Apprendiamo da un’intervista di Andy Warhol e Victor Hugo con fotografie di Albert Watson questa storia che fa parte di una collezione che celebra le miglioriinterviste degli archivi di Interview:
Sophia Loren riceve Andy Warhol e Victor Hugo nella sua suite in cima al Pierre, trala Fifth Avenue e la 61esima Strada. Per tutta l’intervista Sophia è seduta su un lungo con alle spalle una bellissima vista su Central Park.
WARHOL: Il regista è stato bravissimo. Chi è?
LOREN: Ettore Scola. È uno dei tre o quattro più importanti registi italiani in questo particolare momento. Il primo film che ha fatto – forse lo conoscete qui – è stato Dramma della gelosia (1970). E l’ultimo film che ha venduto qui è stato We All Loved Each Other So much (1974).
WARHOL: Non me lo ricordo. È uscito di recente?
LOREN: Forse un anno fa.
VICTOR HUGO: La gente dimentica.
LOREN: Ma questo film è stato qui accolto molto bene dalla critica. Non so come sia stato commercializzato. Era dedicato a Vittorio de Sica e c’erano Marcello [Mastroianni], Fellini, Alberto Sordi, Anna Magnani, molti attori.
HUGO: Tutti i famosi attori italiani.
LOREN: Io non c’ero. Ancora champagne? Ma io non sono italiana, sono napoletana.
HUGO: Non è italiana?
WARHOL: Questa suite la tiene sempre lei?
LOREN: Lei pensa che io sia una donna ricca! Mi hanno invitato qui perché devo promuovere il film, tutto qui. Altrimenti resterei in centro.
HUGO: Il centro è più eccitante. Il film mi è piaciuto. Mi piace in italiano -Una giornata particolare.
WARHOL: Dove è stato girato?
LOREN: A Roma.
WARHOL: Non ho mai visto condomini così.
LOREN: Questo perché la tua vita è un po’ più…
WARHOL: Ricca, lo so.
LOREN: In realtà abbiamo girato in via 21 Aprile, che erano gli edifici costruiti durante il periodo fascista.
WARHOL: Quello era tutto affascinante: Hitler e tutte le marce e tutto il resto.
HUGO: Io sono di Caracas, Venezuela, e mi piacciono sempre i suoi film. Lì sei la regina, come in ogni altro posto.
LOREN: Ogni volta che sento che mi fa sentire…
HUGO: Ma è vero.
WARHOL: Uno dei tuoi film preferiti è stato quello con Tab Hunter.
LOREN: That Kind of Woman (1959). Lei è uno dei pochi a cui piace, ma la storia mi è piaciuta molto, e anche a George Cukor è piaciuta molto. Ricordo sempre che quando la vide mi chiamò da Los Angeles per dirmi quanto gli piacque, ma fu davvero un flop. È stata una storia molto toccante.
….
HUGO: In Yesterday, Today and Tomorrow (1963) sembri molto alta.
LOREN: Beh, dipende da dove si trova la macchina fotografica. Ma io sono molto alta. Sono alta un metro e ottanta e qualcosa e con i tacchi alti molto di più.
HUGO: Dipende anche dai vestiti.
WARHOL: Oh, oggi ho pranzato con Valentino e mi ha detto di darti un grosso bacio. Gli ho chiesto se indossi Valentino e lui ha detto: “No”.
LOREN: È troppo costoso per me! È molto costoso. Per gli abiti, soprattutto quelli da sera, si indossano una sola volta, due o anche tre volte, è ridicolo. Non ho bisogno di vestiti. Al giorno d’oggi non è così importante indossare così tanti vestiti. È stato circa 15 anni fa. Poi ho dovuto apparire sempre diversa. Ora non mi importa più.
WARHOL: No, credo che dovresti continuare così. Quando sei una grande star…
LOREN: Allora me li compri tu, mio caro, perché sono molto, molto costosi.
WARHOL: Lo so, ma quando sei davvero speciale…
LOREN: Allora aiutami tu. Ma io non credo nell’essere una star, comunque.
WARHOL: Non è solo essere una star, è essere speciali.
LOREN: È proprio quello che pensa la gente.
WARHOL: In realtà, eri bellissima in Boy on the Dolphin in uno straccio. Ed eri bellissima anche in A Special Day.
LOREN: Sei dolce.
Queste alcune delle tante domande chè pubblico’ il magazine Interview e che è possibile trovare per intero (in lingia inglese) sul sito dell’Interview: https://www.interviewmagazine.com/film/sophia-lauren-doesnt-believe-in-being-a-star-andy-warhol
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