Si è conclusa la 12° edizione della Festa del Cinema di Roma (26 ottobre – 5 novembre 2017), con la direzione artistica di Antonio Monda, tanti i film presentati nella Selezione Ufficiale provenienti da tutte le parti del mondo e un ricchissimo elenco di incontri con star del cinema e della letteratura internazionali. Come dice il nome stesso questo evento annuale è una vera e propria Festa del cinema indirizzata più al pubblico e a chi ama la settima arte, non ascrivibile ad un Festival tradizionale.
Nonostante i prezzi aumentati dei biglietti rispetto agli anni precedenti e molti film che non convincono fino in fondo, tra gli ospiti di questa edizione ci sono stati: l’attore premio Oscar Christopher Waltz, tanto amato da Quentin Taratino, il giovanissimo e talentuoso regista canadese Xavier Dolan che è d’ispirazione a tutti i giovani che si avvicinano al cinema, e che attualmente sta lavorando al suo prossimo film The Death and Life of John F. Donovan, in uscita nel 2018.
L’attore hollywoodiano Jake Gyllenhaal che oltre ad incontrare il pubblico ha presentato il film Stronger di David Gordon Green in cui interpreta Jeff Bauman, un uomo comune rimasto vittima dell’attentato di Boston durante la maratona del 2013, lo scrittore Chuck Palahniuk dallo stile anticonvenzionale che ha parlato dei film horror che l’hanno ispirato e inquietato.
L’attore versatile di cinema e teatro, Ian McKellen, ricordato da tutti nei panni di Gandalf nella saga de Il Signore degli Anelli, che in questa edizione ha presentato il documentario sulla sua vita, diretto dal giovane Joe Stephenson, McKellen: Playing The Part, in conferenza stampa ha parlato della sua esperienza come attore gay negli anni ottanta e dell’importanza di essere se stessi e come questo permette di esprimere al meglio il talento di un artista, lasciando tutti senza parole quando ha pronunciato, sotto richiesta del pubblico, la celere battuta: “You shall not pass”.
Ma sicuramente l’incontro più atteso è stato uno degli ultimi, con il celebre maestro dell’inconscio David Lynch, con file interminabili che sono iniziate molte ore prima, a cui è stato consegnato, a quarant’anni dall’uscita del suo primo lungometraggio Eraserhead, il Premio alla Carriera direttamente dal regista Paolo Sorrentino. Lynch racconta la sua esperienza di maestro del mondo onirico, il suo modo di farsi lasciar prendere dalle idee improvvise e come successivamente da questi frammenti crea una storia: “La sceneggiatura nasce da un puzzle: un rompicapo da dover risolvere”. Un artista a tutto tondo che non si dedica solo al cinema ma a tutto quello che è creazione artistica, dalla musica alla pittura (tra cui ama molto i dipinti di Francis Bacon per le sue distorsioni della figura umana) e che ultimamente è tornato alla sua celebre serie televisiva degli anni ’90 con la terza stagione di Twin Peaks.
Tra i tre film scelti da Lynch da commentare all’incontro con il pubblico troviamo: Lolita di Stanley Kubrick, Sunset Boulevard di Billy Wilder e 8 e 1/2 di Federico Fellini, di cui ama la capacità di portare l’onirico sullo schermo e ricorda con commozione l’incontro con il regista italiano negli ultimi giorni di vita.
Consegna Premio alla Carriera a David Lynch
Il Premio alla Carriera a @DAVID_LYNCH consegnato da #PaoloSorrentino, succede a #RomaFF12! pic.twitter.com/gmzoVZhRoD
— Rome Film Fest (@romacinemafest) 4 novembre 2017
Tra gli incontri con star italiane ricordiamo quelli con Rosario Fiorello, Nanni Moretti e Gigi Proietti.
Solo due i film italiani nella Selezione Ufficiale di quest’anno: Una Questione Privata dei Fratelli Taviani, con Luca Marinelli, uscito nelle sale il 1° novembre 2017
e il film di chiusura The Place di Paolo Genovese con un cast italiano di tutto rispetto tra cui Valerio Mastrandrea, Marco Giallini, in uscita il 9 novembre. Paolo Genovese torna al cinema dopo il successo di Perfetti Sconosciuti, con un altro film drammatico ma dai toni surreali: un uomo misterioso aiuta degli sconosciuti a esprimere i propri desideri in cambio di compiti da svolgere. La storia indaga quanto si è disposti a osare per ottenere ciò che si vuole e ciò che questo comporta.
Tra i film internazionali di questa edizione più acclamati dal pubblico troviamo il film di apertura Hostiles di Scott Cooper con Christian Bale e Rosamund Pike, uno spettacolare western che indaga i pregiudizi e il tema del diverso tra gli invasori e i nativi americani, un racconto lontano nel tempo ma con un tema così scottante ai giorni nostri e mai inattuale.
Ma assolutamente da vedere sono I,Tonya e C’est la vie!
I, Tonya di Craig Gillespie con una fantastica Margot Robbie racconta la vera storia della pattinatrice Tonya Harding, coinvolta in uno scandalo mondiale, accusata di essere la responsabile dell’aggressione a una sua rivale Nancy Kerrigan e come questo episodio le ha stroncato la carriera, nonostante non fosse lei la vera ideatrice dell’accaduto. Una donna che ha dedicato tutta la sua giovane vita al pattinaggio e che sa fare solo quello per cui si è esercitata per anni, una donna fuori dagli schemi e per questo non amata da molti, circondata da relazione malsane, una madre opprimente e un marito spesso violento e impulsivo. I, Tonya ci racconta un evento drammatico ma lo fa con un linguaggio ironico e sfrontato così che solo alla fine ci si accorge che c’è rimasto un po’ di amaro in bocca.
C’est la vie! di Eric Toledano e Oliver Nakache, registi del già acclamato Quasi Amici, è invece una commedia corale che ruota intorno all’organizzazione di un matrimonio, piena di colpi di scena, che fa ridere dall’inizio alla fine ma sempre con una certa intelligenza, caratteristica dei due registi.
In uscita in Italia il 30 novembre 2017.
Il film vincitore del Premio del Pubblico BNL quest’anno va a Borg McEnroe di Janus Metz con Shia LaBeouf e Sverrir Gudnason, anche questo un film sportivo tratto da una storia vera, una delle più grandi rivalità del tennis tra John McEnroe e Bjorn Borg, racconta due personalità molto diverse, le loro vite private, non solo sul campo di battaglia, e il loro confronto epico, rimasto nella storia del tennis, nella finale di Wimbledon 1980. Il film è in uscita nelle sale italiane il 9 novembre.
Giada Sponzilli è una filmmaker, nata a Roma. Appassionata di cinema, fotografia e letteratura, fin dalla tenera età, e instancabile viaggiatrice del mondo.