Parma è una città universitaria dell’Emilia-Romagna, famosa tra le altre cose per il Parmigiano ed il prosciutto. Abbiamo scattato le nostre fotografie nel mese di Novembre 2018, come al solito per spostarmi da Milano ho utilizzato il treno che tutto sommato rimane il mio mezzo di trasporto preferito.
Arrivato alla stazione di Parma ho incontrato i miei modelli del giorno, due fantastici ragazzi Chiara e Davide, maestri in una disciplina particolare, AcroEmotionYoga, un processo che offre alla persona gli strumenti per liberare il proprio potenziale e per liberarsi di ciò che la tiene ancorata ad un livello più basso di se stessa. In pratia quello che viene sbloccato e scoperto nella pratica di Acro, si trasferisce alla vita quotidiana, aprendo la possibilitá di realizzare cose fino a quel momento incredibili, nel corpo e nella vita (www.acroemotionyoga.com). Per chi volesse approfondire dopo aver visto le nostre bellissime fotografie, al termine dell’articolo riporto un breve approfondimento, così come mi è stato spiegato da Chiara e Davide.
Siamo arrivati a Parma in prossimità dell’ora di pranzo e quale migliore occasione per gustare il prosciutto locale. Siamo entrati in uno dei tanti bar vicino la stazione, dove abbiamo avuto il piacere di conoscere una simpaticissima ragazza, Giada, che dopo averci servito un ottimo panino, incuriosita dal nostro lavoro ed avendo appena terminato il suo, si è offerta di accompagnarci nel tragitto verso il centro città per poter seguire lo shooting.
In pochi minuti abbiamo raggiunto il maestoso Palazzo della Pilotta, così chiamato dal gioco della pelota che si giocava in uno dei cortili. Abbiamo scattato le nostre fotografie attorniati dal folto pubblico di una scolaresca in gita, poi abbiamo proseguito il cammino superando il bellissimo ponte Giuseppe Verdi e camminando lungo il torrente Parma abbiamo raggiunto la centrale strada Massimo d’Azeglio, dove abbiamo potuto completare il servizio fotografico prima di tornare in stazione per il viaggio di ritorno e preparare il prossimo, seguitemi anche sul mio profilo instagram per rimanere aggiornati.(@gioma.balletphotography)
AcroEmotionYoga
Come anticipato, riporto un breve testo esplicativo sulla disciplina AcroEmotionYoga, in particolare il corpo parla ed esprime concetti ed informazioni costantemente. I segnali sono li per essere ascoltati e guidarci nella giusta direzione, ad esempio quando siamo profondamente assorbiti da un’emozione diventiamo ciechi ai segnali e alle informazioni che ci vengono trasmesse. In questi casi rispondiamo in modo instintivo e non stiamo scegliendo consapevolmente come agire. se lasciare che l’emozione controlli le nostre azioni o essere lucidi e scegliere come agire.
Questa è la consapevolezza di cui si parla spesso nello yoga.
L’incontro e l’interazione con un’altra persona ci aiutano a portare in superficie queste Emozioni e ad avere la possibilitá di osservarle. Con la practica, rimanere sereni e presenti, diventa sempre più facile, aprendo la possibilitá di ascoltare e osservare se stessi e l’altro.
La parte fisica di AcroEmotionYoga, è Arte, Co-creazione, Ascolto, Sinergia, Forza e Tecnica.
I nostri corpi possono fare molto di più di quello che alla nostra mente piace credere, non vi sono limiti reali, solo la scoperta di come mantenendo serena la mente, il corpo libera il suo potenziale e la sua saggezza intuitiva. Quando siamo in questo stato tutto diventa possibile, i percorsi ripetitivi che abbiamo nelle nostre vite e pratiche fisiche si rompono e tutto diventa semplice, ovvio, piacevole e divertente.
Giovanni Malandrino è un fotografo professionista freelance, specializzato nella fotografia di danza in ambiente urbano. Di base a Milano e Novara, per le sue fotografie ama spostarsi in città diverse per unire l’eleganza delle pose nel balletto con le meraviglie della nostra bellissima Italia.
La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento (cit. Erol Ozan)
Se dovessi scegliere una frase per rappresentare le mie fotografie non avrei dubbi iniziando da questa citazione. E’ il punto di partenza perchè una volta creato il momento perfetto la fotografia può renderlo eterno e farlo vivere ogni volta che la osserviamo.
E tali attimi bisogna condividerli perchè l’arte non può rimanere chiusa in una stanza o in un computer, ma deve essere libera di farsi osservare da chiunque ne possa apprezzare l’eleganza le forme ed i colori.
La fotografia è per me un grande amore, nato circa venti anni fa e come molti appassionati ho iniziato partecipando a numerosi corsi e workshop in particolare di ritratto, moda, fashion.
Prima di trovare la mia strada ho collaborato alla realizzazione di servizi fotografici nell’ambito della moda, ma sentivo che mi mancava qualcosa, in particolare un foglio bianco dove poter creare liberamente senza vincoli e schemi predefiniti e poi il colpo di fulmine, quando fotografando il mio primo saggio di danza sentivo ad ogni scatto la possibilità di creare arte in movimento. E dove evidenziare al meglio l’eleganza delle pose se non mettendole a contrasto con la strada, con la normale quotidianità?
Così è nato il mio personale modo di creare arte, che spero possa suscitare in voi gran parte delle emozioni che provo io ogni volta che scatto una singola fotografia, un po’ come un pittore che dipinge la sua tela.
Un particolare ringraziamento alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutte le mie strampalate avventure fotografiche ed a tutte le bravissime ballerine che hanno collaborato con me e con le quali si creato un meraviglioso rapporto di amicizia che va ben oltre il lavoro. In effetti guardando le fotografie non si direbbe, ma una sessione fotografica di danza in ambiente urbano è molto impegnativa, spesso in condizioni climatiche difficili, camminando per ore alla ricerca del giusto sfondo abbinato alla luce migliore, insomma quasi sempre si termina stremati, anche se felici del risultato.