La chiesa di Santa Maria della Scala situata nella piazza omonima di Trastevere fu eretta su ordine di papa Clemente VIII nel 1593, su progetto di Francesco Capriani da Volterra. Il tutto si fa risalire ad un miracolo avvenuto mentre una levatrice di nome Cornelia con un bambino pressoché morto tra le braccia pregava sotto la scala di una casa dove era presente l’immagine della madonna. Il bambino improvvisamente iniziò a piangere. Si gridò al miracolo e la notizia si diffuse rapidamente in tutta la città così che il Papa decise di far costruire una chiesa successivamente concessa ai Carmelitani scalzi italiani che con la bolla del marzo 1597 erano stati resi indipendenti dal ramo spagnolo. I Carmelitani scalzi nascono con la riforma introdotta nel 1562 da madre Teresa di Gesù nel monastero di Avila in Spagna per le suore del convento, riforma poi estesa al ramo maschile dei frati che venivano così a contrapporsi ai Carmelitani calzati.
I frati preso possesso della chiesa iniziarono all’inizio del 1600 la costruzione del convento che è il primo dell’ordine. In realtà molto grande realizzato in due chiostri.
Al primo piano del convento sorge la Spezieria, la più antica farmacia di Roma. Nacque ad uso e consumo dei frati che vi elaboravano le erbe dell’annesso orto, solo nel seicento fu aperta al pubblico e divenne così famosa da essere frequentata da regnanti, cardinali e dai medici dei pontefici. Il Papa istituì nello Stato Pontificio una speciale polizia sanitaria (l’equivalente dei NAS di epoca attuale) che doveva verificare che venissero nei laboratori rispettate le regole di preparazione e le ricette classiche della farmacopea galenica. Tanto fu il successo che in breve fu chiamata “Farmacia dei Papi” ed i frati furono esonerati dal pagare le tasse. Gregorio XVI per rendere più prestigiosa la farmacia istituì le matricole: l’alta per capi-speziali e la bassa per i giovani e i subalterni
Dal 1600 l’apertura al pubblico con la preparazione di prodotti galenici è continuata fino al 1954. Dopo questa data si è insediata una comunità indiana di Carmelitani scalzi che ha permesso di far ritornare i locali alla vita. Durante la Repubblica Romana del 1849 gli spazi del convento furono adibiti ad Ospedale. Vi morì anche Luciano Manara. Nel 1875 dopo l’unità d’Italia il convento fu requisito dal Ministero dell’Interno e trasformato in parte in caserma. I frati attualmente sono in possesso di una piccola parte.
La Spezieria
All’ingresso, nell’atrio un gran dipinto raffigura fra’ Basilio della Concezione, famoso farmacista del Settecento inventore di celebri medicamenti come l’acqua contro l’isterismo a base di melissa e l’acqua anti-pestilenziale. Ancora famosa l’acqua della Scala, considerata lavanda antinevralgica indicata anche per le malattie delle prime vie respiratorie, per dolori reumatici e le allergie, e l’acqua della Samaritana, utilizzata come disinfettante.
Nella visita colpisce il grande vaso della Theriaca (foto n 12), contenente un farmaco inventato dal medico di Nerone, Andromaco il Vecchio. Si tratta di un complesso di 57 sostanze diverse fra cui carne di vipera maschio, considerata un eccellente antidoto contro le sostanze velenose.
Gli armadi riportano immagini dipinte dei padri della medicina come Ippocrate, Galeno, Avicenna, Mitridate e Andromaco nonché dipinti raffiguranti ospiti illustri tra cui Vittorio Emanuele I.
Le epoche si susseguono nell’arredamento: il laboratorio galenico e il frantoio sono originari del Seicento, mentre del secolo successivo sono le maioliche colorate, i vasi, le bilance, gli alambicchi di distillazione, i mortai, l’arredamento, le scaffalature, le vetrine e il bancone. Dell’ottocento il laboratorio liquoristico. Interessante anche un telefono amplificato (foto n. 3) e la matrice delle ricette (foto n.11) che andava ogni volta inchiostrata prima di porvi sopra il foglio.
Interessante anche un locale per la fabbricazione delle pillole tutto comandato ad energia elettrica, cinghie, ingranaggi e rulli.
Ancora un locale era adibito alla fabbricazione dei liquori.
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Lauratosi in Medicina ha trasferito l’esperienza fotografica in campo medico con la fotografia scientifica ed iridologica.
La passione per il colore nella fotografia lo porterà in campo medico a studiare l’utilizzo delle lunghezze d’onda della luce in terapia con la pubblicazione di testi specialistici in medicina generale ed in medicina anti-aging. Nasce la passione per l’estetica in medicina e per le arti visive.
Ha studiato computer grafica e web designer presso lo IED di Roma.
Attualmente partecipa a corsi e workshop di fotografia digitale ed è corrispondente dell’editore Tecniche Nuove e Press Photographer della GNS PRESS.
La stessa passione viene trasmessa alle due figlie, Laura e Giada. La prima si diplomerà in fotografia allo IED e lavorerà con il noto fotografo romano Giampiero Medori nello still-life, dedicandosi come free lance alla fotografia sportiva e di matrimoni e successivamente entrerà nello staff di post produzione pubblicitaria della EDI (Effetti Digitali Italiani). La seconda si dedicherà alla fotografia e alla cinematografia.