“Coatto unico” è uno spettacolo che ha più di 10 anni ormai e nel 2006, diventato “Coatto unico senza intervallo” ha varcato i confini cittadini ed ha riscosso sempre un grande successo di pubblico e critica. E ancora lo ha riscosso al teatro Sala Umberto dal 19 gennaio al 7 febbraio.
Scritto insieme a Stefano Santarelli, Loredana Scaramella, Daniela Costantini e Mattia Torre, il testo dello spettacolo è un affresco corale di una Roma sfrattata dallo sfavillio del centro, che vive ai margini della legalità, nelle periferie. Nello spettacolo, come racconta lo stesso Tirabassi, c’è una sorta di cornice narrativa che unisce alcuni dei personaggi principali a cui l’attore dà vita: un fatto di cronaca, una rapina alle poste. In quest’occasione si incrociano i destini dei due maldestri rapinatori, Nello e Rufetto, con quelle di un pensionato, accidentalmente ucciso, che in realtà è un grande truffatore degli enti statali (Angelo Arcangeli detto Angioletto) e di due casuali spettatori del fatto, due giovani senza arte né parte di Centocelle, mai usciti dal raccordo che tenteranno un’improbabile fuga alle Seyschelles.
Per usare le parole dello stesso Tirabassi una sorta di “Rashomon del Quarticciolo”, con tre punti di vista differenti sullo stesso evento.
Ma il poliedrico attore romano dà voce ed anima anche ad altri personaggi che popolano i sobborghi della capitale come lo sfrattato dell’Abetone che va a vivere a Spinaceto oppure lo Spacciatore Rap che racconta la crisi economica con i suoi peregrinaggi da Testaccio a Portonaccio.
Attraverso i loro vissuti Tirabassi tocca con sagace ironia problematiche sociali scottanti e sempre attuali. E in questo vivido racconto popolare le voci dei “coatti” di oggi si mescolano con quelle dei “coatti” di ieri, rievocando storie di una Roma che fu, come quando Giorgio Tirabassi reinterpreta con un’intensità e una profondità che mozzano il fiato un classico della letteratura popolare romana come “Er fattaccio di Vicolo der Moro”.
Infine protagonista insieme a tutti questi indimenticabili personaggi è la musica che accompagna tutto lo spettacolo. Tutti i brani musicali sono suonati dal vivo dallo stesso attore che suona la chitarra, accompagnato da due straordinari musicisti quali Giovanni Lo Cascio alle percussioni e Daniele Ercoli al contrabbasso. La musica ci guida in questa Roma periferica e popolana, con originali contaminazioni tra blues, stornello, tango, rap e urban music. Un’ora e mezza intensa di emozioni e risate che si alternano al ritmo frenetico di sonorità metropolitane. Tirabassi ammalia con la sua straordinaria energia e versatilità, cantando la Roma degli ultimi, che trovano chiusa perfino Lourdes, ma che almeno sulla scena riscattano la propria umanità.
DOVE LO ABBIAMO VISTO:
TEATRO SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50 Roma
Tel. +39 06 6794753
http://www.salaumberto.com
QUANDO LO ABBIAMO VISTO:
DAL 21 GENNAIO AL 7 FEBBRAIO 2016
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Insegnante di lettere, autrice e regista teatrale, appassionata da sempre del palcoscenico, ama anche essere spettatrice a volte e scrivere di teatro, per far conoscere a tutti gli spettacoli più belli e i talenti emergenti che calcano le scene romane.
Nata il 15 giugno del 1972 in provincia di Bari , dopo gli studi classici si laurea in lettere classiche. Dopo la laurea consegue un master in comunicazione e mass media presso l’Università “Cesare Alfieri” di Firenze ed in seguito segue un corso presso Mediaset in sceneggiatura. A partire dal 1999 Lavora a Roma presso alcune società di produzione di fiction tv come la Lux Vide e per Rai due come consulente editoriale free-lance story editor assistant e Ufficio Stampa.
Nel 2005 sceglie di intraprendere un’altra strada. Dopo un corso di specializzazione diventa insegnante di lettere e attualmente lavora nella scuola pubblica come tale. In questi anni tuttavia non abbandona la sua vera grande passione: il teatro. Dal 2005 al 2014 recita, dirige e scrive spettacoli con un piccolo gruppo teatrale romano amatoriale I Ricercati o come solista, ma sempre in veri teatri romani, tra i quali il teatro Agorà, il teatro dell’Orologio e il Piccolo Eliseo.