“Non significa nulla se non ha swing” diceva Duke Ellington nel 1932 e questo è lo spirito della Casa del Jazz, luogo unico in cui si svolgono concerti, attività culturali e didattiche, per una maggiore diffusione di questo genere musicale. La Casa del Jazz ospita vari stili con una attenzione particolare alla scena jazz italiana di artisti più o meno noti, senza farsi mancare preziosi ospiti internazionali.
LA STORIA DELLA CASA DEL JAZZ
Casa del Jazz, una villa storica in un complesso gestito dalla sovrintendenza ai beni culturali è situata nel cuore di Roma in Viale di porta Ardeatina all’interno di un grande parco ed è costituita da tre edifici che ospitano differenti attività.
All’interno della struttura principale, un auditorium multifunzionale di 150 posti, è utilizzato per concerti dal vivo, proiezioni e incontri. Un sofisticato sistema di registrazione consente di realizzare prodotti discografici e, in questo modo, immortalare e diffondere i concerti e gli eventi ospitati dalla Casa.
Nella stessa struttura è in funzione un ricco archivio audiovisivo, consultabile tramite postazioni multimediali, ed è aperta al pubblico una biblioteca.
Gli altri due edifici ospitano rispettivamente il primo, sale di prova e registrazione e una foresteria a disposizione dei musicisti ospiti, l’altro un ristorante.
Villa Osio, elegante dimora padronale della fine degli anni ’30, fu edificata sulla base di un vecchio casale seicentesco. Il proprietario, Arturo Osio, tra i fondatori della Banca Nazionale del Lavoro, acquistò l’area sulla quale sorge e affidò la costruzione della villa a Cesare Pascoletti, allievo di Piacentini.
Il progetto Casa del Jazz, fortemente voluto dal Sindaco Veltroni, nasce dalla confisca della Villa appartenuta al boss della banda della Magliana Enrico Nicoletti e, successivamente, assegnata al Comune di Roma. Una lapide posta all’ingresso, con i nomi delle vittime di mafia, realizzata in collaborazione con l’associazione Libera di Don Ciotti, testimonia la vittoria rappresentata dalla sua restituzione alla città e ai cittadini.
IL PROGRAMMA DEL SUMMER TIME 2023
Ogni anno, il suo ricco cartellone vede la partecipazione di artisti di fama internazionale e di artisti meno noti. Quest’anno fra le teste di serie troviamo Di Battista, Rava, Fresu, Miller, Senese e molti altri ancora. Per il Programma dettagliato della Summer 2023 vedi il seguente link.
Il 20 luglio ho avuto il piacere di assistere al concerto “ENRICO RAVA, BAPTISTE TROTIGNON, DARRYL HALL & ALDO ROMANO“. Enrico Rava è uno dei padri fondatori del jazz europeo, per questo concerto ha raccolto attorno a sé un ensemble franco-italiano: l’immenso Aldo Romano, uno dei più illustri batteristi italiani residenti in Francia, il pianista francese Baptiste Trotignon e Darryl Hall, contrabbassista franco-americano che ha suonato con alcuni dei più importanti musicisti europei di jazz.
La performance musicale inizia con l’inconsueta interpretazione del batterista Aldo Romano della poesia di Cesare Pavese, ABITUDINI
“Sull’asfalto del viale la luna fa un lago
silenzioso e l’amico ricorda altri tempi.
Gli bastava in quei tempi un incontro improvviso
e non era piú solo. Guardando la luna,
respirava la notte. Ma piú fresco l’odore
della donna incontrata, della breve avventura
per le scale malcerte. La stanza tranquilla
e la rapida voglia di viverci sempre,
gli riempivano il cuore. Poi, sotto la luna,
a gran passi intontiti tornava, contento.
A quei tempi era un grande compagno di sé.
Si svegliava al mattino e saltava dal letto,
ritrovando il suo corpo e i suoi vecchi pensieri.
Gli piaceva uscir fuori prendendo la pioggia
o anche il sole. godeva a guardare le strade,
a parlare con gente improvvisa. Credeva
di saper cominciare cambiando mestiere
fino all’ultimo giorno, ogni nuovo mattino.
Dopo grandi fatiche sedeva fumando.
Il piacere piú forte era starsene solo.
È invecchiato l’amico e vorrebbe una casa
che gli fosse piú cara, e uscir fuori la notte
e fermarsi sul viale a guardare la luna,
ma trovare al ritorno una donna sommessa,
una donna tranquilla, in attesa paziente.
È invecchiato l’amico e non basta piú a sé.
I passanti son sempre gli stessi; la pioggia
e anche il sole, gli stessi; e il mattino, un deserto.
Faticare non vale la pena. E uscir fuori alla luna,
se nessuno l’aspetti, non vale la pena.”
L’esibizione ha raggiunto il suo apice con “Dreams and waters” composta dal magnifico Aldo Romano.
Formazione
Enrico Rava – Tromba
Baptiste Trotignon – Pianoforte
Darryl Hall – Contrabbasso
Aldo Romano – Batteria
Considerate le temperature di questa estate approfittatene per godervi un’esperienza musicale, estetica ed emotiva nel parco e sulle note della Casa del Jazz, uno dei posti da vedere a Roma almeno una volta nella vita. Se poi siete amanti del genere, ci tornerete di sicuro.
Elena Cattaneo, cremonese di nascita e romana di adozione, è appassionata di arte e comunicazione. Come insegnante, editor e web reporter vive la sua città anche dopo diversi anni con la curiosità e la sorpresa di una turista. A seguito della Laurea in lingue e il perfezionamento in Scienze della Comunicazione si è dedicata in maniera trasversale alla comunicazione d’impresa.
Ha coltivato nel tempo svariati interessi culturali con il gusto della scoperta artistica e del confronto umano.