Poco prima di scendere dal treno che mi ha riportato a Roma, mi sono messa a fissare un signore dalle sembianze orientali intento a riprendere con uno smartphone l’intervallo di arrivo tra la stazione Tiburtina e quella di Termini.
Stava realizzando un filmato di tutta la sequenza ed io non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
Perché lo fa? …E’ legale?…E’ pericoloso?…E’ forse un terrorista o lavora per qualcuno che gli ha chiesto questa ripresa? …Sta preparando una rapina?
Insomma, mentre assistevo a questa meraviglia invece di godermi lo spettacolo, o riprendere l’operatore che “girava” per poi rivendermi il tutto su youtube venivo assalita dall’angoscia attentato.
L’angoscia si è dissolta non appena ho incontrato lo sguardo di mia madre che era venuta ad accogliermi.
“Benvenuta a Roma! Prendiamoci un caffè in terrazza, mi dice,” è così bella”.
“Bella mamma ? E’ sempre Termini quanto sarà mai bella!”
Mi sono dovuta ricredere rapidamente.
Quello che solo gli architetti avevano saputo apprezzare è ora sotto gli occhi di tutti riportando vita e professionalità ad uno spazio che per 30 anni è sempre stato solo un luogo di passaggio.
Prendere un caffè in terrazza è diventata una moda e non la necessità di un viaggiatore.
Grazie all’emozionante arrivo avevo avuto modo di riguardare quegli spazi osservandoli con una prospettiva diversa.
Tutto quel marmo squadrato a guardarlo dalla terrazza si ammanta di luce, abbagliando il viaggiatore per prepararlo alle sfumature di rosso caratteristiche della città.
Acciaio e marmo sbrilluccicano ora tra Via Giolitti e via Marsala ma alla freddezza di questi materiali si è aggiunto il profumo delle caffetterie.
Sulla terrazza di questa grande stazione si affacciano le eccellenze gastronomiche nazionali, come è giusto che sia per uno spazio che è capace di accogliere circa 480.000 frequentatori al giorno.
Nel cercare un caffè ho optato per il Mozzarella bistrot delle Fattorie Garofalo. Sebbene a Roma il caffè realizzato da napoletani veri resta sempre la scelta migliore.
Cosi ci siamo addentrate in questo locale bianco come il latte con le mattonelle a forma di mozzarella…
“le piacciono signora? Cosi belle le trova solo a casa Gaudì a Barcellona” mi dia retta soggiunge il cameriere.
Ci preparano il caffè e come succede a Napoli avvicinano alla bevanda un bicchiere d’acqua fresca…senza chiederlo né pagarlo come è consuetudine campana.
Questo posto mi ricorda un’altra stazione ed altri desideri è un po’ come fare un salto a Napoli o sentirsi a Parigi per quanto è modaiolo.
Finalmente anche a Termini si possono comprare cose buone assaggiare cose deliziose e portarsi un pezzo d’Italia sull’aereo perché il Leonardo il treno diretto da e per Fiumicino parte da qui.
Le altre migliaia di vetrine e ristoranti non ve li racconterò hanno perfino realizzato un applicazione per meglio scegliere su quest’offerta così vasta.
Around Station si chiama ed è gratuita in associazione col wifi gratuito. Termini si è finalmente civilizzata al pari dei grandi Hub europei.
Il nostro caffè è stato memorabile, come il racconto del direttore del bistrot Fattorie Garofalo un’azienda della provincia di Caserta (Capua) che nell’ultimo anno ha aperto 9 filiali: Napoli stazione e aeroporto, Genova stazione , Torino Stazione, Milano Mondadori.
Mozzarella ovunque e per tutti presto anche a Parigi.
Il prodotto più venduto ho chiesto al giovane ed efficientissimo Andrea direttore del punto vendita nel quale ci siamo sentite subito a casa.
La risposta: il mezzo chilo in due pezzature da 250 grammi.
Che domanda sciocca avevo posto quale miglior souvenir ci può essere di due deliziose tettine sprizzanti latte giuste giuste per una coppa da champagne…
Ora capisco l’asiatico che filmava e filmava. Qualcuno gli aveva sussurrato che l’arrivo a Termini andava fissato nella memoria.
Link
http://www.romatermini.com/en/news/around-station-the-new-app-of-roma-termini-is-now-online
http://www.fattoriegarofalo.it/
https://www.facebook.com/fattoriegarofalo/
Margherita Fiaccavento nasce a Roma nel 1968. Di famiglia profondamente borghese, dopo aver studiato per la carriera diplomatica a Roma e Parigi ne rifiuta i condizionamenti sviluppando un carattere ribelle ed anticonformista. Dopo 15 anni di esperienze professionali manageriali passa alla televisione come autore testi ed esperta di web content. Nel 2012 lascia Roma e l’eldorado mediatico per la campagna emiliana. “Amazon on me” e’ la sua prima opera di narrativa.