AltaRoma Alta Moda la kermesse che propone ogni anno nella capitale l’appuntamento dedicato alla moda nel suo fitto calendario di sfilate, incontri e party esclusivi, e tra i diversi eventi extra che la vedono protagonista dal 30 gennaio al 2 febbraio in vari luoghi della città, propone al MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo la mostra “Bellissima: L’Italia dell’alta moda 1945-1968” visitabile fino al 3 maggio.
Il progetto è articolato in una mostra e in un libro che ripercorrono, come in un lungo viaggio per tappe, la genesi e il grande successo del Made in Italy e del Made in Rome. Il visitatore viene condotto da costumi, immani e parole nella storia della moda: infatti, da un lato, incontra una selezione di abiti in mostra che hanno costruito l’identità della moda italiana; dall’altro, il libro che racconta attraverso testi storici, di critici e giornalisti, e un ricco apparato iconografico, l’Italia dell’Alta Moda dal 1945 al 1968.
Simile ad un vero e proprio atlante che “individua in ciascuna città (Roma, Milano, Torino, Firenze, Venezia, Napoli) un significante e un significato ben precisi, e approfondisce tematiche e vicende che hanno contribuito alla messa a punto di un sistema di eccellenza fatto di sapienza artigianale, intelligenza industriale, tradizione, progettualità”delineando un’immagine che funzionava bene all’epoca e che continua a funzionare ancora oggi.
“Altaroma è orgogliosa che, grazie all’impegno del Maxxi, dei curatori e dei numerosi partner del progetto, a partire da Bulgari, oggi a Roma, in un museo di arte contemporanea, si inauguri una mostra di moda così prestigiosa.
Si realizza così un sogno per Altaroma che da anni è impegnata nel restituire all’Alta Moda italiana e al Made in Italy il giusto peso ed il dovuto significato” – dichiara la Presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi – “Altaroma, da tempo, aveva individuato linee programmatiche e progettuali con aspettative che, con il progetto “Bellissima”, trovano finalmente compimento e soddisfazione.
“Bellissima” non è solo una mostra sulla storia della moda italiana; è piuttosto un’opera di ricostruzione storiografica che con rigore scientifico, oltreché estetico, non si limita a glorificare, ma contestualizza storicamente e geograficamente un patrimonio italiano culturale, economico, sociale.”
Il contributo di Altaroma si estende anche al progetto Controcanto, una serie di micro eventi che porranno il progetto Bellissima a confronto con le realtà indipendenti della moda contemporanea, come riviste, blog e magazine online, piattaforme di promozione dei nuovi talenti, evidenziando che la moda è un fenomeno culturale e creativo alimentato continuamente dal passato.
Designer, critici, professionisti, studiosi di moda e creativi sono invitati a partecipare in talk e presentazioni, ed a rileggere le qualità dell’alta moda italiana a partire dal presente. Nell’ambito di tali iniziative, in questi giorni 60 studenti provenienti da scuole, università e accademie di moda, hanno già potuto assistere, accompagnati dai curatori, alle fasi allestitive della mostra.
ALTAROMA ALTAMODA
si svolge dal 30 GENNAIO al 2 FEBBRAIO
in vari luoghi della città
BELLISSIMA: L’ITALIA DELL’ALTA MODA 1945-1968
mostra al MAXXI fino al 3 maggio 2015
2 dicembre 2014 – 3 maggio 2015
a cura di Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo, Stefano Tonchi
progetto allestitivo di Maria Giuseppina Grasso Cannizzo e Guido Schlinkert
Galleria 5
Oltre vent’anni di moda in un’esposizione che restituisce le atmosfere e gli stili di un periodo che ha contribuito in modo straordinario a definire il carattere italiano a livello internazionale.
Una meravigliosa stagione di pura creatività italiana
Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968 non è la storia dell’alta moda, è piuttosto il tentativo di ricomporre, con il filtro dell’oggi, la complessa e cangiante immagine della moda italiana, in un racconto corale fatto di tante storie esemplari che sono il tessuto che darà forma e consistenza al grande successo dell’etichetta “made in Italy”.
Dalle creazioni spettacolari che hanno illuminato i grandi balli e i foyer dei teatri, all’eleganza trattenuta degli abiti da mezza sera; dal grafismo rigoroso del bianco e nero, all’esplosione cromatica tipica degli anni sessanta; dalle invenzioni per le attrici della Hollywood sul Tevere, agli esiti della sofisticata ricerca formale frutto delle collaborazioni fra sarti e artisti.
A sottolineare la complicità tra arte e moda che ha profondamente segnato quegli anni, gli abiti di Emilio Schuberth e delle Sorelle Fontana, di Germana Marucelli e Mila Schön, di Sarli e Simonetta, di Capucci e Gattinoni, di Fendi, Balestra, Biki, Galitzine, Pucci e Valentino dialogano con opere di Lucio Fontana, Alberto Burri, Paolo Scheggi e Massimo Campigli, e ancora Carla Accardi e Giuseppe Capogrossi, testimonianza della sperimentazione e della grande vitalità creativa di un’epoca eccezionale.
Il dialogo con l’arte contemporanea è esaltato poi da VB74 la performance che Vanessa Beecroft ha progettato appositamente per l’inaugurazione della mostra, sul tema dell’identità femminile.
In mostra anche le creazioni di Bulgari, il gioielliere italiano più celebre nel mondo, con una selezione di pezzi unici di grande sperimentazione e innovazione stilistica.
Infine, oltre a importanti contributi video tratti da cinegiornali, trasmissioni televisive e cinema d’epoca, lungo il percorso di mostra gli scatti di tre grandi fotografi raccontano i paesaggi dell’alta moda italiana: Pasquale De Antonis (Teramo 1908 – Roma 2001) che mette gli abiti dell’alta moda in dialogo con la classicità della Roma antica; Federico Garolla (Napoli 1925 – Milano 2012) che invece porta dentro le sue foto la Roma moderna, le architetture più grafiche e razionali; Ugo Mulas (Pozzolengo, Brescia 1928 – Milano 1973) che documenta l’intera evoluzione della moda italiana e ricrea una sorta di ottocentesco viaggio in Italia, fotografando le sue modelle in giro per il paese.
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Parole, lingua e linguaggio, arte e le nuove tecnologie sono quel filo rosso con il quale mi diverto a tessere le mie giornate. Innovazione e sviluppo di nuovi orizzonti gli spunti che mi fa piacere incontrare. Giornalista, editor, copy writer e content media. Dopo la laurea in Filosofia del Linguaggio e della Mente a Napoli, mi trasferisco a Roma dove mi specializzo in comunicazione per il web e i nuovi media e per diversi anni sono caporedattore del mensile “Next Exit, creatività e lavoro” approfondendo temi di economia della cultura. Ho curato la pubblicazione di diversi progetti editoriali, tra cui Young Blood, annuario dei giovani artisti italiani, e RomaCreativa, per fare una mappatura dei creativi italiani nel mondo e nella capitale.
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