Ha aperto a Roma una mostra molto interessante e da non perdere: DONNE. CORPO E IMMAGINE TRA SIMBOLO E RIVOLUZIONE la rappresentazione femminile attraverso la storia. L’evoluzione dell’immagine femminile,protagonista della creatività dalla fine dell’Ottocento alla contemporaneità. in mostra dal 24 gennaio fino al 13 ottobre 2019 presso la Galleria d’Arte Moderna (GAM) di via Crispi a Roma.
Ieri un grande pre-opening, tutti ad ammirare le oltre 100 opere pittura, scultura, fotografia, grafica, video, poster, della collezione del museo divise varie sezioni: Amore, corpo, anima, umanità, famiglia, identità e politica, donne madre, ispiratrici, modelle, nei tre piani del museo Romano. Hanno creato il progetto le curatrici: Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con Cineteca di Bologna, Istituto Luce-Cinecittà.
Le opere della collezione d’arte contemporanea capitolina, alcune esposte per la prima volta: parlano del mondo femminile. De “la Donna” in tutte le sue forme, celebrandola. Tra le sale rosse, tantissime diverse visioni della donna: da quella misteriosa, ammaliatrice, giocosa, sognante, lavoratrice, languida, pensante, felice, ammirata oppure invisibile e oggetto…Ci fa riflettere sul mondo attuale, sul ruolo della donna con le proprie sensazione e identità, e le fa riacquisire quella connotazione di forza e bellezza attraverso l’arte, protagonista la creatività.
Opere dall’800, nell’900 fino ai giorni d’oggi: da Balla, con lo splendido volto di Elisa, la moglie di Giacomo Balla, scelta come immagine della mostra, ritratta mentre si volta per guardare qualcosa o qualcuno dietro di sé. Il valore iconico dell’immagine è racchiuso nello sguardo che muta lo stupore in seduzione e curiosità trasformando il ritratto della giovane donna da oggetto da ammirare a soggetto misterioso. A Sartorio con Le Vergini savie e le vergini stolte, a Bocchi, Donghi, Casorati, Innocenti, Carosi, Mafai con le Donne che si spogliano, Binga con il Bacio indelebile; fino all’impegno negli anni Sessanta artisti e artiste degni di nota.
Il percorso espositivo è accompagnato da materiale documentario, videoinstallazioni, documenti fotografici e filmici, provenienti dalla Cineteca di Bologna e dall’Archivio dell’Istituto Luce-Cinecittà che ne hanno curato la realizzazione, tratti da opere cinematografiche e cinegiornali, oltre che da video di performance e film d’artista. Dai video con atmosfere primi anni del 900, ai film muti e immagini, come la grande Francesca Bertini e altre dive del passato.
Tra le sale, dalle atmosfere di mondanità si percorre tutto il 900, dal dopo guerra e per finire le lotte femministe degli anni settanta per la parità e l’emancipazione femminile: “siamo tante, siamo donne, siamo stufe”, nelle ultime sale troviamo materiali poster e documentario proveniente da ARCHIVIA – Archivi Biblioteche Centri Documentazione delle Donne – e testimonianze di performance e film d’artista di alcune protagoniste di quella stagione fondamentale provenienti da collezioni private, importanti Musei e istituzioni pubbliche (Museo di Roma in Trastevere; Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale; Galleria Civica d’Arte Moderna Torino; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto – Archivio Tullia Denza).
Per la durata della mostra, sono previste diverse iniziative, tra aprile e ottobre 2019:
- nuove opere presentate al pubblico con incontri inseriti nel ciclo L’opera del mese secondo un calendario in corso di programmazione da marzo.
- Incontri, letture, performances, presentazioni, proiezioni, serate musicali e a tema – sulle tematiche affrontate dalla mostra.
- Contest #donneGAM: attraverso il suo sito della GAM, il pubblico è invitato a postare fotografie di donne protagoniste della propria storia familiare. Immagini di nonne, madri, sorelle, compagne, ritratte al lavoro, a scuola, in casa o in altri luoghi di vita, di attività e di impegno per documentare le tante storie di donne di ieri e di oggi. Tutte le fotografie saranno trasmesse in mostra, tramite un monitor, in un’area appositamente allestita.
Info
«Donne. Corpo e immagine tra simbolo e rivoluzione» fino al 13 ottobre 2019
Galleria d’Arte Moderna, via Francesco Crispi 24, Roma
A cura di Arianna Angelelli, Federica Pirani, Gloria Raimondi, Daniela Vasta.
Organizzazione Zètema Progetto Cultura
Da martedì a domenica 10-18.30. biglietto: Intero € 7,50 ridotto: € 6,50. Lunedi chiuso.
L’ingresso è consentito fino a mezz’ora prima dell’orario di chiusura
Per i possessori della MIC Card l’ingresso alla mostra è gratuito.
Tel 060608 (tutti i giorni 9.00 – 19.00)
www.galleriaartemodernaroma.it
E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.