La figura di Leonardo da Vinci ha da sempre attratto la fantasia e l’immaginazione non solo per il suo genio creativo ma anche per il mistero che avvolge la sua multiforme personalità in grado di affascinare al pari delle sue opere.
Le città che gli hanno reso omaggio sono molte, a partire da Vinci, la cittadina dove si trova la casa natale di Anchiano, a Firenze che ospita il Museo di Leonardo dietro la Cupola del Duomo (www.mostredileonardo.com). C’è inoltre il “Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci” a Milano (www.museoscienza.org), città dove il genio fiorentino ha a lungo vissuto e lavorato, e, non ultima, Roma, dove le sue ingegnose macchine sono celebrate in un Museo che si trova presso la Basilica di Santa Maria del Popolo (www.museodavinci.it) e testimoniate con una mostra permanente “Leonardo da Vinci – Il genio e le invenzioni” ospitata presso il palazzo della Cancelleria, al centro di Roma, in cui convergono anche molte attività di promozione nelle scuole (www.mostradileonardo.com).Tra i tanti scrittori che hanno tratto spunto da temi, vicende, realtà e misteri leonardeschi per i loro romanzi, spicca, per la fama e la risonanza mondiale ulteriormente accresciuta dal noto film, Il codice da Vinci di Dan Brown. Ma molti altri sono i libri che, in modo più o meno diretto, fanno riferimento a Leonardo. Tra i tanti esempi possibili, il bel thriller rinascimentale di Bruno Vitiello, I delitti dell’anatomista, uno dei protagonisti del quale è appunto Leonardo da Vinci, che coniuga un robusto sapere storico a un congegno narrativo interessante.
Nel novero di questi libri che hanno un debito di ispirazione nei confronti di Leonardo, si inserisce ora, con molti elementi di originalità e forza espressiva, il romanzo Lo specchio di Leonardo (Eiffel edizioni, 2016 http://www.ivanomugnaini.it/lo-specchio-di-leonardo-in-libreria-e-on-line/ ) dello scrittore e saggista Ivano Mugnaini, (www.ivanomugnaini.it) autore della rubrica “Luoghi d’autore” ospitata dal nostro magazine.
Il libro, a metà tra biografia romanzata e indagine psicologica, rinnova la curiosità e il mistero che avvolgono la figura di Leonardo aprendo una serie di interrogativi a tratti inquietanti.
Cosa scatta nella mente di un genio quando per circostanze assolutamente fortuite si imbatte nel proprio doppio, ossia in quello che sembra essere una copia esatta di se stesso? E se il genio di Leonardo fosse in realtà quello del suo sosia?
Su questi interrogativi si sviluppa la trama del libro che narra il percorso di evoluzione e trasformazione, complicità e rivalità che si innestano e si intrecciano in mille nodi e diramazioni tra due persone in apparenza uguali ma dalla personalità agli antipodi.
Ne scaturisce un romanzo che attinge dalla storia con avvenimenti concreti e circostanziati per mettere in scena un sottile e complesso gioco dei ruoli che svelerà un finale sorprendente.
Un libro dal un ritmo serrato ma da assaporare lentamente, scritto con grande maestria e sensibilità e contraddistinto da uno stile inconfondibile.
Note di critica
Lo specchio di Leonardo è un esercizio di alta psicologia, va in profondità per comprendere i pensieri che abitano la mente del genio. L’autore riesce molto bene, con una notevole ricostruzione biografica, a rielaborare il lato più umano del personaggio.
Non volendo svelare nessuna delle suggestive immagini letterarie che l’autore ci ha regalato con questo suo libro mi permetto di definire l’opera di Mugnaini come un romanzo biografico in pieno accordo con Giuseppe Panella che, tra l’altro, lo definisce come una “biografia romanzata simpatetica e allucinata… “
Intervista a Ivano Mugnaini
L’autore, toscano come il protagonista del suo libro, lo abbiamo incontrato a Roma ad una presentazione letteraria e gli abbiamo posto qualche domanda sul suo recente lavoro:
Perché hai scelto di scrivere un romanzo su Leonardo ? Qual’è la genesi del tuo libro?
Leonardo da Vinci è un personaggio imponente, in grado di primeggiare in quasi in ogni ambito scientifico ed artistico, oltre che nell’immaginario collettivo. Finisce per sbalordire e spaventare. La sua grandezza ci chiama ad una sfida, una specie di braccio di ferro, a distanza certo, ma non meno accanito. Si cerca alla fine, di trovare una falla, un punto debole nella sua struttura di uomo e pensatore. Si tende a dargli una dimensione pensabile, una fragilità, qualcosa che lo renda umano.
Ho sentito anch’io l’impulso di scrivere di Leonardo, per indagare su quello che è il suo lato più nascosto e misterioso: quello di persona soggetta a desideri e manie, pulsioni e frustrazioni. Mi sono soffermato, facendo ricorso ad un’invenzione di pura fantasia, sul Leonardo in carne e ossa più che sul genio assoluto, inarrivabile e quasi impalpabile.
In cosa consiste la modernità di Leonardo?
Pur nelle enormi ed evidenti distanze, cronologiche, individuali e via dicendo, è possibile individuare un minimo comune denominatore tra le nostre moderne e nevrotiche debolezze e aspirazioni e quelle del personaggio su cui è incentrato il libro. Ci si chiede come abbia potuto un uomo arrivare a tali livelli. Si può rilevare anche, sul piano psicologico e sociale, una compenetrazione tra le nostre ambivalenze e i nostri compromessi con le pressioni e i ricatti, economici e morali, che perfino un genio assoluto come Leonardo era costretto a subire per vivere. Tutto ciò genera un contrasto di natura universale in grado di attraversare immutato le epoche e i tempi: da un lato le angherie e i capricci del potere e sul fronte opposto il desiderio di autenticità e di libera espressione, sia delle pulsioni erotiche sia del pensiero.
Quali caratteristiche specifiche ha il tuo libro che a tuo avviso lo rendono interessante?
Il mio romanzo non propone verità nuove e sconvolgenti sulla biografia di Leonardo. Non era questo il mio intento. Lo contraddistingue però un meccanismo narrativo che finora vari lettori hanno trovato coinvolgente: fa emergere un alter ego dotato di una vita propria con cui Leonardo si deve confrontare, lottando prima per riconoscerlo come affine, poi per liberarsi dalla sua straniante influenza. Ciò che conta, per la trama e per il senso più autentico del testo, è la consapevolezza che il protagonista assume: le due fasi, la fascinazione e il rigetto dell’altro lato del sé, non sono separate e distinte. Si intersecano e si sovrappongono in un meandro di sensazioni e desideri propri di ogni essere che lotta per la comprensione di ciò che va oltre la superficie. L’immagine riflessa del mio libro è un doppio che in un primo momento Leonardo vorrebbe solamente usare, un trucco, un espediente per fuggire da una società falsa e opprimente. All’inizio è una specie di fantoccio uguale a lui per l’aspetto fisico ma diversissimo come mentalità e modo di vedere. Alla fine diventa parte integrante del suo percorso di conoscenza. Ciò che, in fondo, accade ad ognuno di noi, alla nostra immagine riflessa negli specchi della nostra casa e del nostro mondo, della realtà, fisica e mentale, che creiamo come un quadro o come un’opera architettonica, e da cui siamo a nostra volta creati. In un continuo, crudele e salvifico alternarsi di verità e menzogna, distruzione e rigenerazione.
Igor W. Schiaroli è esperto di “new media”, di estrazione economico matematica è specialista e appassionato di tecnologie, internet, editoria, economia e nuovi media. Esperienza nel settore internet, web e dell’editoria. E’ anche un reporter indipendente e scrittore, ma sopratutto un tecnologo ed economista appassionato di scienza e viaggi.
Ha avuto ruoli importanti per importanti aziende che operano nel campo dei media e delle telecomunicazioni sia italiane che internazionali.
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