Sono una sociologa urbana, vivo da trenta anni nell’ex quartiere operaio di Testaccio a Roma, una zona ricca di memoria, storia e contemporaneità. Sono tante le narrazioni che si sono incontrate – e che prima o poi si vanno ad incrociare – in questo luogo dove sorge l’ottavo colle di Roma, il Monte dei Cocci o Monte Testaccio, la prima discarica controllata di Roma imperiale. Il Monte dei Cocci è nato e cresciuto lungo il corso di tre secoli tra il I e il III d.C. dall’accumularsi di cocci di anfore d’olio scaricate al Porto dell’Emporio e provenienti dalla Spagna.
Il Monte dà nome al rione, testae in latino significa infatti “coccio”. Si tratta allo stesso tempo di un monumento naturale e di un documento, perché attraverso saggi archeologici, tuttora attivi dalla fine dell’Ottocento a causa della vastità dell’area ancora da esaminare, è stato possibile ricostruire parte della storia commerciale dell’Impero romano. Un sito unico al mondo ma incredibilmente chiuso e lasciato all’incuria più totale. Uno stato delle cose che ne fissa la percezione, complice anche la particolarità del rione Testaccio, in uno spazio senza tempo. La sua inaccessibilità è un oltraggio quindi non solo alla memoria, ma al piacere di poter osservare dalla sua sommità l’altra Roma, quella del lavoro e della fatica, quella del panorama industriale della zona Ostiense e Marconi, dell’ex Mattatoio e del Campo Boario. Ho quindi lanciato una petizione su Change.org diretta al Comune di Roma e alla Sovrintendenza Archeologica del Lazio per indire un bando pubblico per l’assegnazione – alle realtà associative del territorio – della gestione di attività per la promozione turistica di questo sito archeologico, creando allo stesso tempo occasione di impiego e valorizzazione della cultura. A sostegno della campagna ho ideato un logo su una maglia, grazie alla piattaforma internazionale https://worthwearing.org/store/ottavo-colle/testaccio-l-ottavo-colle-3 che rappresenta quello che per me è Monte Testaccio: l’Ottavo Colle di Roma, che sarà a breve il nome di una nuova e stimolante realtà associativa che andrà a raccontare la città, camminando. Per firmare la petizione digita qui https://www.change.org/p/apriamo-il-monte-testaccio-a-roma
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Sociologa urbana, phd in “Teoria e Analisi Qualitativa”. Giornalista, scrive su testate che si occupano di impresa sociale, si è diplomata “Archivista” all’Archivio di Stato di Roma e ha svolto ricerche principalmente sul rapporto tra identità locale e mutamento sociale.
Ha pubblicatovolumi e vari articoli in riviste scientifiche su temi riguardanti la sociologia urbana con un particolare focus su gentrification e trasformazioni dell’identità locale e urbana nei quartieri e sul rapporto tra globalizzazione e città.
“On the road” di J. Kerouac ha segnato la sua strada ed ama viaggiare nelle metropoli, possibilmente con la sua cagnolina.
www.gentrification.it
www.ireneranaldi.it
www.marmorata169.com
ELENCO PUBBLICAZIONI
MONOGRAFIE
2014, Gentrification in parallelo.Quartieri tra Roma e New York, Aracne Editrice, Roma.
2012, Testaccio: da quartiere operaio a Village della capitale, Franco Angeli, Roma, collana “Temi di storia, le molte identità di Roma contemporanea”.
ARTICOLI
2015, Suburbs of space, suburbs of existence: the approach to the town of Pope Francis, in Academicus International Scientific Journal, n.11.
2015, Fare outing, donna gay, travestiti e altri orrori di comunicazione, in Rivista di scienze sociali, n.11.
2014, in corso di pubblicazione su “La Critica Sociologica”, Note a margine della Summer School of Religion di San Gimignano.
2014, Atti del Convegno di Storia Urbana di Catania,“Visibile e invisibile. Percepire la città tra descrizioni e omissioni”, Dagli alveari umani ai loft: percorsi di trasformazione e gentrification nel rione Testaccio a Roma, Scrimm Edizioni, Catania.
2014, Il territorio come brand. Esempi di gentrification in quartieri di Roma e New York, in Rivista di scienze sociali-Limen, n.10.
2014, “Magma Rivista di Sociologia qualitativa”, primavera 2014, Occupare spazi liberare luoghi della mente e della cittadinanza: esperienze di riappropriazione a Roma, in corso di pubblicazione.
2014, n.5, maggio, “Confronti. Mensile di fede politica vita quoditiana”, La cooperativa sociale integrata Capodarco.
2013, Corviale: il segno abitato, ne “La Critica Sociologica”, n.185, Primavera 2013, Fabrizio Serra Editore, Roma.
2013, Ernesto Nathan dopo 100 anni: cronaca di un convegno, ne “La Critica Sociologica”, n.185, Primavera 2013, Fabrizio Serra Editore, Roma.
2013, in corso di pubblicazione, Esseri digitali: letture dell’identità di genere nel paesaggio elettronico, Atti del Convegno della sezione Studi di genere dell’Associazione Italiana di Sociologia, Franco Angeli, Milano.
2012, in corso di pubblicazione, Domenico Orano: un fratello della Loggia Roma, in “Hiram. Rivista del Grande Oriente d’Italia”, Erasmo Editore, Roma.
2010, Fonti orali e rappresentazione teatrale, ne “La Critica Sociologica”, XLIV, n.174, Autunno 2010, Fabrizio Serra Editore, Roma.
2011, in corso, varie recensioni per la rivista “La Critica Sociologica”.
2009, AAVV, Testaccio: dove batte più forte il cuore dei romani, Gangemi Editore, Roma.
2009, AAVV, Roma durante l’occupazione nazifascista, Franco Angeli, Roma.
2008, Dinamiche dell’abitare a Testaccio: dagli alveari umani dei primi del Novecento ai cosiddetti loft, ne “La Critica Sociologica”, XLII, 165, Fabrizio Serra Editore, Roma.
2001, Memoria e apprendimento nella formazione infantile, in “Thais Rivista semestrale di formazione e aggiornamento dell’Opera della S.M.O G.F. Montesano, n.15.
2000, Storie di ordinaria povertà: disagio e nuova emarginazione nel Lazio, pubblicazione di due storie di vita nella rivista “Quaderni di Roma capitale”, n° 9, inerente la ricerca “Disagio, esclusione sociale e nuove povertà a Roma e nel Lazio” promossa dal Cripes (Centro di ricerca problemi economici e sociali).
2000, Attività nell’area Urban, in “Thais, Rivista semestrale di formazione e aggiornamento dell’Opera della S.M.O G.F. Montesano”, n.14.
1997, Lo sradicamento della povertà e la globalizzazione, pubblicato in “Volontari e terzo mondo”, n. 3, rivista della Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato.
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Salvatore Barbera Sofi Fionda