L’Attrice italiana Dajana Roncione fino alla fine del 2018 sarà a teatro con una Tournee in Italia con l’opera di Pirandello “6 personaggi in cerca d’autore” per la regia di Michele Placido
L’attrice è apparsa nei tabloid di tutto il mondo per essere divenita fidanzata con Thom Yorke, il leader dei Radiohead tra i gruppi musicali piu’ importanti di quest’epoca, tanto che si è trasferita a Londra per essere più vicina al nuovo partner (notizia diramata dal Sun).
Dajana Roncione è nata a Palermo il 1984, nel 2007 si è diplomata presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. A teatro debutta nel 1999 con “I giganti della montagna” di Pirandello, segue una carriera tra cinema e televisione. Nel 2009 appare in “Il grande sogno” di Michele Placido, nel ruolo di Isabella, e in una parte secondaria nella pellicola di Giuseppe Tornatore “Baarìa“. Nello stesso anno ha interpretato il ruolo di Polissena nel film di Aurelio Grimaldi, “L’ultimo re” che porta sullo schermo la tragedia Le Troiane di Seneca.
Nel 2012 la Roncione ha lavorato con Gabriele Lavia in “Tutto per bene” di Luigi Pirandello.
Tra i suoi numerosi ruoli teatrali, ricordiamo: Cechoviana, regia di Michele Placido, Il sogno del principe di Salina, l’ultimo Gattopardo, regia di Andrea Battistini, con Luca Barbareschi, e La rosa tatuata di Tennessee Williams, regia Francesco Tavassi, con Mariangela D’Abbraccio.
Al grande pubblico italiano è nota per li ruoli nelle produzioni televisive “Paolo Borsellino”, “Walter Chiari – Fino all’ultima risata” e “Il commissario Montalbano” negli episodi “La caccia al tesoro” e “Una lama di luce”.
Recentemente è stata impegnata nell’allestimento teatrale di “Nerone, Duemila anni di calunnie” di Angelo Lorenzo Crespi..
Sarà Jolanda Rubino nel film di Pif (Pierfrancesco Diliberto), La mafia uccide solo d’estate – Capitolo 2 (2018)
Vedremo l’attrice all’inizio del nuovo anno nel progetto Rai dedicato a Mia Martini nel ruolo di Loredana Bertè che andrà in onda in prima serata.
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
di Luigi Pirandello
Uno spettacolo di Michele Placido
I personaggi della Commedia
Il padre Michele Placido
La madre Guia Jelo
La figliastra Dajana Roncione
Il figlio Luca Iacono
Madama Pace Luana Toscano
La bambina Giorgia Costa
Il giovinetto Flavio Palmeri
Gli attori della Compagnia
Il regista Silvio Laviano
La prima attrice Egle Doria
Il primo attore Luigi Tabita
L’attrice giovane Ludovica Calabrese
L’attore giovane Federico Fiorenza
La seconda donna Marina La Placa
L’assistente del regista Giorgia Boscarino
Il direttore di scena Antonio Ferro
Musiche Luca D’Alberto
Costumi Riccardo Cappello
Luci Gaetano La Mela
Produzione – Teatro Stabile di Catania
in collaborazione con Goldenart Production srl
«È la mia passione per tutto quello che è pirandelliano che mi ha portato ad accettare la sfida». Michele Placido
CATANIA – «È la mia passione per tutto quello che è pirandelliano che mi porta ad accettare la sfida». Parola di Michele Placido. «Questa – sottolinea – è la mia terza regia teatrale su un testo del Girgentano, dopo Così è se vi pare e i due atti unici La carriola e L’uomo dal fiore in bocca. In passato ho girato un film La scelta, tratto dalla novella e dalla pièce L’innesto, incentrato sulla violenza che una donna subisce. Anche in Sei personaggi è presente una forma di violenza molto ambigua, attuata dal Padre nei confronti dell’umile moglie che pure ha amato e gli ha dato un figlio, ma con la quale ha poco da condividere sul piano intellettuale». Deciderà perciò di farla innamorare del suo contabile; un piano “diabolico” ma a suo dire “a fin di bene”, almeno per la donna che sarà più felice nel nuovo rapporto da cui avrà tre figli. Placido coglie ulteriori aspetti inediti legati all’abbandono dell’autore, che rifiuta le proprie creature, turbato dal loro sviluppo. Il contabile muore, la Madre torna in città con i Figli, il lutto getta la famiglia in gravi ristrettezze. La situazione precipita quando il Padre e la Figliastra hanno un incontro intimo e molto traumatico in una casa di piacere.
«È scabroso l’affair che il sestetto pirandelliano chiede da quasi un secolo di esplicitare in scena. E si spiega perché una siffatta famiglia è stata abbandonata dall’autore, atterrito all’idea di alimentare una vicenda tanto scandalosa. Allo stesso tempo trovo sia presente un senso di ribellione da parte dei “personaggi”, che andranno appunto alla ricerca di un’origine e, nel nostro caso, di una Compagnia incline a privilegiare testi che parlano della società di oggi, delle sue drammaticità: il femminicidio, le morti bianche o anche l’impossibilità di un legame sentimentale, dovuta all’alienazione dell’uomo contemporaneo». Così Placido riassume le linee dello spettacolo che ha inaugurato il sessantesimo cartellone del Teatro Stabile di Catania, una nuova produzione di cui è insieme metteur en scene e protagonista. La prima nazionale ha avuto luogo con grande successo nel capoluogo etneo il 17 ottobre 2017 alla Sala Verga; nella stagione 2018-2019 l’allestimento sarà in tournée nelle principali città della penisola. Di alta qualità anche il cast con i ruoli così suddivisi, come nel copione pirandelliano. I personaggi della Commedia: il padre, Michele Placido; la madre, Guia Jelo; la figliastra, Dajana Roncione; il figlio, Luca Iacono; Madama Pace, Luana Toscano; la bambina, Giorgia Costa; il giovinetto, Flavio Palmeri. Gli attori della Compagnia: il regista, Silvio Laviano; la prima attrice, Egle Doria; il primo attore, Luigi Tabita; l’attrice giovane, Ludovica Calabrese; l’attore giovane, Federico Fiorenza; la seconda donna, Marina La Placa; l’assistente del regista, Giorgia Boscarino; il direttore di scena Antonio Ferro.
Lo spettacolo è una produzione realizzata dal Teatro Stabile di Catania in collaborazione con Goldenart Production srl, che si avvale delle musiche di Luca D’Alberto, i costumi di Riccardo Cappello, le luci di Gaetano La Mela. Placido firma una messinscena che ha come riferimento ideale proprio un teatro carico di storia come lo Stabile catanese. Coerentemente con il metateatro di Pirandello, la richiesta dei “Sei” di dare vita al loro dramma coincide qui, più che mai, con la funzione che è propria del palcoscenico, ossia accogliere la rappresentazione. Nella lettura dell’attore-regista, quella “commedia da fare” è un inno al teatro che mai abdica alla propria missione. E perfino qualcosa di più: «Che una Compagnia intenta a provare mini-drammi quotidiani venga in qualche modo spiata da presenze o fantasmi, anche se Pirandello era contrario a questa parola, mi rafforza nella convinzione che il testo sia pieno di suggestioni soprannaturali. Un’intuizione affascinante mi ha accompagnato dall’inizio: che un palcoscenico possa sorgere laddove prima esistevano giardini, fontane, piccole ville. Luoghi in cui poteva accadere la storia che racconteremo, la storia dei Sei personaggi. Mi voglio anzi illudere che sia realmente accaduta: a cosa serve l’illusione, altrimenti, se non per crearne una messa in scena?»
SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
Tournèe 2018:
dal 15 al 19 ottobre 2018 prove a Catania al Teatro Verga
20 ottobre 2018 debutto Catania Teatro Verga
23 e 24 ottobre 2018 Vigevano Teatro Cagnoni
25 ottobre 2018 Sondrio Teatro Sociale
26 ottobre 2018 Stradella Teatro Sociale
28 ottobre 2018 Riccione Spazio Tondelli
30 ottobre 2018 Vignola Teatro Ermanno Fabbri
31 ottobre 2018 Meldola Teatro Dragoni
da 1 a 4 novembre 2018 Cesena Teatro Bonci
6 novembre 2018 Mirandola Auditorium Rita Levi Montalcini
da 7 a 11 novembre 2018 Mestre Teatro Toniolo
13 novembre 2018 Recanati Teatro Persiani
da 14 a 18 novembre 2018 Perugia Teatro Morlacchi
da 20 novembre 2018 a 2 dicembre 2018 Roma Teatro Quirino
4 dicembre 2018 Senigallia Teatro della Fenice
5 dicembre 2018 Viterbo Teatro dell’Unione
6 dicembre 2018 Cortona Teatro Signorelli
da 7 a 9 dicembre 2018 Siena Teatro dei Rinnovati

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