Gli anni di cui parliamo vanno dal 1976 al 1980. Lo sport è il tennis. Siamo in Italia e il trofeo per cui si combatte è la Coppa Davis.
La squadra è formata da quattro giocatori: Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli.
In quei cinque anni raggiungono la finale quattro volte, vincendo solo una volta: nel ‘76 contro il Cile.
Intorno a quella finale si crea un vero e proprio caso politico, con enormi polemiche sull’opportunità di andare a giocare con i colori dell’Italia nel Cile del dittatore Pinochet.
Le finali raggiunte ma poi perse sono nel ‘77 contro l’Australia, nel ‘79 contro gli USA e nel ‘80 contro la Cecoslovacchia.
Nelle prime due edizioni, ‘76 e ‘77, la squadra ha come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano, Nicola Pietrangeli, ritiratosi dall’attività agonistica solo da pochi anni. Pietrangeli, da giocatore a sua volta finalista nel 1960 e 1961, verrà esonerato dalla sua stessa squadra dopo la sconfitta del ‘77 in Australia. È lui il quinto protagonista della nostra storia.
Raccontiamo una squadra. Ma una squadra divisa, frammentata, con al suo interno rapporti difficili, a volte conflittuali, sia tra i giocatori che con chi li guida e allena. Una squadra, una nazionale, che nel momento in cui ha la vittoria a portata di mano viene osteggiata e combattuta nel suo stesso Paese.
E nonostante tutto questo, in quegli anni la squadra più forte del mondo.
docuserie di DOMENICO PROCACCI
scritta da Domenico Procacci, Lucio Biancatelli e Sandro Veronesi
e prodotta da Fandango,
verrà presentata in anteprima al 39º Torino Film Festival
con uno speciale della durata di 74 minuti.
Domenico Procacci, foto di Alberto Novelli
DOMENICO PROCACCI
Domenico Procacci fonda la Fandango nel 1989, da allora ha prodotto più di 100 film e diverse serie tv.Fandango è anche una casa editrice (Fandango Libri), un’etichetta discografica (Radiofandango), una società di distribuzione e una International Sales Company. Una Squadra è la sua prima, e certamente unica, opera da regista.
- Paolo Bertolucci, foto di Alberto Novelli
- Corrado Barazzutti, foto di Alberto Novelli
- Adriano Panatta, foto di Alberto Novelli
- Nicola Pietrangeli, foto di Alberto Novelli
- Tonino Zugarelli, foto di Alberto Novelli
Il direttore artistico del Torino Film Festival Stefano Francia di Celle ha dichiarato: “Il cinema che riscrive la storia: cinque punti di vista per raccontare eventi che hanno infiammato l’Italia. Emozioni, sorprese, entusiasmi e acrimonie si intrecciano sapientemente a preziosi materiali d’archivio per dare vita sullo schermo a una verità viva e cangiante. Il TFF fa il tifo per l’opera prima da regista di un protagonista del cinema italiano”.
“È stata una pagina importante della nostra storia e in questi giorni a Torino il tennis torna protagonista con le ATP Finals e la Coppa Davis. – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, rispettivamente presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Passato e presente si incontrano idealmente sullo schermo cinematografico e in campo, dando agli spettatori quelle emozioni che solo i grandi eventi sanno dare.”

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