Da Londra a Roma, la mostra “Pink Floyd Exhibition: the mortal remains” celebra al Macro fino al 1° luglio 2018 i 50 anni di successi mondiali del gruppo rock inglese con un viaggio sensoriale e teatrale nella loro poliedrica produzione. Concerti che hanno lasciato il segno nell’immaginario collettivo, che hanno cambiato il percorso della musica e degli spettacoli musicali dal vivo.
Perché visitare questa mostra?
Chi ama la musica dei Pink Floyd, qui si può immerge nel loro mondo artistico a 360° attraverso la colonna sonora e i 350 oggetti, che svelano i dietro le quinte della loro poetica creativa. Chi li conosce poco, può ripercorrere le tappe più importanti della loro storia: dalla scena underground londinese degli anni ’60 fino alla psichedelia con Syd Barrett e all’ultimo evento musicale “Live 8” del 2005 a Londra. Inoltre è la prima collaborazione da decenni dei membri superstiti del gruppo e perché non potendoli più vedere al completo, è l’unico modo per riviverli, oltre che ascoltare i loro LP. Non ultimo perché, dopo l’inaugurazione a Londra, è la prima tappa del tour mondiale.
Un viaggio sensoriale nel rock
Il viaggio sensoriale passa attraverso le sale del Museo di Arte Contemporanea percorrendo cronologicamente album storici, foto, copertine, manoscritti, abiti e maschere di scena, oltre che naturalmente strumenti musicali, manifesti, storyboard e videointerviste. Si è immersi in queste testimonianze e basta un’immagine, una nota o un gonfiabile per visualizzare i Pink Floyd.
Con la missione di innovare
Abbiamo le prove tangibili di quanto siano stati nella loro carriera innovativi in diverse discipline. Invenzione sonora, tecnologia musicale, ingegneria della sperimentazione e architettura del rock, il tutto nella musica e nella scenografia dei loro concerti. I primi che hanno fatto, come dice Roger Waters, “rock teatrale”.
Sperimentazione, immaginazione e critica sociale hanno fatto di questo gruppo un unicum anche a distanza di 50 anni. E per chi ha ancora voglia di ascoltare questo genere di musica dal vivo, appuntamento al Circo Massimo il 14 luglio 2018 per il prossimo concerto di Roger Waters a Roma.
The exhibition
Ideatore della mostra il leggendario grafico Storm Thorgerson, (colui che diede alla luce le incredibili copertine della band, tra le quali “The Dark Side Of The Moon”, “Animals” o “The Division Bell” solo per citarne alcune).
Sviluppatore Aubrey ‘Po’ Powell dello studio Hipgnosis .
Organizzatori Mondo Mostre.
I Pink Floyd in numeri
200 milioni: i dischi venduti in tutto il mondo
5 membri: primo gruppo nel 1964 (Syd Barrett-Nick Mason-Rado Bob Klose- Roger waters-Richard Wright)
2 membri: oggi (David Gilmour-Nick Mason)
1969: primo concerto in Italia, al Piper (due serate)
5,5 milioni di spettatori: tournè “A Momentary Lasp of Reason”
4000 copie: vendute alla settimana di The Dark Side of the Moon”, oltre 40 anni dopo l’uscita
29.088.592: i followers della pagina Facebook Pink Floyd
Per saperne di più sulla band visita il sito ufficiale: www.pinkfloyd.com
DOVE
MACRO, il Museo D’Arte Contemporanea di Roma
dal 19 gennaio al 29 aprile 2018
Via Nizza, 138, 00198 Roma
www.museomacro.org
Tel: 06 696271
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MACRO si trova a meno di 1 km dal Piper Club, che ha ospitato i primi spettacoli dei Pink Floyd in Italia nell’aprile 1968. La mostra celebra il ruolo dei Pink Floyd nella storia quando il panorama culturale mondiale è cambiato a partire dagli anni ’60. La band ha occupato uno spazio sperimentale distintivo e sono stati i principali esponenti di un movimento psichedelico che ha cambiato per sempre la comprensione della musica, diventando uno dei gruppi più importanti nella musica contemporanea.
THE PINK FLOYD EXHIBITION: THEIR MORTAL REMAINS
A cura di
Aubrey “Po” Powell
Paula Webb Stainton
Retrospettiva epocale a 50 anni dalla nascita di uno dei gruppi musicali più innovativi e influenti della storia, arriva a Roma, acclamata dalla critica e in esclusiva per l’Italia, la mostra The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains.
Ideata da Storm Thorgerson e sviluppata da Aubrey “Po” Powell di Hipgnosis, che ha lavorato in stretta collaborazione con Nick Mason (consulente della mostra per conto dei Pink Floyd), The Pink Floyd Exhibition: Their Mortal Remains è un viaggio audiovisivo nei 50 anni di carriera di uno dei più leggendari gruppi rock di sempre e offre una visione inedita ed esclusiva del mondo dei Pink Floyd.
Il percorso espositivo che guida il visitatore seguendo un ordine cronologico, è sempre accompagnato dalla musica e dalle voci dei membri passati e presenti dei Pink Floyd, tra cui Syd Barrett, Roger Waters, Richard Wright, Nick Mason e David Gilmour. Il momento culminante è la Performance Zone, in cui i visitatori entrano in uno spazio audiovisivo immersivo, che comprende la ricreazione dell’ultimo concerto dei quattro membri della band al Live 8 del 2005 con Comfortably Numb, appositamente mixata con l’avanguardistica tecnologia audio AMBEO 3D della Sennheiser, oltre al video, in esclusiva per Roma, di One Of These Days, tratto dalla storica esibizione del gruppo a Pompei.
The Pink Floyd Exhibition è presentata da Michael Cohl di Concert Productions International B.V., Mondo Mostre e Live Nation. La mostra è curata dal direttore creativo dei Pink Floyd Aubrey “Po” Powell (della partnership di design Hipgnosis) e Paula Webb Stainton, che ha lavorato a stretto contatto con i membri dei Pink Floyd tra cui Nick Mason (Exhibition Consultant per Pink Floyd), con l’ulteriore collaborazione di Victoria Broackes, curatrice del V&A di Londra. La mostra è una collaborazione con i designer Stufish, i maggiori architetti di intrattenimento e collaboratori di lunga data della band, oltre ai rinomati exhibition designers Real Studios.
Elena Cattaneo, cremonese di nascita e romana di adozione, è appassionata di arte e comunicazione. Come insegnante, editor e web reporter vive la sua città anche dopo diversi anni con la curiosità e la sorpresa di una turista. A seguito della Laurea in lingue e il perfezionamento in Scienze della Comunicazione si è dedicata in maniera trasversale alla comunicazione d’impresa.
Ha coltivato nel tempo svariati interessi culturali con il gusto della scoperta artistica e del confronto umano.