Di Roma e le sue bellezze si conosce davvero ancora poco.
Itinerari e percorsi guidati seguono spesso tracce già conosciute, luoghi già battuti da mappe e cartine, il Colosseo, i Fori, il tempio del Pantheon, San Pietro… Non possiamo tralasciare però anche altri capolavori, altre chiese, altri luoghi, tutti quei monumenti che con la loro storia, architettura, le decorazioni, le vicende di committenza hanno segnato passi altrettanto importanti per la costruzione del mito di Roma e dell’Italia.
Nasce da qui appunto “Storie DALL’arte”, un racconto di vicende artistiche soprattutto inedite. Frutto di una collaborazione tra l’agenzia Artpressagency di Anna de Fazio Siciliano e il professor Giovan Battista Fidanza, ordinario di storia dell’arte moderna nell’Università di Roma Tor Vergata, con finalità didattiche e un approccio non solo emotivo, vogliamo diffondere a un pubblico entusiasta o da appassionare, aspetti più o meno noti degli oggetti e dei contesti d’arte.
Iniziamo da Roma e dal Lazio ma ci sposteremo anche fuori dai confini regionali, per esempio a Venezia sulle tracce di Tiziano, Tintoretto ecc. Si tratta si, di una serie di visite di studio ma è col setaccio, sul filo dell’inedito che andremo alla scoperta di questi luoghi davanti ai quali spesso passiamo distratti o in cui raramente entriamo. Alcuni luoghi come la chiesa di San Bernardo alle Terme, Santa Maria della Vittoria, la Cappella del Palazzo Barberini di Palestrina, la Chiesa di Santa Bibiana, la Collegiata dell’Assunta di Ariccia (di Bernini) e tanto altro ancora. L’obiettivo è quello di “ascoltare” DALLE opere tutto quello che ci possono dire e insegnare, cercando di conoscerle al meglio… Storie DALL’arte, insomma.
Artpressagency
D.ssa Anna de Fazio Siciliano
E-mail: annasicilianodefazio(at)gmail.com
Tel. +39 349.1505237
Il Seicento a Roma inizia il 17 febbraio 1600 quando a Campo dè Fiori brucia il corpo dell’eretico Giordano Bruno. Ma non c’è solo questo. Ci sono anche altre mille storie da raccontare, a cominciare da quelle d’arte.
Santa Maria della Vittoria
C’è, tra Classicismo e Barocco, anche il “cavalier Bernino” che a Santa Maria della Vittoria ha lasciato una delle opere più sensazionali della sua lunga carriera. La Roma seicentesca era popolata di artisti, collezionisti e mecenati. Tra questi ultimi non soltanto i cardinali Francesco Maria del Monte e Scipione Borghese ma anche la famiglia Cornaro o Corner di Venezia che rende Santa Maria della Vittoria un punto di ostentazione del suo potere economico e politico. Con questo video inizierà un racconto lungo un secolo e sarà una bella occasione per “studiare” dal vivo i capolavori seicenteschi di questa piccola, preziosa chiesa. Tutto questo si svolgerà senza la confusione dei turisti che solitamente l’affollano per vedere e fotografare l’Estasi di Santa Teresa, eseguita da Bernini per il cardinale Federico Cornaro. Quel giorno cercheremo di conoscere a fondo anche, e soprattutto, quella. Cercando di capire qualcosa in più rispetto a quanto ci viene solitamente raccontato su questo complesso e intrigante “teatro di immagini scolpite”. Certo, il gruppo scultoreo beniniano ci rapisce e di solito ci fa percorrere la piccola chiesa senza guardare nient’altro. Questa volta invece, ci fermeremo, senza fretta, davanti ad altre opere, belle quanto sconosciute: il “Sogno di San Giuseppe”, gruppo scultoreo di Domenico Guidi, la splendida e affascinante “Trinità” dipinta dal Guercino per il cardinale Berlinghiero Gessi, la “Vergine e San Francesco” del Domenichino e altre pitture che rendono questa chiesa un vero gioiello del Seicento romano. Cercheremo infine, anche di capire il rapporto tra committenti ed artisti, con un occhio all’utilizzo devozionale, liturgico e/o sociale delle immagini (dipinte o scolpite) di questo luogo sacro di
Santa Maria della Vittoria si trova in via XX settembre a Roma
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