Il complesso dell’Abbazia delle Tre Fontane è situato in un’estesa area verde lungo l’antica via Laurentina, rappresenta uno dei luoghi più importanti della storia del cristianesimo.
Il 29 giugno 67 vi ebbe luogo il martirio della decapitazione di San Paolo. La testa, secondo la leggenda, rotolò tre volte sul terreno scaturendo altrettante sorgenti d’acqua – da cui il nome del luogo: Tre Fontane.
Non esistono notizie della morte dell’apostolo Paolo nelle pagine del Nuovo Testamento, ma abbiamo le prime notizie dalla testimonianza di Eusebio di Cesarea (265-340): «Durante il regno di Nerone, Paolo fu decapitato proprio a Roma e Pietro vi fu crocifisso. Il racconto è confermato dal nome di Pietro e di Paolo, che è ancor oggi conservato sui loro sepolcri in questa città» (Hist. eccl., 2,25,5).
Anticamente la valle era chiamata Acquæ Salviæ – da cui prende il nome la via che conduce al Monastero – e sin dai primi secoli cristiani vi sorgeva un oratorio che attestava il culto del Santo nel luogo del martirio.
Tra il VI e il VII secolo, un gruppo di monaci provenienti dalla regione nel Sud dell’odierna Turchia chiamata anticamente Cilicia, terra d’origine di San Paolo, vi fondarono un monastero che, nei secoli successivi, subì numerosi rifacimenti.
La costruzione della Chiesa Abbaziale e la struttura del monastero così come oggi si presenta risalgono al XII secolo, quando papa Innocenzo II (1130-1143), dopo aver iniziato i lavori di restauro del monastero che versava in uno stato di abbandono, lo donò all’ordine cistercense.
Del complesso dell’Abbazia delle Tre Fontane, oltre alla Chiesa Abbaziale dedicata ai Santi Vincenzo e Anastasio, fanno parte la Chiesa di Santa Maria alla Scala Coeli e la Chiesa di San Paolo al Martirio, che sono interamente accessibili al pubblico.
Le aree di clausura dell’Abbazia delle Tre Fontane sono visitabili esclusivamente alle nuove frontiere della tecnologia, indossando un visore che permette di accedere alla realtà virtuale (VR). I monaci assieme ai programmatori di una piccola azienda romana hanno deciso di mostrare finalmente al pubblico il meraviglioso chiostro i cui i monaci di clausura sono soliti pregare, studiare e meditare.
L’esperienza di Realtà Virtuale (VR) è allestita nell’interno dell’area museale dell’Abbazia e mostra ai visitatori per la prima volta il cuore della Chiesa Abbaziale e il Chiostro dei monaci Trappisti.
https://youtu.be/pIqNa8q2DIU
E’ molto curioso constatare il connubio tra il monachesimo e la tecnologia 3d, e altrettanto interessante notare il fatto che l’Abbazia delle tre Fontane è probabilmente il primo luogo sacro al mondo ad offrire ai suoi visitatori un’installazione in realtà virtuale che compenetra all’interno delle aree storicamente negate a chi non è un Monaco.
L’Abbazia svela i suoi segreti
Solo la forte volontà di persone illuminate è riuscita a mostrare queste aree di incredibile interesse religioso e di estremo valore storico e culturale, che sono da sempre inaccessibili al pubblico in quanto per loro stessa natura sono riservate alla vita monastica e di clausura dei meravigliosi monaci Trappisti che ne sono i custodi e che ne garantiscono da sempre il mantenimento.
Attraverso la realtà virtuale, e precisamente con l’utilizzo della tecnologia HTC Vive, in un’istallazione permanente presente all’interno dell’area museale dell’Abbazia, i visitatori potranno aprire per la prima volta il cancello e accedere all’intera Chiesa Abbaziale, e potranno accedere virtualmente ad un monumento tra i più interessanti al mondo che rappresenta l’architettura medievale romana di transizione. Si potrà anche visitare il Chiostro, il luogo in cui i monaci Cistercensi si riuniscono nella preghiera e nella meditazione fin dal XII secolo.
Tutti gli ambienti sono stati fedelmente riprodotti con attenzione e la computer grafica è molto vicina alla realtà e l’esperienza permette la fruizione del percorso in tempo reale.
L’installazione tecnologica fa sicuramente un certo effetto in un luogo così ricco di spiritualità e propone 2 tour:
Nel primo tour, il cancello che delimita il cuore della Chiesa Abbaziale si apre come per incanto, consentendo l’accesso alla navata traversa, alle cappelle laterali, all’altare e ai seggi del coro, oltre i quali si viene sospinti e sollevati in aria fino a guadagnare una spettacolare vista panoramica dell’intero complesso.
Nel secondo tour, come proiettati da un flusso di energia, si viene guidati lungo i quattro lati del Chiostro e infine nel giardino centrale, raccontato durante il periodo di fioritura della gigante magnolia che ne orna l’ingresso.
Nel corso delle due esperienze virtuali, le voci dei monaci e i loro canti, insieme ai rintocchi delle campane e ai rumori della natura del giardino del Chiostro, concorrono a simulare una sensazione di reale presenza nel luogo.
Il monaco francese Dom Jacques Marie Brière Abate superiore dell’Abbazia delle Tre Fontane da circa 20 anni, ha dichiarato: “Più si vive in questo luogo, più si comprende l’importanza e la bellezza del patrimonio che abbiamo ricevuto in dono e che oggi, grazie a mezzi tecnologici di avanguardia, possiamo finalmente condividere: mostrando i luoghi che abitiamo nel quotidiano, riusciamo a dare alle persone almeno un’idea di quella che è la vita monastica, una vita fatta di solitudine e di ricerca costante della presenza del Signore”.
E aggiunge:
“Quanto all’uso dei mezzi tecnologici, i monaci non hanno mai temuto la tecnica e la tecnologia; al contrario, essi hanno sempre avuto una visione molto positiva di tutto ciò che aiuta gli uomini a lavorare e a sostenersi.
Durante il Medioevo i Cistercensi sono stati i migliori idraulici del loro periodo, si sono distinti nella lavorazione del ferro e i numerosi monasteri che hanno costruito nei secoli sono una testimonianza tangibile di come essi siano stati sempre all’avanguardia nelle tecniche e spesso pionieri nell’edilizia, oltre che nell’allevamento degli animali.
Raggiungere i migliori risultati in tutte le attività intraprese, anche grazie all’aiuto dei mezzi e delle tecniche, è espressione della volontà di riuscire a sostenere i più poveri: la ricchezza dei monaci non è, infatti, solo una ricchezza spirituale, ma è anche una ricchezza materiale, coltivata per essere messa al servizio del benessere del prossimo nel mondo nel quale viviamo”.
Luoghi e orari
Il Complesso, situato in Via di Acque Salvie 1, può essere visitato tutti i giorni dalle 6:30 alle 20:30.
L’area museale interna al complesso dell’Abbazia delle Tre Fontane, dove sono allestite le postazioni per i tour virtuali e dove sono in vendita i prodotti artigianali dei Monaci Trappisti (birra, liquori, cioccolata, olio, marmellate, miele, creme di cura e di bellezza, ecc), è aperta tutti i giorni dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30.
Per maggiori informazioni: www.abbaziatrefontane.it
Per maggiori informazioni
https://sferaproductions.com/
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Igor W. Schiaroli è esperto di “new media”, di estrazione economico matematica è specialista e appassionato di tecnologie, internet, editoria, economia e nuovi media. Esperienza nel settore internet, web e dell’editoria. E’ anche un reporter indipendente e scrittore, ma sopratutto un tecnologo ed economista appassionato di scienza e viaggi.
Ha avuto ruoli importanti per importanti aziende che operano nel campo dei media e delle telecomunicazioni sia italiane che internazionali.