Piacenza è una città particolare, pur essendo in Emilia-Romagna è in realtà collocata al crocevia tra quattro regioni ed è da secoli uno scalo fondamentale per viaggiatori e merci.
Raggiungibile molto facilmente in treno da Milano, per esigenze lavorative abbiamo dovuto pianificare lo shooting fotografico ad inizio Febbraio ed il freddo si faceva particolarmente sentire, situazione scomoda per una modella in abito di danza.
Alla stazione ferroviaria ho incontrato Nivine, la modella del giorno ed assieme ci siamo avviati per raggiungere a piedi il centro storico con una passeggiata di circa 20 minuti. Come di consueto lungo il tragitto mi fermo spesso ad osservare particolari e dettagli nei palazzi e nelle strade che possano risultare interessanti per le mie fotografie. In queste occasioni ho sempre l’espressione di un bimbo felice che osserva il mondo per la prima volta, ed in realtà è proprio così, vedo strade, piazze, passanti come la tela bianca, pronta per essere dipinta o come in questo caso, fotografata.
Abbiamo camminato lungo il Viale Alberoni per arrivare alla Piazza del Duomo che in epoca medievale, fino alla realizzazione di Piazza Cavalli e del Palazzo Gotico, è stata il centro della vita civile e religiosa della città. Complice la giornata molto limpida abbiamo trovato piazza del Duomo troppo luminosa per consentire di scattare delle fotografie creative secondo la mia personale tecnica, che prevede un’ampia apertura del diaframma. La cosa migliore sarebbe stata tornare nel tardo pomeriggio, quando con il sole vicino al tramonto la luce sarebbe stata molto più lusinghiera verso la modella e verso la stessa piazza. Purtroppo a causa del freddo abbiamo dovuto interrompere continuamente la sessione per consentire alla modella di scaldarsi nei numerosi bar che abbiamo incontrato e con l’occasione ringrazio tutti i gestori sempre gentilissimi e disponibili. Può capitare anche questo tra gli imprevisti, ma almeno prima di interrompere forzatamente la sessione fotografica, siamo riusciti ad arrivare alla bellissima ed ampia piazza dei Cavalli, dove sono presenti due statue equestri ed il Palazzo Gotico medievale.
Sono tornato a Milano con un senso di incompiuto, un vero peccato, mi sono ripromesso di tornare al più presto, la città offre moltissimi spunti fotografici ed ho intenzione di utilizzarne il più possibile, seguitemi anche sul mio profilo instagram per rimanere aggiornati (@gioma.balletphotography).
Giovanni Malandrino è un fotografo professionista freelance, specializzato nella fotografia di danza in ambiente urbano. Di base a Milano e Novara, per le sue fotografie ama spostarsi in città diverse per unire l’eleganza delle pose nel balletto con le meraviglie della nostra bellissima Italia.
La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento (cit. Erol Ozan)
Se dovessi scegliere una frase per rappresentare le mie fotografie non avrei dubbi iniziando da questa citazione. E’ il punto di partenza perchè una volta creato il momento perfetto la fotografia può renderlo eterno e farlo vivere ogni volta che la osserviamo.
E tali attimi bisogna condividerli perchè l’arte non può rimanere chiusa in una stanza o in un computer, ma deve essere libera di farsi osservare da chiunque ne possa apprezzare l’eleganza le forme ed i colori.
La fotografia è per me un grande amore, nato circa venti anni fa e come molti appassionati ho iniziato partecipando a numerosi corsi e workshop in particolare di ritratto, moda, fashion.
Prima di trovare la mia strada ho collaborato alla realizzazione di servizi fotografici nell’ambito della moda, ma sentivo che mi mancava qualcosa, in particolare un foglio bianco dove poter creare liberamente senza vincoli e schemi predefiniti e poi il colpo di fulmine, quando fotografando il mio primo saggio di danza sentivo ad ogni scatto la possibilità di creare arte in movimento. E dove evidenziare al meglio l’eleganza delle pose se non mettendole a contrasto con la strada, con la normale quotidianità?
Così è nato il mio personale modo di creare arte, che spero possa suscitare in voi gran parte delle emozioni che provo io ogni volta che scatto una singola fotografia, un po’ come un pittore che dipinge la sua tela.
Un particolare ringraziamento alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutte le mie strampalate avventure fotografiche ed a tutte le bravissime ballerine che hanno collaborato con me e con le quali si creato un meraviglioso rapporto di amicizia che va ben oltre il lavoro. In effetti guardando le fotografie non si direbbe, ma una sessione fotografica di danza in ambiente urbano è molto impegnativa, spesso in condizioni climatiche difficili, camminando per ore alla ricerca del giusto sfondo abbinato alla luce migliore, insomma quasi sempre si termina stremati, anche se felici del risultato.