Roma, 27 maggio 2016 – E’ stata presentata la stagione 2016/2017 del Teatro della Cometa. Parola d’ordine: valorizziamo la buona drammaturgia italiana. Infatti gran parte degli spettacoli che animeranno il palcoscenico nei prossimi mesi sono firmati da drammaturgi italiani e raccontano il nostro paese, quello di ieri e quello di oggi, in chiave drammatica comica o grottesca.
“Ho sempre cercato nella programmazione del Teatro della Cometa di costruire un calendario equilibrato tra commedie brillanti e lavori più strutturati dal punto di vista drammatico – ha affermato il Direttore Artistico Giorgio Barattolo – Apriamo e chiudiamo la stagione con due spettacoli decisamente comici mentre all’interno troviamo anche qualcosa di più serio. Quasi tutti i lavori sono di drammaturgia italiana con riferimenti a temi ed argomenti che oggi sono di grande attualità. Annoveriamo anche un paio di lavori con richiami musicali, che hanno sempre riscosso il favore del pubblico. In ultimo si propone fuori abbonamento uno spettacolo messo in scena alla Cometa Off, l’altro nostro teatrino situato a Testaccio. Il sipario del Teatro della Cometa è pronto per aprirsi su una nuova emozionate stagione e noi aspettiamo orgogliosi il nostro pubblico”.
La stagione si apre il 28 settembre con TRE PAPÀ PER UN BEBÈ di Antonio Grosso (che ritorna nella nuova stagione nelle vesti di autore) per la regia di Roberto D’Alessandro; protagonisti Mario Zamma, Nicola Canonico, Giuseppe Cantore con Leonardo Barbarisi e con la partecipazione di Alessia Fabiani. Si tratta di una commedia brillante, con qualche spunto di riflessione serio e poetico nel contempo sul tema, quanto mai attuale oggi, della genitorialità. Questo stesso tema, declinato al femminile, ritornerà sul palco del Cometa a febbraio con MOMS! Il primo varietà sulla maternità, diretto da Ferdinando Ceriani, con Carla Ferraro, Valentina Martino Ghiglia, Laura Mazzi, Silvia Siravo. Testo pluripremiato negli Stati Uniti e in Canada, Mom’s the word (questo il titolo originale), arriva per la prima volta in Italia nell’adattamento redatto da Valentina Martino Ghiglia: uno spettacolo scritto da 6 mamme-attrici che raccontano l’esperienza della maternità senza retorica, non nascondendone gli aspetti sgradevoli, ma usandoli per creare piuttosto gag dalla comicità corrosiva e scorretta.
Nell’autunno 2016 un ruolo di spicco avrà Gianni Clementi. Sono presenti in cartellone infatti tre sue opere che riscuotono da anni un notevole successo sui palcoscenici italiani e che concluderanno in bellezza l’anno. Il 19 ottobre, infatti è di scena BARBERIA – BARBA, CAPIDDI E MANDULINU! Accompagnato da un’autentica orchestra da barba siciliana l’attore Massimo Venturiello, che è anche regista, veste i panni di un barbiere che evoca con il suo racconto atmosfere e vicende di un’Italia e soprattutto di una Sicilia che non esistono più.
Dal 2 novembre ancora una commedia di Gianni Clementi dalla scoppiettante ironia e al contempo capace di fornire interessanti spunti di riflessione, quanto mai di attualità: FINCHÉ VITA NON CI SEPARI – Ovvero W Gli Sposi , per la regia di Vanessa Gasbarri e con Giorgia Trasselli e Enzo Casertano. Infine, dopo il successo riscosso nella scorsa stagione, ritorna dal 14 dicembre per accompagnare tutte le vacanze di Natale un altro testo di Clementi: LE BELLE NOTTI per la regia di Claudio Boccaccini, commedia corale dal sapore agrodolce sui giovani protagonisti di un’occupazione di un noto liceo romano nel 12 dicembre 1969.
Dopo il grandissimo successo della passata stagione, Valentina Cenni, Giampiero Rappa, Giuseppe Tantillo tornano dal 23 novembre con NESSUN LUOGO È LONTANO scritto e diretto da Giampiero Rappa, con le musiche di Stefano Bollani. Una baita sperduta tra le montagne. Una ragazza giovane e misteriosa entrare in contatto con Mario, uomo di mezza età, burbero e cinico che da tre anni ha chiuso ogni rapporto con il mondo.
Il 2017 si apre con un debutto, quello di Michela Andreozzi e Massimiliano Vado – l’11 gennaio – con RING di Léonore Confino. 17 quadri sulla vita di coppia, sulla vita a due, sull’esplosione emotiva che si sviluppa tra abbracci e uppercut, euforia e certezze, risate e dramma.
A febbraio il palcoscenico del Cometa si veste di malinconia e ci porta a Parigi con lo spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo, “YVES MONTAND – UN ITALIANO A PARIGI” – recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabasso, batteria e sax/ contralto. Un “docu-recital” in cui le canzoni più significative di Yves Montand scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortes, A Paris, Sur le ciel de Paris, C’est si bon, A bicyclette, C’est à l’aube, Jesuis venu à pied, Bella ciao, Mon manège à moi e Paris canaille….la struttura del recital è quella del teatro-canzone dove ogni canzone introdotta da brevi monologhi che raccontano frammenti della vita del grande artista. Oltre al pianoforte, Gennaro Cannavacciuolo è accompagnato dalla batteria, dal contrabasso e dal sax-clarino che ci regaleranno intense emozioni a ritmo di swing. Notevole la proposta di tre numeri danzati con le claquette; Fred Astaire è stato un mito per Montand che lo omaggio con il famoso numero Le garçon dansant. La scenografia si ispira a quanto inventò Montand negli anni ’50: l’orchestra sul fondo del palcoscenico, in posizione centrale, nascosta da un velatino verde che attraverso un gioco di luci, a seconda delle esigenze, evidenzierà i musicisti e non solo…
Da marzo fino al termine della stagione torna protagonista la drammaturgia italiana tra vecchie conoscenze e debutti di rilievo. Infatti Il 22 marzo torna un testo molto amato e di grande successo: RISIKO – Quell’ irrefrenabile voglia di potere di Francesco Apolloni per la regia di Vanessa Gasbarri e le musiche di Jonis Bascir. Nonostante questo spettacolo sia stato scritto negli anni’90 la tematica è sempre di grande attualità: il crollo della vecchia classe politica e la nascita della nuova, il gioco del potere che si rinnova, cambia pelle, ma che risponde sempre alle stesse regole. Il Il 19 aprile debutta sul palco della Cometa Alessandro Benvenuti protagonista di CHI È DI SCENA, del quale firma anche testo e regia. Con lui sul palco Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti. Un famoso attore scomparso da tempo, un giovane fan che lo rintraccia e una misteriosa giovane donna silente testimone del loro incontro E come spesso accade nei lavori di Alessandro Benvenuti niente è davvero come appare e il finale risulterà del tutto inaspettato.
Conclude la stagione dal 10 maggio Marco Zadra con un suo cavallo di battaglia ZADRISKIE POINT, con Tiko Rossi Vairo, Antonella Salerno, Gianluca Mandarini. Zadriskie Point è il nome di un Jazz Café gestito da un artista ipocondriaco, una ballerina zoppa ed un barman sordomuto, ma è anche il punto di vista di Marco Zadra, “show man” versatile ed elegante, che racconta con una formula vivace le tappe salienti del difficile percorso intrapreso da un attore brillante.
Fuori abbonamento si segnala uno spettacolo messo in scena alla Cometa Off dal 3 al 13 Novembre: PIANOFORTE VENDESI tratto dall’omonimo romanzo di Andrea Vitali con Adriano Evangelisti, musiche originali di Patrizio Maria D’Artista e la regia di Raffaele Latagliata. La piece, adattamento drammaturgico di un’opera letterria, è la storia di un ladro che deve scegliere tra le buone e le cattive azioni: il bianco e il nero, come i tasti del pianoforte. I gesti che si troverà a compiere rivelano un grande desiderio di riscatto morale e sullo sfondo agisce e si agita insieme a lui la collettività di un paese, sospeso per una notte, tra ciò che è lecito e ciò che illecito. Grande prova attoriale per Evangelisti che da solo dovrà dare voce e anima tutti i personaggi del romanzo.
Infine, last but not least, la grande novità della nuova stagione del Cometa sarà il progetto LA COMETA DELL’ARTE, un nuovo spazio di incontri pomeridiani destinati a un pubblico dinamico e appassionato di tematiche culturali. Gli incontri si terranno di mercoledì (ore 18) e mirano alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di Roma. L’ obiettivo è restituire ai partecipanti l’emozione e l’armonia che formano l’identità profonda del nostro patrimonio culturale; un viaggio attraverso il linguaggio universale dell’arte, che collega passato, presente e futuro. 11 conferenze (da ottobre 2016 ad aprile 2017) – che si avvalgono di relatori di spicco del mondo accademico e personalità della cultura, tra cui Alessandro Viscogliosi, Costantino D’Orazio, Barbara Briganti, Arnaldo Colasanti, Giorgio Muratore, Roberto Valeriani e Guglielmo Villa – su un tema tanto affascinante quanto inesauribile: “I mille volti di Roma – arte e storia, tradizioni e contraddizioni”. L’ultima conferenza, dedicata a moda e cinema con la partecipazione di Pino Strabioli e Stefano Dominella, sarà seguita da una festa nel foyer del teatro con esposizione di abiti provenienti dalle collezioni storiche di note Case di Moda romane.

Insegnante di lettere, autrice e regista teatrale, appassionata da sempre del palcoscenico, ama anche essere spettatrice a volte e scrivere di teatro, per far conoscere a tutti gli spettacoli più belli e i talenti emergenti che calcano le scene romane.
Nata il 15 giugno del 1972 in provincia di Bari , dopo gli studi classici si laurea in lettere classiche. Dopo la laurea consegue un master in comunicazione e mass media presso l’Università “Cesare Alfieri” di Firenze ed in seguito segue un corso presso Mediaset in sceneggiatura. A partire dal 1999 Lavora a Roma presso alcune società di produzione di fiction tv come la Lux Vide e per Rai due come consulente editoriale free-lance story editor assistant e Ufficio Stampa.
Nel 2005 sceglie di intraprendere un’altra strada. Dopo un corso di specializzazione diventa insegnante di lettere e attualmente lavora nella scuola pubblica come tale. In questi anni tuttavia non abbandona la sua vera grande passione: il teatro. Dal 2005 al 2014 recita, dirige e scrive spettacoli con un piccolo gruppo teatrale romano amatoriale I Ricercati o come solista, ma sempre in veri teatri romani, tra i quali il teatro Agorà, il teatro dell’Orologio e il Piccolo Eliseo.