L’Artista romagnolo Giuliano Cardellini lo incontriamo in anteprima della sua prima mostra qui a Roma,
Vive e lavora a Morciano di Romagna nel suo “Atelier d’Arte GC” come artista e poeta. Crea oggi opere inerenti diverse tematiche quali: tutela dell’ambiente, risparmio energetico, solidarietà sociale, emarginazione del singolo individuo, rivendicazione sociale, necessità d’amore. Utilizza materiali di diversa tipologia come: pittura a tecnica mista, pitto-scultura, scultura in ferro e acciaio e installazioni. Un suo pensiero è che l’arte ha la funzione di aprire le menti, far affiorare le coscienze, consentire di immaginare spazi oltre il materiale ed il convenzionale, far godere della bellezza e della armonia, per far crescere tutti migliori. Il nuovo progetto espositivo- di circa dodici opere tra pittura e scultura – è l’incontro tra Materia, con ferro e acciaio, e Pittura, con un blu carico di infinito e sacralità, per rappresentare la sua più recente e profonda emozione, in riferimento al concetto dell’Universo.
Intervista a Giuliano Cardellini
Giuliano raccontaci di te, della tua tecnica cosi particolare, a chi ti ispiri, ideali e progetti…
1) Come inizia il tuo percorso artistico? Raccontaci il tuo punto di partenza?
Già da giovanissimo mi piaceva tanto scrivere poesie, racconti, disegnare a colori e creare aforismi. Poi mi sentivo attratto dall’effettuare collage, con fogli di giornali, ritagli, inserire stoffe e scritte sia poetiche che in prosa. Il gusto e l’attenzione per la scelta dei colori era tanta. Già da allora mi sentivo stimolato a porre in sinergia diversi materiali, diversi colori, diverse scritte, e tutto al fine di creare qualcosa di significativo ed armonioso. L’arte è la mia vita, una simbiosi da cui non posso e non voglio essere rescisso. La maturità mi ha portato alla consapevolezza di un grande amore indissolubile, permeante, inscindibile dalla vita quotidiana.
2) Cos’è l’arte per te?
L’arte è la capacità di esprimere bellezza e armonia, facendo emergere da dentro se stessi tutto quell’insieme di emozioni, sofferenze, gioie, delusioni ed il proprio vissuto, il tutto ascoltando e ricercando in continuazione senza una fine. L’arte ha la funzione di aprire le menti, far affiorare le coscienze, consentire di immaginare spazi oltre il materiale ed il convenzionale, di far godere della bellezza e della armonia per farci crescere tutti migliori. Stimola l’ascolto, la partecipazione, la condivisione e la solidarietà tra i popoli. Cerco di unire, nella mia arte, la imprevedibilità, la assoluta innovazione anche tecnologica, un uso dei colori non convenzionale, una presentazione di forte riscontro emozionale, per creare qualcosa di unico, il quale tuttavia contenga in sé una forte valenza concettuale e di impatto, prima emotivo poi di riflessione.
3) A quale artista ti ispiri?
Principalmente mi affascina Cattelan, per quel suo essere prima trasgressivo ma anche molto concettuale, sempre alla ricerca di qualcosa di diverso, direi che è imprevedibile.
Poi Alberto Burri con la sua sperimentazione continua ed instancabile su ogni tipo di materiale, i quali cambiano aspetto, diventano qualcosa d’altro, di assolutamente innovativo.
Poi Umberto Boccioni con la sua immensa versatilità tra pittura e scultura, un uso dei colori fantasmagorico e l’idea pulsante della dinamicità.
Infine Marc Quinn per quel suo spaziare tra classico ed innovativo all’estremo, con la volontà dichiarata di scioccare.
4) Quali sono i soggetti ricorrenti e qual è il suo soggetto ideale che persegui?
I soggetti ricorrenti sono inerenti la denuncia dei mali della società contemporanea, in particolare, la necessità di tutela ambientale e la condanna dell’inquinamento sotto ogni forma ed aspetto.
Altresì c’è l’intento di tipo esistenziale, cioè come si pone il singolo individuo in rapporto all’isolamento della società, delle sue lotte per i propri diritti morali ed esistenziali, alla sua possibilità di rinascere moralmente e spiritualmente.
Altro tema importante è come vivere l’amore ai nostri giorni, quali riflessioni pone, quale rilevanza ha nella nostra società contemporanea.
Non c’è un soggetto ideale, ma è l’insieme di tutti questi, ognuno fondamentale per la vita,
quindi una visione complessiva di ben-essere del singolo individuo in rapporto al mondo in cui vive.
5) Il tuo processo creativo tocca diverse tecniche, strumenti e supporti, ce li descrivi? quale preferisci in modo particolare?
La caratteristica è di utilizzare molte tecniche molto diverse tra loro.
Si passa dalla pittura su tela, su ferro, su tavola a tecniche miste con tanti materiali diversi, quali ferro, legno, vetro, plastica, stoffa, legno marcio, ferro arrugginito, etc. in una costante ricerca.
Poi si prosegue con la pitto-scultura, la scultura, le installazioni e le installazioni interattive.
Caratteristica forse unica dell’artista è di utilizzare versi poetici originali per ogni sua opera.
Infatti, essendo egli anche poeta, crea per ogni specifica opera una specifica poesia, la quale ultima diventa spesso essa stessa materia e si fonda con la diversa materia utilizzata in quell’opera, formandone una unica espressione artistica.
Quando ciò non avviene con la fusione materica, allora il verso poetico è contenuto nel titolo dell’opera.
6) Attualmente cosa hai realizzato nel tuo percorso artistico? Cosa simboleggia per te?
Nel mio attuale percorso artistico, oltre alle tematiche storiche ( ambiente, natura, individuo, interiorità, amore, etc.) che mi contraddistinguono, sto cercando e sperimentando con grande fervore.
7) Il colore quanto è importante per te?
Il colore per me è importantissimo. Quindi riservo alla scelta del colore una attenzione estrema, che mi porta ad effettuare infinite prove , prima di scegliere il miglior abbinamento di colori. Ogni colore ha una sua storia, un suo impatto, un suo fascino intrinseco. Esprimere un concetto, seppur profondo, necessita di un colore specifico, per l’intenzione dell’artista e per l’impatto che si vuole suscitare.
8 )Cosa vorresti dare al tuo pubblico attraverso le tue opere?
Vorrei dare al mio pubblico opportunità, desiderio, volontà e consapevolezza nel riflettere.
Riflettere su ciò che le mie opere vogliono esprimere, non solo nel loro primo aspetto estetico ed emotivo, ma soprattutto nel loro più recondito significato. Il cammino che l’artista compie prima di arrivare a realizzare un’opera è fondamentale, richiede intensità e capacità di dialogare con se stessi. Poi moltiplicando per il coefficiente della vita, con tutte le sue infinite sfaccettature, può portare talvolta a qualcosa di unico, di raro, di pregiato, una opera d’arte, nata per la sommatoria di tutto questo. Quello che ho trovato vorrei condividerlo con il mio pubblico.
9) e per terminare quali sono i tuoi desideri e progetti futuri ?
Dopo la mia prima mostra personale a Roma con la mia curatrice e la Galleria Loft Gallery-Mater stiamo lavorando su diversi progetti e seguiranno altre mostre in Italia, Germania e Sud America. Nel 2018, ho diversi progetti di mostre e nuove opere da realizzare a Palermo e all’Estero, a fine anno farò una grande mostra museale a Roma…il resto è in divenire…
L’artista Giuliano Cardellini vive e lavora a Morciano di Romagna nel suo Atelier d’Arte GC. Sin da piccolissimo scrive poesie, disegna a colori e crea aforismi. Si appassiona, da fanciullo, di fotografia senza mai lasciarla. L’incontro, diversi anni fa, con le opere del conterraneo Raffaello Sanzio lo iniziano alla pittura, come la vicinanza ad Arnaldo pomodoro e Umberto Boccioni originari di Morciano, da cui il suo approccio anche alla scultura”. Ha pubblicato oltre trentacinque video sulla sua variegata attività artistica, due libri di poesia e vinti numerosi premi letterari. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’Estero: Venezia, Cattolica, Rimini, Verona, Gubbio, Pesaro, Osaka, Londra, Monte Carlo, Reggio Emilia e New York. www. giulianocardellini.com
Durante la mostra sarà possibile visitare Piazza Iside e la perla archeologica del Tempio di Iside su cui la nostra galleria si affaccia.
Mostra Culla di Roseo Universo di Giuliano Cardellini a Roma 5-12 settembre 2017
Info: Galleria Spazio Mater-Loft di Ilaria Sergi in via Ludovico Muratori 11 Roma
Orari mostra: La mostra potrà essere visitata fino al 12 settembre 2017 da martedì a domenica dalle 18.30 alle 21 e su appuntamento: info@mat-er.com. tel +39 333 6344957
Curatela di: Sveva Manfredi Zavaglia
L’entrata è libera.
[codepeople-post-map]
E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.