Verona è una bellissima città del Veneto che sorge intorno al fiume Adige ed è molto conosciuta soprattutto per essere la città di Romeo e Giulietta, i personaggi dell’opera di Shakespeare.
E’ stata la prima città che abbiamo deciso di fotografare nel 2019, e così una freddissima mattina di Gennaio assieme alla bravissima Elisa Storti, ci siamo incontrati nella stazione di Verona Porta Nuova per realizzare le nostre fotografie.
Dalla stazione il centro storico è raggiungibile in pochi minuti con uno dei tanti bus metropolitani oppure a piedi in circa 20 minuti di cammino percorrendo il bellissimo Corso Porta Nuova, un lungo ed ampio viale che conduce direttamente ai Portoni della Bra.
Superati i Portoni si entra in Piazza Bra, la piazza principale di Verona, una delle più grandi d´Europa e dove si trova anche la famosa Arena di Verona, un anfiteatro romano, antico ma con il miglior grado di conservazione, grazie ai sistematici restauri realizzati fin dal milleseicento In estate l’Arena di Verona ospita il celebre Festival Lirico e vi fanno tappa molti cantanti e musicisti di fama internazionale.
Tra passanti e curiosi abbiamo realizzato alcune fotografie e ci siamo rimessi in cammino verso Via Cappello, a poca distanza dalla centrale Piazza delle Erbe, per raggiungere la Casa di Giulietta un palazzo del ‘300 in stile gotico con un piccolo museo e soprattutto il famoso balcone in pietra.
La tragedia di Romeo e Giulietta ha trovato a Verona alcuni riscontri, come ad esempio lo stemma del cappello sulla chiave di volta dell’arco di entrata al cortile della casa e sono stati riconosciuti vari luoghi in cui si sarebbe svolta la vicenda narrata da Shakespeare.
La Casa di Giulietta è una delle maggiori attrazioni per i turisti che visitano Verona ed infatti il cortile della casa da cui si accede al balcone è sempre molto affollato, anche per la presenza di negozi dove si vendono ricordini ai turisti. Già dall’arco di ingresso cortile tutti i muri sono interamente ricoperti di graffiti e bigliettini d’amore lasciati dai moltissimi visitatori.
Abbiamo avuto ancora un po’ di tempo per fare qualche fotografia sul lungo Adige e al ponte delle Navi da cui si può vedere in lontananza la torre della Parrocchia di San Fermo.
Nonostante il freddo (sofferto più da Elisa, che ringrazio per il suo sacrificio in nome dell’arte) abbiamo potuto ammirare e fotografare una bellissima città, dove tornerò sicuramente per fare nuove fotografie.
Giovanni Malandrino è un fotografo professionista freelance, specializzato nella fotografia di danza in ambiente urbano. Di base a Milano e Novara, per le sue fotografie ama spostarsi in città diverse per unire l’eleganza delle pose nel balletto con le meraviglie della nostra bellissima Italia.
La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento (cit. Erol Ozan)
Se dovessi scegliere una frase per rappresentare le mie fotografie non avrei dubbi iniziando da questa citazione. E’ il punto di partenza perchè una volta creato il momento perfetto la fotografia può renderlo eterno e farlo vivere ogni volta che la osserviamo.
E tali attimi bisogna condividerli perchè l’arte non può rimanere chiusa in una stanza o in un computer, ma deve essere libera di farsi osservare da chiunque ne possa apprezzare l’eleganza le forme ed i colori.
La fotografia è per me un grande amore, nato circa venti anni fa e come molti appassionati ho iniziato partecipando a numerosi corsi e workshop in particolare di ritratto, moda, fashion.
Prima di trovare la mia strada ho collaborato alla realizzazione di servizi fotografici nell’ambito della moda, ma sentivo che mi mancava qualcosa, in particolare un foglio bianco dove poter creare liberamente senza vincoli e schemi predefiniti e poi il colpo di fulmine, quando fotografando il mio primo saggio di danza sentivo ad ogni scatto la possibilità di creare arte in movimento. E dove evidenziare al meglio l’eleganza delle pose se non mettendole a contrasto con la strada, con la normale quotidianità?
Così è nato il mio personale modo di creare arte, che spero possa suscitare in voi gran parte delle emozioni che provo io ogni volta che scatto una singola fotografia, un po’ come un pittore che dipinge la sua tela.
Un particolare ringraziamento alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutte le mie strampalate avventure fotografiche ed a tutte le bravissime ballerine che hanno collaborato con me e con le quali si creato un meraviglioso rapporto di amicizia che va ben oltre il lavoro. In effetti guardando le fotografie non si direbbe, ma una sessione fotografica di danza in ambiente urbano è molto impegnativa, spesso in condizioni climatiche difficili, camminando per ore alla ricerca del giusto sfondo abbinato alla luce migliore, insomma quasi sempre si termina stremati, anche se felici del risultato.