Il disturbo bipolare (anche detto malattia maniaco-depressiva) è caratterizzato da cambiamenti improvvisi ed imprevedibili del tono dell’umore, dell’energia e dei livelli di attività. Nel corso del disturbo può verificarsi l’alternanza tra episodi depressivi e maniacali oppure possono essere presenti solo episodi maniacali (in questi casi si può fare diagnosi di disturbo bipolare di tipo 1). L’alternanza tra episodi depressivi ed ipomaniacali, invece, permette di effettuare diagnosi di bipolare di tipo 2. I sintomi della patologia possono essere severi.
I sintomi della fase depressiva possono ricordare in parte quelli della Depressione Maggiore con alcune differenze: presenza predominante di ipersonnia, iperfagia e pesantezza agli arti inferiori.
Tra i sintomi della fase maniacale o ipomaniacale si possono citare: euforia, grandiosità, iperattività, logorrea, fuga di idee, diminuito bisogno di sonno, spese eccessive, eccessivo coinvolgimento in attività ludiche o pericolose. Durante la fase maniacale vengono riferiti periodi di insonnia (che possono durare anche settimane) o difficoltà a resistere all’impulso ad effettuare spese eccessive o avventate. Nelle fasi di eccitamento l’individuo può arrivare ad abusare anche di sostanze stupefacenti o alcol.
Le oscillazioni del tono dell’umore del disturbo bipolare sono diverse da quelle normali e fisiologiche e nella fase maniacale possono portare ad una riduzione delle relazioni sociali, del funzionamento lavorativo e persino a tentativi di suicidio e/o manifestazioni psicotiche (con necessità di ricovero psichiatrico). L’età di insorgenza del disturbo è compresa tra 18 e 22 anni. La prevalenza della patologia nell’arco della vita in Italia è pari all’1,2-1,6%.
Recenti studi hanno dimostrato l’esistenza di una differenza genetica tra i due sottotipi di disturbo bipolare: questa scoperta potrebbe facilitare l’individuazione di farmaci innovativi specifici (Charney et al., 2017).
Video pubblicato su youtube da “L’inspiegabile” il 05/04/2017:
Oltre alla remissione sintomatologica le priorità per il successo del trattamento del disturbo rimangono il recupero del completo funzionamento socio-lavorativo ed il ripristino della qualità della vita.
Numerosi studi hanno valutato che i farmaci stabilizzatori del tono dell’umore (litio, lamotrigina, acido valproico, carbamazepina) possono portare ad una remissione dei sintomi ed a significativi miglioramenti della funzione lavorativa con beneficio sulla qualità della vita (Gonda et al., 2016).
Per potenziare l’effetto degli stabilizzatori del tono dell’umore possono essere utilizzati anche farmaci antipsicotici in associazione.
Un nuovo farmaco che si è dimostrato efficace nel trattamento del disturbo bipolare è il lurasidone: un antipsicotico atipico che agisce con un effetto indiretto sulla patologia (ovvero attraverso il miglioramento dei sintomi depressivi). Il lurasidone, sia in monoterapia che in associazione al litio o all’acido valproico, sembrerebbe, pertanto, un farmaco utile nel trattamento della depressione bipolare (Rajagopalan et al., 2016).
Gli interventi psicologici sui pazienti affetti da disturbo bipolare in genere producono risultati variabili ed effetti modesti. Lo sviluppo di una nuova terapia cognitivo-comportamentale basata su un modello cognitivo integrato (focalizzato sulle oscillazioni del tono dell’umore) potrebbe aiutare i pazienti a migliorare l’esito del trattamento farmacologico (Joyce et al., 2016).
Riferimenti bibliografici:
Charney AW et al (2017). Evidence for genetic heterogeneity between clinical subtypes of bipolar disorder. Transl Psychiatry. 7(1): e993.
Gonda X et al (2016). [Changes in quality of life and work function during phase prophylactic lamotrigine treatment in bipolar patients: 6 month, prospective, observational study].Neuropsychopharmacol Hung. 18(1): 57-67.
Joyce E et al (2016). What are People’s Experiences of a Novel Cognitive Behavioural Therapy for Bipolar Disorders? A Qualitative Investigation with Participants on the TEAMS Trial. Clin Psychol Psychother.
Rajagopalan K et al (2016). Effects on health-related quality of life in patients treated with lurasidone for bipolar depression: results from two placebo controlled bipolar depression trials. BMC Psychiatry. 16: 157.
Dott.ssa Tiziana Corteccioni
Medico chirurgo, Specialista in Psichiatria, Psicoterapeuta
Medico Psichiatra e Psicoterapeuta ad orientamento clinico cognitivo-comportamentale.
Da Ottobre 2010 collabora con il Centro Ricerche Musicali di Roma nel progetto “Musica Emozioni” rivolto a soggetti con difficoltà sul piano emotivo. E’ coautrice di pubblicazioni scientifiche.
Da Novembre 2013 collabora con l’Associazione di Clinica Cognitiva del Lazio.
Esercita attività come psichiatra e psicoterapeuta presso vari centri clinici a Roma ed a Perugia nei quali si occupa prevalentemente del trattamento farmacologico e psicoterapeutico di disturbi del sonno, depressione, disturbo bipolare, attacchi di panico, fobie, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari, disturbi di personalità, dipendenze e schizofrenia.