e nel 1432 hanno modificato la natura medievale dell’abitato.
Dell’antico insediamento medievale rimane oggi il torrione, le mura e lo stemma dei Prefetti di Vico mentre i vicoli paralleli, i palazzi alti, le piazze e gli slarghi sono tipici dell’architettura rinascimentale.
Le cantine storiche. In tutto il paese, sia all’interno che al di fuori del centro storico, nella roccia e nel sottosuolo si trovano numerose cantine scavate a mano nel tufo, dai diversi utilizzi a seconda del periodo storico: tombe, stalle, conserve alimentari, rifugi, laboratori di lavorazione del vino e delle castagne.
La Chiesa di Maria SS.ma della Pieve (sec. XII) distante dal paese poche centinaia di metri, si triva entro il territorio della parrocchia di S. Vittore Martire, ad un centinaio di metri dalla strada provinciale Vallerano – Canepina – Viterbo. Si ignora l’epoca della sua costruzione, lo stile fa credere che la sua origine risalga verso il mille. Oggi conserva in parte la sua originaria struttura architettonica romanica, mentre al suo interno sono di notevole interesse gli affreschi e le decorazioni absidali dedicati a Maria SS.ma, San Bonaventura e San Francesco d´Assisi. E’ a due navate, la più grande misura metri 19 di lunghezza compreso il retro dell’altare maggiore, e 6 metri di larghezza. La navata piccola è lunga 12,50 metri e larga 6 metri. Nella navata grande, senza volta, sorge l’altare maggiore dedicato a Sant’Antonio da Padova.
Due vecchie chiese. La Chiesa della Madonna del Rosario e la vecchia Chiesa di Sant’Andrea si affacciano su piazza dell’Oratorio , l’antica chiesa di Sant’Andrea fino al 1750 matrice e cattedrale è successivamente divenuta ospedale e ora è una scuola di musica e conserva affreschi cinquecenteschi di notevole fattura.
La nuova Chiesa di Sant’Andrea Apostolo fu invece edificata nel 1751 sulle rovine dell’antico castello di Vallerano. Una piccola porta apre le Sepolture della Chiesa di Sant’Andrea dove attualmente vengono allestiti i presepi statici.
La Chiesa di San Vittore Martire, patrono di Vallerano, si erge nel punto più alto del paese. All’interno troviamo una fonte battesimale del 1450 in peperino, mentre possimao ammirare la bellezza del soffitto a cassettoni datato 1762 e l’organo Alari del 1750.
Fuori dal paese, sorge il Santuario di Maria SS.ma del Ruscello dei Donatori di Sangue, una vera e propria chicca per gli intenditori d’arte. LA chiesa è stata costruito in base ai disegni del Vignola a seguito del miracolo avvenuto il 5 luglio 1604, accoglie opere d’arte di straordinaria importanza e bellezza come: l’annunciazione del Vandi, l’estasi di San Carlo Borromeo del Pomarancio, e una tela del Lanfranco. Il capolavoro d’eccezione conservato nel Santuario è l’organo monumentale barocco Burzi-Alari-Ercoli-Priori suonato nel 1707 da Georg Friedrich Händel.
FESTE E SAGRE
Festeggiamenti S. VITTORE M. (patrono di Vallerano)
Prima o Seconda domenica di Maggio
Per l’occasione si tengono: processione in onore del Santo con il trasporto della mini macchina, concerto musicale e mini spettacolo pirotecnico.
Maratonina dei Castagni
Prima domenica di Giugno
Gara podistica tra i castagneti di Vallerano.
Vi prendono parte atleti di livello nazionale e internazionale.
Si celebra la ricorrenza del miracolo della Madonna del Ruscello.
Il viale di fronte al santuario viene decorato con temi dedicati alla Madonna. Segue la “luminata” notturna.
Festeggiamenti San Vittore M.
Il wek-end dopo Ferragosto
Festa patronale. Per l’occasione si tengono: processione in onore del Santo, rievocazioni storiche, concerti musicali e spettacoli pirotecnici. .
Piccole Serenate Notturne
Tre serate durante il mese di Agosto
Appuntamento musicale valleranese ormai tra i più seguiti dagli appassionati di tutto il Viterbese e di fuori provincia.
Notte delle Candele
Fine Agosto
Nella suggestiva Piazzetta dell’Oratorio, anfiteatro naturale dalla eccezionale acustica e negli angoli più suggestivi del centro storico, illuminati a giorno da più di 40.000 candele, si tengono simultaneamente intrattenimenti musicali di diverso tipo.
Sagra della Castagna
Tutti i week-end del mese di Ottobre + il primo Novembre
E’ uno degli eventi principali di Vallerano, in cui si celebra il prodotto tipico per eccellenza: la castagna. Nel corso dei festeggiamenti si distribuiscono caldarroste, si organizzano cene nelle cantine scavate nel tufo. Sono proposti spettacoli, visite guidate nel borgo antico, stand gastronomici.
Presepe Vivente e presepi statici
Presepe Vivente: ogni 4-5 anni durante il periodo natalizio
Presepi statici: ogni anno
Un’occasione per ritrovarsi immersi in atmosfere dimenticate, protagonisti i bambini delle scuole elementari e medie inferiori.
MANGIARE NELLE STORICHE CANTINE
I curiosi enogastronomici non possono mancare la vista alle cantine storiche di Vallerano, Le cosiddette Cantine Aperte:
La Cantina Amici della Castagna
Cel.: +39 334.2258277 (Gianni)
Cel.: +39 334.3060091
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Vi.Va. Calcio
Tel.: +39 0761.751491
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La Bettala
– Tel.: +39 0761.751327 (LA BETTALA)
– Cel.:+39 338.1121310 (Luca)
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COME ARRIVARE
Igor W. Schiaroli è esperto di “new media”, di estrazione economico matematica è specialista e appassionato di tecnologie, internet, editoria, economia e nuovi media. Esperienza nel settore internet, web e dell’editoria. E’ anche un reporter indipendente e scrittore, ma sopratutto un tecnologo ed economista appassionato di scienza e viaggi.
Ha avuto ruoli importanti per importanti aziende che operano nel campo dei media e delle telecomunicazioni sia italiane che internazionali.
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