Il Teatro dei Conciatori ha aperto la nuova stagione teatrale con la commedia PRIGIONIERI AL SETTIMO PIANO di Maria Letizia Compatangelo, con Gianna Paola Scaffidi, Rosario Galli ed Elia Paniccia, per la regia di Donatella Brocco.
Il testo affronta con garbata ironia un argomento tutt’altro che divertente:le truffe delle banche ai danni dei cittadini…una piccola grande tragedia dei nostri tempi e del nostro paese. I protagonisti, infatti, due coniugi, Pino e Mariuccia, un tempo sarebbero anche stati due intellettuali benestanti: lui professore universitario, ma ancora inquadrato come ricercatore, lei traduttrice dall’inglese di libri per l’infanzia. Non si sono arricchiti, ma sarebbero stati ugualmente felici, se la banca non avesse prosciugato tutti i loro risparmi con investimenti truffaldini. E per giunta c’è anche un figlio all’estero (presente come voce su skype) che potrebbe fare una brillante carriera, ma ha ancora bisogno del sostegno dei genitori. Il loro unico bene è la casa, ma è al settimo piano di un palazzone di periferia, in un quartiere che la vicinanza all’università ha reso appetibile per gli speculatori. E infatti un’Immobiliare ha comprato lo stabile, che vuole ristrutturare per venderne gli appartamenti a prezzi decuplicati, e ha già sfrattato tutti i vecchi inquilini. Non loro, certo, ma essere proprietari significa dover versare la propria quota per il restauro, una cifra enorme, mentre gli emissari dell’Immobiliare premono con “avvertimenti” minacciosi, che hanno la faccia da bello e dannato di Angelo, un ventenne cinico e corazzato. Ma sarà proprio questo personaggio, all’inizio inviso e nemico, ad aiutarli a trovare la via d’uscita…
Lo spettacolo è piacevole e divertente, ma offre anche profondi spunti di riflessione su una tematica quanto mai attuale e scottante, ovvero quanto la crisi economica abbia impoverito moralmente, oltre che economicamente, le persone, rendendo obsoleti e talvolta risibili valori come l’onestà, la solidarietà e la correttezza. Pino e Mariuccia come eroi romantici di altri tempi difendono ostinatamente i valori in cui credono contro tutto e tutti, sostenuti anche da un amore reciproco che ha resistito ai colpi del tempo e alle disillusioni. Questo loro “candore” alla fine farà breccia perfino nel giovane e aggressivo agente immobiliare, dal quale, però, anche i due coniugi avranno qualcosa da imparare, per barcamenarsi in questa società piena di squali.
Si riesce a sorridere spesso durante lo spettacolo, nonostante l’amarezza del tema affrontato, sia per la ricchezza di rocamboleschi colpi di scena nel plot, sia per la delicata interpretazione di Gianna Paola Scaffidi e Rosario Galli che rendono particolarmente credibili e simpatici al pubblico i due poveri coniugi inguaiati; inoltre sono irresistibili e divertenti anche le scene di conflitto con il giovane agente immobiliare ben tratteggiato da Elia Paniccia. Apprezzabile anche la scelta dei brani musicali usati per il passaggio da un quadro ad un altro, rappresentativi di quella generazione di sognatori a cui i protagonisti appartengono e che rende loro così difficile comprendere l’abbrutimento etico che la nostra società sta subendo.
Si spera che questo testo venga presto riproposto in altri teatri romani per come riesce ad affrontare con elegante leggerezza una delle problematiche più drammatiche e sconsolanti che la crisi economica del nostro paese ha causato.
DOVE LO ABBIAMO VISTO:
TEATRO DEI CONCIATORI, Via dei Conciatori, 5
QUANDO: dal 18 al 30 ottobre 2016
Insegnante di lettere, autrice e regista teatrale, appassionata da sempre del palcoscenico, ama anche essere spettatrice a volte e scrivere di teatro, per far conoscere a tutti gli spettacoli più belli e i talenti emergenti che calcano le scene romane.
Nata il 15 giugno del 1972 in provincia di Bari , dopo gli studi classici si laurea in lettere classiche. Dopo la laurea consegue un master in comunicazione e mass media presso l’Università “Cesare Alfieri” di Firenze ed in seguito segue un corso presso Mediaset in sceneggiatura. A partire dal 1999 Lavora a Roma presso alcune società di produzione di fiction tv come la Lux Vide e per Rai due come consulente editoriale free-lance story editor assistant e Ufficio Stampa.
Nel 2005 sceglie di intraprendere un’altra strada. Dopo un corso di specializzazione diventa insegnante di lettere e attualmente lavora nella scuola pubblica come tale. In questi anni tuttavia non abbandona la sua vera grande passione: il teatro. Dal 2005 al 2014 recita, dirige e scrive spettacoli con un piccolo gruppo teatrale romano amatoriale I Ricercati o come solista, ma sempre in veri teatri romani, tra i quali il teatro Agorà, il teatro dell’Orologio e il Piccolo Eliseo.
Grazie a Vera Stufano per la recensione approfondita, che ha reso benissimo i vari piani di lettura della commedia!