Il Photography Social Club Roma Sabato 24 marzo 2018 ha organizzato un seminario di foto in sala di posa condotto dal fotografo Armando Borges.
Abbiamo avuto quindi occasione di intervistare il noto fotografo:
Come hai iniziato?
La fotografia per me è sempre stata un hobby, fin dall’infanzia ero sempre affascinato dalla capacità di trasferire i ricordi alla carta. Nel tempo, mi sono reso conto che non solo i ricordi possono essere trasferiti, ma anche i nostri sentimenti e le nostre opinioni. La fotografia deve spingersi al di là dalla testimonianza dei fatti, attraverso una interpretazione della realtà filtrata dall’esperienza e sensibilità del fotografo.
Prima di diventare un fotografo a tempo pieno, ho lavorato per il mondo delle imprese, in particolare per il settore petrolifero; che nel 2008 ha attraversato una crisi acuta. Quello stesso anno, la vita mi ha dato l’opportunità di vivere nella città di Parigi, la città in cui ho seguito i miei studi di fotografia, ottenendo la menzione del Master of Professional Photography europeo presso lo Speos Institute.
Da allora, ho fatto della fotografia la mia professione come freelance.
Qual è il tipo di fotografia che preferisci?
Mi piace la fotografia in generale, ma sopratutto la ritrattistica, posso dire di considerarmi un fotografo ritrattista.
Ho vissuto in diverse città (Caracas, New York, Parigi, Calgary ed a ora Roma) che mi hanno risvegliato un particolare interesse per lo scambio culturale possibile e per le persone che le vivono.
Essere in grado di interagire e incontrare persone dentro e fuori dallo studio fotografico mi affascina.
Penso che ogni persona sia unica e, come fotografo ritrattista, sono entusiasta di interpretare e capire emozionalmente le persone. Catturare la loro individualità ed essenza in base a ciò che vedo e sento è qualcosa che mi piace davvero.
Qual è il tuo approccio quando fai ritratti?
Combatto sempre con le barriere; tutti noi abbiamo filtri e restrizioni che proteggono la nostra privacy e mascherano la vera essenza. Abbattere professionalmente e rispettosamente quei recinti è la cosa su cui mi concentro, riuscire a far cadere le maschere, mi aiuta a catturare un ritratto sincero, un ritratto con l’essenza dell’individuo.
Cerco sempre la fragilità, l’innocenza, la rigidità, la luminosità, l’onestà e ogni altro tipo di emozione all’interno del personaggio.
Il mio obiettivo finale è quello di catturare e proiettare un’emozione che sia in linea con ciò che sento e osservo a seconda di chi fotografo e della situazione che lo circonda.
Che consiglio puoi dare a chi inizia la fotografia?
Essere guidati dalla passione, l’aspetto tecnico della fotografia ti dà le basi, ma è la passione è ciò che ti dà la soddisfazione.
Una delle domande più frequenti che ottengo è che tipo di fotocamera, luce e obiettivo uso.
C’è la tendenza a pensare che la fotocamera e le apparecchiature siano la chiave per avere una buona foto. Ma ciò che veramente importa è la ricerca di un’opportunità, sapendo quando è il momento giusto, l’approccio, le conversazioni e come si prepara e si pianifica lo scatto e, naturalmente come si sia in grado di mantenere la tua visione durante l’intero processo.
Sito Web ufficiale del fotografo:
https://www.armandoborges.com/index
Lauratosi in Medicina ha trasferito l’esperienza fotografica in campo medico con la fotografia scientifica ed iridologica.
La passione per il colore nella fotografia lo porterà in campo medico a studiare l’utilizzo delle lunghezze d’onda della luce in terapia con la pubblicazione di testi specialistici in medicina generale ed in medicina anti-aging. Nasce la passione per l’estetica in medicina e per le arti visive.
Ha studiato computer grafica e web designer presso lo IED di Roma.
Attualmente partecipa a corsi e workshop di fotografia digitale ed è corrispondente dell’editore Tecniche Nuove e Press Photographer della GNS PRESS.
La stessa passione viene trasmessa alle due figlie, Laura e Giada. La prima si diplomerà in fotografia allo IED e lavorerà con il noto fotografo romano Giampiero Medori nello still-life, dedicandosi come free lance alla fotografia sportiva e di matrimoni e successivamente entrerà nello staff di post produzione pubblicitaria della EDI (Effetti Digitali Italiani). La seconda si dedicherà alla fotografia e alla cinematografia.