Il canto alla vita e all’amore nel luogo in cui ci sono tanti Jesus. Jesus è ovunque.
Jesus è in ogni luogo. Jesus Rè nella musica. Così Jesus introduce il soliloquio musicale di introspezione interiore all’esistenza umana, volta a trovare le risposte della Vita, interpretata dalla straordinaria Valeria Raimondi, che con la sua voce piacevole accompagna lo spettacolo teatrale, tenutasi il 24 Gennaio presso il Teatro Palladium di Roma dalla Compagnia Babilonia Teatri.
Jesus è anche sorpresa, viene all’improvviso, con eventi improvvisi introdotti in una scenografia teatrale minima e costruttiva dove le scene sono fisse, originali con ambienti illusionistici.
Lo spettacolo riesce a costruire il messaggio che Jesus vuole trasmettere ovvero quello del riavvicinamento al credo di Gesù in chiave religiosa, attraverso un linguaggio ironico, digitale, contemporaneo e metaforico per i giovani, con il quale lo scrittore Enrico Castellani ha introdotto in una delle parti uniche cantate da Jesus quando dice: Gesù è su whatsapp. Gesù è nei messaggi. Dio ha fatto goal!Attraverso un’analisi filosofica religiosa nella società in cui viviamo, Jesus esalta nella scena centrale l’Agnello porgendo una riflessione che se da un lato l’Agnello rappresenta nella Bibbia il simbolo che toglie il peccato del mondo dall’altra rappresenta l’emblema di una società indifferente, una società ipocrita che ‘usa’ l’Agnello e dopo averlo ammazzato, cucinato con tanto di ricetta, lo mangia.
Tramite il tema religioso lo spettacolo conclude con l’aspetto più intrinseco della Vita, la sublimazione dell’acme del piacere in amore completata da un emozionante canzone dell’ Halleluja di Bon Jovi.
Jesus è la riflessione della vita dell’essere umano, ricordiamo nei detti di Gesù vivente: Io sono la luce che splende su tutto. Io sono ovunque. “Il regno di Dio è dentro di te, e tutto intorno a te, non in templi e pietre, spacca un pezzo di legno ed io ci sarò, solleva una pietra ed io ci sarò.”
Semplicemente Dio è amore, amore in tutte le sue forme.
JESUS
di Valeria Raimondi, Enrico Castellani e Vincenzo Todesco
parole di Enrico Castellani
con Valeria Raimondi
e con Enrico Castellani
scene Babilonia Teatri
luci e audio Babilonia Teatri / Luca Scotton
costumi Babilonia Teatri / Franca Piccoli
organizzazione Alice Castellani
grafiche Franciu
foto di scena Marco Caselli Nirmal e Eleonora Cavallo
produzione Babilonia Teatri
in coproduzione con: La Nef / Fabrique des Cultures Actuelles Saint-Dié-des-Vosges (France) e MESS International Theater Festival Sarajevo (Bosnia and Herzegovina)
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
con il sostegno di Fuori Luogo La Spezia
laboratorio teatrale in collaborazione con l’Associazione ZeroFavole
realizzato con il contributo della Fondazione Alta Mane Italia (AMI)
Jesus è una donna sola.
In uno spazio neutro.
Sola con un agnello.
Candido.
Immacolato.
Quell’agnello è destinato alla tavola e al ventre.
Da un lato schizza verso la cucina, dall’altro verso il Golgota.
Da un lato verso Betlemme, dall’altro verso un letto di patate e rosmarino.
Jesus è uno scioglimento conflittuale e irrisolto.
Volontariamente e artisticamente schizofrenico.
La donna entra in scena trascinando un sacco nero dell’immondizia sulle note del Così parlò Zaratustra di Strauss.
Nel sacco la sua vittima sacrificale.
Quello che officia è un rito cannibale.
Un rito blasfemo.
Un rito senza più nessuna liturgia da rispettare.
Sulla sua testa una scenica aureola di luci.
Jesus è pietà e dissacrazione.
È infinito accoglimento e cinico rifiuto.
È il mistero del sacro e macelleria mediatica.
Jesus è un punto di domanda.
Spesso sopito. Assente. Respinto o ignorato.
Capita che torni a bussare. Ci si pari davanti. Improvviso. E sbarri la strada. La ostacoli e la blocchi. Senza remore né pietà.
Un punto di domanda che non ha risposta. Non una. Non data. Non preconfezionata.
Jesus è stato un uomo.
È diventato una religione, due, tre, quattro…
È diventato un credo, un simbolo, una speranza, una ragione, un esempio, una guida, un rifugio, un bersaglio.
Chi è oggi. Cosa rappresenta e chi lo rappresenta.
Chi ne ha bisogno.
Chi lo usa.
Nota: Lo spettacolo è stato scelto da Emma Dante per il 67° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza | produzione 2014
QUANDO LO ABBIAMO VISTO:
24 gennaio 2017 ore 21:00
DOVE:
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma (Italia)
Ha studiato disegno industriale presso Università degli Studi di Roma “La Sapienza” dove si è laureata nel 2009