Quest’anno per le celebrazioni di Raffaello Sanzio, pittore e architetto italiano nel suo nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520 all’età di appena 37 anni, ci sta una grande mostra monografica a Roma.
Ospite delle Scuderie del Quirinale di Roma, ora anche in Web si può ammirare tutta la mostra, aspettando che le porte si riaprono presto. A Breve l’anniversario della sua scomparsa il 5 aprile 1520.
Una mostra diffusa piena di emozioni e di fascino che ci porta tra gli oltre duecento capolavori tra dipinti, disegni ed opere di confronto della superstar più glamour del Rinascimento. Si posso ammirare un vastissimo corpus di opere di mano di Raffaello.
Dotato di eleganza, grazia e affabile, Raffaello è stato benvoluto da tutti nel suo periodo storico: dai ricchi signori, dagli alti prelati e dalla semplice gente del popolo.
Il suo talento e la sua versatilità lo resero interprete sensibile degli ideali estetici del suo tempo e portavoce di un’intera generazione mossa dal sogno di recuperare l’età dell’oro. Anche dopo la sua morte, Raffaello ha continuato a parlare agli uomini di tutto il mondo e di tutte le epoche: i suoi successori lo considerarono un modello intramontabile.
Meravigliamoci di fronte ai dipinti e disegni, per una raccolta di creazioni dell’urbinate mai viste al mondo in così gran numero tutte insieme.
Il periodo “Romano” del maestro tra la Madonna del Granduca: delle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia: dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba: dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico: dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado, la celebre Velata: dagli Uffizi. Insomma Raffaello eccelle in tutto quello che realizza le sue donne sono vere, e è l’artista che sapeva vivere, suo principale talento
“Raffaello era un uomo che sapeva vivere, questa la sua dote principale” La scrittrice per introdurci alla grandezza dell’opera del maestro rinascimentale ha scelto di soffermarsi su alcuni capolavori e un prezioso documento: il Ritratto di Leone X tra i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’Rossi, il Ritratto di donna nei panni di Venere (Fornarina) e la Lettera a Leone X, scritta con Baldassare Castiglione, “pietra miliare per la tutela del patrimonio storico e artistico”. Melania Mazzucco realizzata dalle Scuderie del Quirinale (appartenenti alla Presidenza della Repubblica e gestite dal Mibact attraverso la società in-house ALES), in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, la mostra è curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro. Un autorevole comitato scientifico presieduto da Sylvia Ferino ha affiancato e approfondito il lavoro del team curatoriale, stimolando un dialogo fruttuoso tra gli specialisti del settore più accreditati al mondo, come Nicholas Penny (già direttore National Gallery di Londra), Barbara Jatta (direttore Musei Vaticani), Dominique Cordellier (Musée du Louvre), Achim Gnann (Albertina, Vienna), Alessandro Nova (Kunsthistorisches Institut, Firenze).
Anche in termini di capolavori in prestito (oltre che di lavoro scientifico svolto), è stato determinante il contributo delle Gallerie degli Uffizi, con circa 50 opere delle quali oltre 40 dello stesso Raffaello. Ma anche tanti altri musei di importanza internazionale hanno contribuito ad arricchire la rassegna con capolavori dalle loro collezioni: tra questi, in Italia, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Brescia Musei, e all’estero, oltre ai Musei Vaticani, il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, la National Gallery of Art di Washington, l’Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, l’Ashmolean Museum di Oxford, il Musée des Beaux-Arts di Strasburgo. Complessivamente saranno più di 200 le opere in mostra.
Il 6 aprile 1520 muore a Roma come dicevamo giovane a trentasette anni, Raffaello Sanzio, il più grande pittore del Rinascimento. La città sembra fermarsi nella commozione e nel rimpianto, mentre la notizia della scomparsa si diffonde con incredibile rapidità in tutte le corti europee.
S’interrompeva non solo un percorso artistico senza precedenti, ma anche l’ambizioso progetto di ricostruzione grafica della Roma antica, commissionato dal pontefice, che avrebbe riscattato dopo secoli di oblio e rovina la grandezza e la nobiltà della capitale dei Cesari, affermando inoltre una nuova idea di tutela.
La mostra che doveva essere aperta fino al 2 giugno, al momento è sospesa ma presto torneremo ad ammirarla dal vivo.
LUOGO: Scuderie del Quirinale
INDIRIZZO: Via Ventiquattro Maggio 16
ORARI: Don – Gio 10 – 20 | Ven – Sab 10 – 22.30 | L’ingresso è consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura
CURATORI: Marzia Faietti, Matteo Lafranconi
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 9289 7722
E-MAIL INFO: info@scuderiequirinale.it
SITO UFFICIALE: https://www.scuderiequirinale.it/
E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.