Il classico shakespeariano “Giulio Cesare” per la regia moderna di Daniele Salvo va in scena al Globe Theatre dal 20 settembre al 6 ottobre. Le azioni si svolgono fra le strade di una Roma buia e cupa. 14 attori, 12 figuranti e l’ausilio di 30 maschere di lattice riproducono la storia tramandata prima da Plutarco e ripresa poi da Shakespeare, infine rivista da Salvo.
LA CONGIURA
“I congiurati sono uomini svuotati, indecifrabili, simili a calchi in cera. Sono creature fragilissime, preda di paure e terrori notturni, vittime del destino. Giulio Cesare è creatura onnipotente, sovrannaturale, dai lineamenti trasformati, cancellati, multipli. Il potere sconvolge le menti, travolge gli animi.”
Daniele Salvo, Regista
IN NOME DELLA LIBERTA’
Le emozioni in gioco sono La brama di potere, l’anelito alla libertà, l’incostanza e la volubilità del popolo, la retorica come strumento di manipolazione dello stesso (lo splendido discorso di Marc’Antonio), l’amicizia (fra Bruto e Cassio) e l’amore (fra Bruto e Porzia, fra Cesare e Calpurnia), il Destino, partecipe o inesorabile.
BRAMA DI POTERE: IERI COME OGGI
Il potere sommo è in maschera e si identifica con essa. Ieri come oggi è proprio il potere che guida le azioni di molti, viene quasi da pensare che uno vale l’altro. L’attore che interpreta Giulio Cesare, infatti, nella seconda parte riveste il ruolo di Ottaviano: tra il vecchio e il nuovo non c’è alcuna differenza. I costumi fanno riferimento alla Roma classica, senza ricorrere a nessuna contemporaneità e il disegno luci riproduce una Roma tetra, attraversata da temporali furiosi, lampi di luce improvvisa, deboli fiaccole e bracieri, simbolo del profondo buio interiore in cui sono calati tutti i personaggi del Giulio Cesare.
“Si tratta di un “sogno teatrale” fatto di rigore, necessità, serietà e determinazione. …. Si cerca un linguaggio immediato, che indaghi sulle motivazioni profonde di composizione di un verso, di una battuta, si cerca la “verità” degli stati emotivi, il rapporto di necessità fra l’attore e ciò che viene detto.”
Daniele Salvo, Regista
OPERA CONVINCENTE
Una performance potente ed efficace, anche grazie alle musiche e ai suggestivi canti dal vivo, coinvolgente fino quasi a turbare. Uomini, maschere e spettri fanno parte della stessa battaglia, ma alla fine è il destino che prevale su tutto e su tutti. Vivamente consigliato.
Cast artistico
Giulio Cesare / Spettro di Cesare / Ottaviano:
Massimo Nicolini
Trebonio / Lucilio / soldato:
Alberto Mariotti
Metello Cimbro / Cicerone / soldato:
Simone Ciampi
Artemidoro / Pindaro / soldato:
Giuseppe Nitti
Indovino / Cinna poeta / soldato:
Simone Bobini
Bruto:
Gianluigi Fogacci
Portia – Il Destino:
Melania Giglio
Decio Bruto / Lepido / Messala:
Francesco Biscione
Cassio:
Giacinto Palmarini
Marc’Antonio:
Graziano Piazza
Casca:
Carlo Valli
Calpurnia / soldato:
Flavia Mancinelli
Cinna / Titinio / soldato:
Andrea Romero
Lucio / Stratone:
Alessandro Guerra
Plebei, soldati, messi, servi:
Massimiliano Auci, Antonio Bandiera, Andrea Carpiceci, Micol Damilano, Matteo Magazzù, Alessandro Marmorini, Dimitrios Ioannis Papavasileiou, Riccardo Parravicini, Daniele Ronco, Roberta Russo, Giorgia Serrao, Giovanni Tacchella, Luca Viola, Francesca Visicaro
Canti dal vivo eseguiti da:
Melania Giglio
Cast tecnico
Regia:
Daniele Salvo
Aiuto regia:
Alessandro Gorgoni, Alessandro Guerra
Traduzione e adattamento:
Daniele Salvo
Maestro movimenti di scena:
Fabiana Di Marco
Musiche:
Marco Podda
Costumi:
Daniele Gelsi
Direzione tecnica:
Alessandro Fioroni
Disegno luci:
Umile Vainieri
Disegno audio:
Franco Patimo
Maschere:
Michele Guaschino e Makinarium di Leonardo Cruciano
Combattimenti scenici:
Antonio Bertusi
Ufficio Stampa:
Cinzia D’Angelo
Elena Cattaneo, cremonese di nascita e romana di adozione, è appassionata di arte e comunicazione. Come insegnante, editor e web reporter vive la sua città anche dopo diversi anni con la curiosità e la sorpresa di una turista. A seguito della Laurea in lingue e il perfezionamento in Scienze della Comunicazione si è dedicata in maniera trasversale alla comunicazione d’impresa.
Ha coltivato nel tempo svariati interessi culturali con il gusto della scoperta artistica e del confronto umano.