Potrebbe un palazzo assomigliare ad un grande “polmone verde” in grado di “ripulire” l’aria in città? Se poi a farlo è un murales di 1000 mq realizzato con particolari pitture eco-sostenibili che purificano l’aria, l’obiettivo oltre ad essere utile rende anche lo spazio urbano nel quartiere Ostiense, più bello e accogliente.
Così da oggi se passiamo in via del Porto Fluviale, a Roma, potremmo apprezzare la nuova facciata di Casa Fluviale con il più grande murales d’Europa anti inquinamento, così come il nome stesso “Hunting Pollution” dell’opera realizzata da Iena Cruz.
L’artista milanese ha scelto di rappresentare un airone tricolore – perché rappresenta una specie in via di estinzione, e dunque in lotta per la sopravvivenza – che cattura la sua preda in un mare inquinato. Ma, inconsapevolmente, il nostro airone realizzato con eco-pitture sarà lui stesso a “cacciare” l’inquinamento in uno degli incroci più trafficati e inquinati della capitale.
“Hunting Pollution” è stato realizzato con Airlite, una tecnologia che si applica come una pittura su qualsiasi superficie e trasforma ogni parete in un depuratore naturale. Ciò è possibile attraverso questa innovativa tecnologia che con l’azione della luce sia naturale che artificiale, offre diversi vantaggi. Trasforma ogni parete in un depuratore d’aria naturale: 12 metri quadrati eliminano l’inquinamento prodotto da una autovettura in un giorno. Permetterebbe di ridurre gli ossidi di azoto (principale causa di morte derivante dall’inquinamento dell’aria) benzene e la formaldeide. Di eliminare, anche, il fumo delle sigarette e i cattivi odori. Favorirebbe l’eliminazione di batteri, come quelli resistenti agli antibiotici, causa di molte malattie respiratorie. Ed oltre a rendere non solo più salubre l’aria che respiriamo in città, dall’inquinamento e dai batteri, l’applicazione di Airlite permette di ridurre il consumo di energia elettrica, grazie alla capacità di riflettere la componente calda della luce del sole.
1mq di pittura Airlite = 1mq di bosco così “Hunting Pollution”, con i suoi 1000 metri quadrati in grado di purificare l’aria, duplicando l’effetto purificatore e dando vita a 2000mq di muro in eco-pitture, rappresenta simbolicamente un bosco di 30 alberi nel cuore della città.
Promotrice di questo connubio ambientale ed artistico è una giovane imprenditrice romana Veronica De Angelis alla guida di Yourban2030, la no-profit al femminile che si occupa di sostenibilità ambientale e arte.
La finalità di un progetto del genere? Provare un esperimento di sensibilizzazione sociale, attraverso la street art, e promuovere nella capitale nuove pratiche per permetterle di assumere un ruolo leader tra le capitali europee nell’abbattimento degli ossidi di azoto, i gas più velenosi tra quelli emessi dal traffico cittadino. Infatti, secondo i dati del 2018 dell’OMS 9 persone su 10 sono esposte a livelli d’inquinamento dell’aria pericolosi per la salute. La cattiva qualità dell’aria è responsabile ogni anno di milioni di morti premature.
Con questo progetto inizia anche la collaborazione tra Yourban2030 e Air is Art, la no-profit guidata da Kristen Grove, volta alla fusione tra arte sostenibile e comunità culturali, che dal 2017 coinvolge artisti, designer e illustratori per dare vita a un movimento partecipativo dedicato a chi vuole mettere la creatività al servizio di un bene collettivo: l’aria che respiriamo.
Per conoscere meglio queste realtà:
Yourban2030
Yourban2030 è un’associazione no profit fondata nel 2018 da un team di professionisti, Veronica de Angelis, presidente, Maura Crudeli, project manager e Giuseppe Molinari, esperto di strategie di comunicazione corporate finalizzate alla diffusione della cultura della sostenibilità, che hanno messo a disposizione la propria esperienza e il proprio know how in tema di sostenibilità, ambiente e rigenerazione urbana, con lo sguardo proiettato all’Agenda Globale 2030 per lo sviluppo sostenibile promossa delle Nazioni Unite. Si integra al team successivamente Emanuela Conti, project manager & fundraising. Yourban2030 ha già promosso altri progetti come l’installazione “Anio Vetus 2” a cura degli Sbagliato presso il laghetto di Villa Ada, il Festival Internazionale del Cortometraggio il Roma Creative Contest attraverso il sostegno allo Screenplay Contest che si è tenuto al Maxxi il 16 ottobre e la produzione del cortometraggio vincitore a tematica green e la co-produzione insieme ad Image Hunters del docufilm Hunting Pollution che racconterà la nascita di questo progetto e il suo impatto ambientale e sociale nel quartiere Ostiense e nella città di Roma.
Air is Art
Air Is Art è un progetto di promozione dell’innovazione legato alle tecnologie per il miglioramento della qualità dell’aria. Unisce arte, tecnologia e stili di vita per comunicare l’importanza della qualità dell’aria nella vita di tutti noi. Consiste in eventi e iniziative che, partendo dal territorio, si sviluppano a livello internazionale coinvolgendo i più importanti player globali. Air Is Art unisce le proprietà benefiche di Airlite con le armi tipiche degli artisti: pittura e pennelli.
Parole, lingua e linguaggio, arte e le nuove tecnologie sono quel filo rosso con il quale mi diverto a tessere le mie giornate. Innovazione e sviluppo di nuovi orizzonti gli spunti che mi fa piacere incontrare. Giornalista, editor, copy writer e content media. Dopo la laurea in Filosofia del Linguaggio e della Mente a Napoli, mi trasferisco a Roma dove mi specializzo in comunicazione per il web e i nuovi media e per diversi anni sono caporedattore del mensile “Next Exit, creatività e lavoro” approfondendo temi di economia della cultura. Ho curato la pubblicazione di diversi progetti editoriali, tra cui Young Blood, annuario dei giovani artisti italiani, e RomaCreativa, per fare una mappatura dei creativi italiani nel mondo e nella capitale.