Il teatro contemporaneo esce fuori dalle sale, va in strada, e si sposta dal 30 maggio al 5 luglio nei giardini di Castel Sant’Angelo per un inedito appuntamento del Roma Fringe Festival . Per questa nuova edizione, infatti, la kermesse dal respiro europeo è inserita all’interno dell’iniziativa Romaexpo con un fitto calendario:
82 spettacoli in concorso, 18 eventi speciali, Green Technology ed anche un “mercato dei Popoli”, un incontro interculturale tra artigianato e spezie, assieme ai prodotti della migliore tradizione italiana in collaborazione con le ambasciate.
La scena contemporanea internazionale spazia dagli appuntamenti pomeridiani, con poesia, letteratura, musica, e una moltitudine di eventi: dalle installazioni musicali e artistiche della scena francese contemporanea il 4 luglio con Paris Rockin’ alla settimana dedicata alle eccellenze indipendenti romane (28 giugno al 3 luglio) come Teatro Studio Uno, Teatro Argot, Teatro Tor di Nona, Carrozzerie NOT, Teatro dell’Orologio e altre realtà. Accompagnati da artisti, giocolieri, performer e musici, aperti dalla banda Sambarato in collaborazione con #TuttoATorPigna e gli Artisti 7607 è partito il festival capitolino. Oltre a molti altri appuntamenti, per concentrarsi sull’appuntamento classico del Fringe: gli spettacoli in concorso che possono essere visti e votati dal pubblico. L’appuntamento è tutte le sere dalle 20.30 in poi e ad animare la scena 9 spettacoli differenti a rotazione.
Come, ad esempio uno tra i primi spettacoli in concorso, “Scompaio” dove il mondo dei bisogni e dei doveri di una classe sociale – o parafrasi di tutte quelle forme di status contemporanee nei quali ognuno di noi trova una collocazione – si scontra con i desideri dell’individuo e con una serie di scelte. Personali, intime, ma anche collettive e innaturali, queste scelte decidono qual è il posto che hai nella vita.
Ed è questa la dialettica che lega Laura e Beatrice, le protagoniste, attrici e donne che sulla scena si scambiano, in lunghi e intensi monologhi, il racconto della loro esperienza.
Laura (interpretata da Francesca Romana Miceli Picardi), chiamata “la strega”, è una barbona romana di un’ingenuità disarmante. Vaga per le vie della città, legge le carte, parla a tutti con la sua socievolezza coinvolgente, se non fosse per il suo aspetto, ma soprattutto canta, canta, canta e sulle note de “e te lo vojo dì che sò stato io…” – la canzone romanesca di Lando Fiorini, “Lella” – ci accompagna nella sua condizione di “essere invisibile” in un mondo che la può scaldare (e non sempre) solo con qualche ricordo.
Beatrice (interpretata da Manola Rotunno) è il suo esatto opposto: una donna elegante, fine, maliziosa e che vive il tempo sempre in tensione verso il futuro… senza fermarsi mai, apparentemente senza voltare mai lo sguardo al passato e all’agonia che cela. Ma cosa possono avere in comune una barbona e una ricca borghese?
“Forse nulla, forse pezzi di vita che si è scelto di mettere da parte.
Due mondi a confronto, due realtà talmente vere da sembrare irreali.
Due donne che si scontrano senza mai incontrarsi davvero, che si sfiorano senza toccarsi. Ci si può trovare mentre ci si perde, scomparendo ognuno nel proprio buio che diventa una luce accecante”. Un testo scritto dalla Picardi, per la regia di Alfredo Agostini, che fa riflettere sull’emarginazione e sui pregiudizi a scapito di relazioni che di umano hanno solo una parvenza confezionata da regole sociali standardizzate e superate. “Scompaio” è in scena Domenica 31 marzo ore 20:30 – Lunedì 1 giugno ore 23:30 – Martedì: 2 giugno ore 22:00 sul palco A.
Foto di Manuela Giusto per lo spettacolo “Scompaio”.
Per tutti gli appuntamenti fino al 5 luglio consultate il programma del festival: www.romafringefestival.it
Parole, lingua e linguaggio, arte e le nuove tecnologie sono quel filo rosso con il quale mi diverto a tessere le mie giornate. Innovazione e sviluppo di nuovi orizzonti gli spunti che mi fa piacere incontrare. Giornalista, editor, copy writer e content media. Dopo la laurea in Filosofia del Linguaggio e della Mente a Napoli, mi trasferisco a Roma dove mi specializzo in comunicazione per il web e i nuovi media e per diversi anni sono caporedattore del mensile “Next Exit, creatività e lavoro” approfondendo temi di economia della cultura. Ho curato la pubblicazione di diversi progetti editoriali, tra cui Young Blood, annuario dei giovani artisti italiani, e RomaCreativa, per fare una mappatura dei creativi italiani nel mondo e nella capitale.
Rome Central, magazine for residents and tourits liked this on Facebook.