Nei dintorni di Roma sud, tra il mare e la catena dei monti costieri troviamo un territorio misto e variegato dove, a perle naturali come il Parco nazionale del Circeo, si affiancano deliziosi borghetti medievali come Ninfa, Norma e Sermoneta
Terra di mare e di montagne, la provincia di Latina si stende lungo un territorio misto e variegato dove, a piccole perle naturali come il Parco nazionale del Circeo, si affiancano deliziosi borghetti medievali, come Ninfa, Norma e Sermoneta.
Questa bella campagna si trova dopo la città di “Latina” a 50 km da Roma è chiamata “Agro Pontino”, ovvero quella vasta area pianeggiante, un tempo ricoperta dalle paludi, riportata in vita negli anni del Fascismo e attualmente sede di intense coltivazioni di frutta e ortaggi.
Una terra, quindi, che ad un litorale rinomato e molto suggestivo, riesce ad abbinare un entroterra altrettanto interessante. La meta ideale per una gita fuoriporta o un weekend in cui poter godere di natura, storia e, per finire, di una gastronomia molto variegata.
Il viaggio alla volta della provincia di Latina comincia dai borghi situati nel cuore dei Monti Lepini, e precisamente dalla piccola cittadina di Cori. Cori era ben sviluppata nell’era dell’espansione di Roma ( dal settimo al sesto secolo aC) . Divenne possedimento romano dopo la guerra sociale ( 90-88 aC ) , mantenendo una certa autonomia amministrativa e politica .
Nel Medioevo Cori , che ha subito una forte decadenza nei primi secoli dell’epoca , era spesso alleata con la vicina cittadina di Velletri .Fa parte della provincia di Latina dal 1934, Qui si possono ammirare alcuni monumenti romani , tra cui il Tempio di Ercole , risalente al primo secolo aC e il simbolo monumentale della città . Dello stesso periodo è il Tempio di Castore e Polluce , di cui, però , restano solo due colonne poggianti su un edificio moderno . Sempre di epoca romana sono nella parte bassa del paese , il Pozzo Dorico e il Ponte delle Catene .
Le colline intorno a Cori è autorizzato a produrre sia vino rosso e bianco DOC italiana , con la regione di produzione di vini bianchi. Le uve sono limitati ad un rendimento raccolta di 16 tonnellate / ha con vini bianchi finiti che necessitano di un livello alcolico minimo del 11% e rossi finiti necessitano 11,5 % .
Qui è possibile ammirare alcuni monumenti di epoca romana, fra cui il Tempio di Ercole, risalente al I secolo a.c. e simbolo monumentale della città. Dello stesso periodo è il Tempio di Castore e Polluce, di cui restano però soltanto due colonne appoggiate a un edificio moderno. Sempre di età romana sono, nella parte bassa del Paese, il Pozzo Dorico e il Ponte della Catena.
A una decina di chilometri da Cori si raggiunge, invece, Roccamassima, il comune più alto della Provincia. Il paesino è caratterizzato da strade strette ed erte e palazzi addossati, quasi a formare una cinta muraria di difesa intorno all’ex palazzo del Principe. L’antica Rocca Massima potrebbe identificarsi con l’antica Carventum, città del Latium vetus al tempo della Lega latina, nella guerra contro Roma.
Scendendo verso Latina, ci si imbatte in Ninfa, antico borgo medievale abbandonato fra la fine del XIV e del XVIII secolo, noto soprattutto per lo splendido giardino. Questo monumento naturale, considerato un vero e proprio paradiso terrestre è fra i giardini più romantici al mondo, merita una visita accurata.
Il Giardino di Ninfa è un giardino paesaggistico nel territorio di Cisterna di Latina. Il parco ha una superficie di 105 ettari (260 acri), ed è un monumento naturale. Il giardino all’interno del parco comprende 8 ettari (20 acri) e contiene le rovine medievali, numerose querce, cipressi e pioppi, prati erbosi, una vasta gamma di piante esotiche provenienti da varie parti del mondo, numerosi corsi d’acqua e una grande varietà di rose rampicanti che crescono sulle pareti di pietra delle rovine. Il sito è gestito dalla fondazione italiana Fondazione Roffredo Caetani. E ‘aperto al pubblico in orari prestabiliti da aprile a novembre.
Il giardino comprende le rovine dell’antico insediamento di Ninfa, il cui nome sembra derivare da un ninfeo di epoca classica, un tempio dedicato alle ninfe, che si trova su un’isola nel lago; Le ninfe si credeva abitassero in montagna nei boschi, tra le sorgenti e fiumi, e anche negli alberi e nelle valli e grotte. Charles Quest-Ritson nel suo libro definisce Ninfa “il giardino più romantico del mondo, i Giardini di Ninfa di prove prima documentata è da Plinio il Giovane, che descrisse un tempio nei locali dedicati alle ninfe d’acqua”.
Da Ninfa fino a Sermoneta
Partendo da Ninfa si sale in pochi chilometri nella cittadina di Norma, situata sul ciglio di uno sperone roccioso. Anche qui, oltre alla struttura tipica del borgo medievale, sarà opportuno fare una visita al Museo archeologico civico e virtuale dell’antica Norba. I più golosi, invece, potranno fare una sosta al Museo del Cioccolato (www.museodelcioccolato.com). Norba è un’antica città del Lazio. Si trova a 1 km a nord ovest della moderna città di Norma, 1575 piedi sopra il livello del mare, sul bordo occidentale dei Monti Volsci o Monti Lepini. Il paese è arroccato sopra una rupe scoscesa con una splendida vista sull’ Agro Pontino.
In pianura, invece, sul fianco del monte rivolto verso Ninfa, si nasconde la Chiesa rupestre di San Michele Arcangelo, una grotta rupestre trasformata in chiesa nel 1183. Infine, da non perdere è Sermoneta, uno dei borghi medievali meglio conservati nel Lazio. E’ una cittadina collinare murata, con una cattedrale romanica del 13° secolo chiamata Cattedrale di S. Maria Assunta e un massiccio castello, costruito dalla famiglia Caetani. L’ Abbazia cistercense di Valvisciolo è situata nelle vicinanze. Nei secoli 13° 16°, è stata sede di una fiorente comunità ebraica. Qui è anche possibile ammirare la Loggia dei Mercanti, alcune case-torri, la Cattedrale, chiudendo con una sosta al panoramico Belvedere.
Un’altra piccola cittadina da visitare è Sezze, questa zona è stata famosa per il suo clima ammenda fin dall’epoca romana: caldo e secco in estate, freddo in inverno. Sezze si trova a circa 65 km a sud di Roma e a 10 km dalla costa. Il centro storico di Sezze si trova su un’alta collina che domina la pianura pontina da cui è possibile ammirare uno splendido panorama da cui è possibile godere della vista sulla pianura pontina assieme al monte del Circeo, Terracina e le isole pontine. Secondo una leggenda, la città fu fondata dal mitico eroe Ercole dopo la sua vittoria sul Lestrigones, una popolazione di giganti cannibali che vivono nel sud del Lazio. Lo stemma della città presenta il bianco leone Nemeo che Ercole uccise nel primo lavoro. Sezze è inoltre famosa per i suoi prodotti alimentari sopratutto per i carciofi ai quali viene dedicata ogni anno la famosa “Sagra dei Carciofi di Sezze” che normalmente si svolge nel mese di aprile.
Prodotti tipici
La cucina dell’Agro Pontino è l’espressione di un territorio eterogeneo, dove i frutti di mare si alternano sapori caratteristici dell’entroterra, i prodotti tipici della provincia di Latina, che vanno dal triglie, merluzzi, spigole, pinoli e miele di eucalipto. Non solo, ma l’Agro Pontino è anche noto per la produzione di IGP Kiwi, frutti tipici della stagione autunnale. Si passa poi ai broccoli e carciofi, tipici della zona di Sezze, prosciutto di Bassiano, così come l’olio extra vergine di oliva, un deputato alla piana di Cori, che sono, inoltre, alcuni vini bianchi Doc prevalgono invece del rosso in Aprilia e il Circeo.
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