Breve intervista ad Arianna Matta… artista appassionata, emotiva, molto espressiva, professionale e esigente che si esprime in varie forme d’arte ma principalmente con la pittura ammirabilmente.
Molto intense, le sue opere mostrano un grande impegno e uno studio continuo, sono in luoghi appena lasciati, visioni intime e intellettive, forme di luce che appaiono sullo sfondo. L’Olio, utilizzato in trasparenza, ne fa da padrone, come il colore spesso monocromatico…spuntano il blu …il viola. L’evoluzione, l’intensità, l’anima interna laboriosa e forte dell’artista si esprime e espande nei suoi dipinti…echi e frammenti…e finalmente una luce in fondo che ci da quella sensazione di sicurezza, di amore di speranza…positiva e in evoluzione continua…La sua arte ci travolge tutti i sensi….
Arianna raccontaci di te prima della tua prossima mostra personale a Roma dal titolo Matta….
- Come nasce il tuo desiderio d’arte e di pittura? Parlaci di te Arianna…
Dopo la maturità classica per diverse contingenze iniziai a lavorare come informatico; per dieci anni dovetti abbandonare la pratica del disegno ma scelsi di alimentare quantomeno il ‘pensiero artistico’, di nutrirlo con lo studio. Con le ore che avevo libere dal lavoro riuscii a conseguire la laurea magistrale al d.a.m.s. ma non immaginavo che la pittura sarebbe diventata la mia attività principale. A trent’anni capii che la mia passione per l’arte premeva troppo. Lasciai il lavoro e mi buttai a capofitto in questa avventura
- Quale tecnica utilizzi? lavori di getto, spatolando e studiando molto?
Fondamentalmente olio su tela. Amo una pittura fresca, gestuale ed immediata. A livello esecutivo non utilizzo un bozzetto preparatorio, preferisco impostare velocemente il lavoro con pennellate molto ampie ed istintive che suggeriscono una ‘visione’. Tuttavia la fase esecutiva è preceduta da un grande studio sia per quanto riguarda lo schema compositivo sia per quanto riguarda gli accordi cromatici. Considero una parte integrante e fondamentale per il mio lavoro anche lo studio e l’osservazione del lavoro di altri artisti
- Cosa vuoi esprimere e cosa ami esprimere attraverso i tuoi quadri?
Parto da uno sguardo disincantato e malinconico; motivo per cui prediligo luoghi scarni o abbandonati. Tuttavia, essendo fondamentalmente un ottimista, mi piace permeare questi ambienti di una linfa vitale. Sostanzialmente i miei quadri parlano di riscatto e redenzione
- Un intimità forte, costruttiva, silenziosa, spazi interni, una continua ricerca quasi spirituale in tutte le tue opere…quanto è importante esprime la tua anima profonda e come?
Fondamentale; la pittura è il ‘lusso’ che concedo alla mia parte più profonda e ‘scura’. Essendo una persona molto riservata, all’inizio del mio percorso artistico, trovai non poche difficoltà nel trovare una cifra stilistica e dei soggetti che potessero essere adatti a raccontarmi. Se da un lato avvertivo l’urgenza di esprimermi dall’altra c’era il pudore per i sentimenti che mi impediva di scegliere un iconografia esplicita o retorica. Approdai alla pittura di archeologia industriale perché si prestava a molte metafore e perché in un certo senso quei luoghi facevano parte della mia quotidianità
- quanto è importante invece il colore e la luce nei tuoi quadri oggi?
Sono molto importanti. In prima istanza perché sto cercando di abbandonare sempre di più una figurazione ‘compiuta’ e in secondo luogo perché il colore ha di per sé un forte impatto sulla psiche umana.
- Matta…dal titolo della tua mostra, che progetto esponi a Roma e come nasce?
Il titolo della mostra calza pienamente in quanto in questa mostra parlo di me stessa. Le opere che ho preparato per questa esposizione nascono da un anno molto faticoso ed importante per la mia vita, anno che ha fatto riemergere ricordi sopiti e situazioni rimaste in sospeso. Da qui l’esigenza di esprimermi con una sorta di stream of consciousness e di cambiare l’impianto dei miei lavori.
Ho scelto degli ambienti intimi, quasi dimessi evitando fughe profonde, per costringere lo sguardo dell’osservatore a rimanere ‘compresso’. Questo ‘sguardo compresso’ mi serviva per due ragioni: dare la possibilità di interrogarsi e scavarsi dentro ed osservare la pittura stessa. Questa mostra infatti è importante per me anche dal punto di vista della sperimentazione. Im ciascuna opera ho cercato delle soluzioni pittoriche nuove e destabilizzanti per l’osservatore
- Che genere di emozioni vuoi trasmettere al tuo pubblico?
Nella vita di una persona esistono emozioni inspiegabili ed impalpabili, ricordi di un qualcosa che non si è vissuto; a volte un odore, un colore, un dettaglio fanno riemergere sensazioni che viviamo come ossessioni e che in un certo senso ci determinano. La mie opere , ad ampio raggio, danno forma a questo tipo di vissuto. Mi piace far immergere l’osservatore in una dimensione nella quale la sospensione rende possibile l’affiorare di istanze psichiche sopite
- Opere che ci guardano dentro e rispecchiano anche la nostra società cosi frenetica, sola…
Sicuramente stiamo vivendo un periodo di ‘consumismo affettivo’ che ritengo inquietante. Non possiamo più acquistare follemente beni materiali ma esiste ancora merce a buon mercato, l’essere umano.
Sicuramente i miei interni sono metafore di questo vuoto interiore
- Progetti futuri? Cosa desideri per te?
Il mese di ottobre sarà ricco di impegni. Spero di conservare la passione che fino ad ora ha nutrito la mia azione pittorica…
Arianna Matta nasce a Roma nel 1979. La passione per l’arte la porta a laurearsi al D.A.M.S. e poi a frequentare i corsi liberi della Rome University of Fine Arts (RUFA). La sua carriera artistica comincia effettivamente dal 2009 e nel 2011 è già tra i finalisti del Premio Arte Laguna a Venezia. Attualmente vive e lavora ai Castelli Romani vicino a Roma.
Partendo da fondi materici, con una soluzione di colore ad olio molto diluita, spesso monocromatica, l’artista interviene con diversi strumenti a creare, usando la metafora di Zygmunt Bauman, una “visione liquida” della realtà in cui la costruzione cede il passo all’instabilità.
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/MattaArianna/
Mostra personale di Arianna Matta
dal 14 ottobre fino al 12 novembre 2016 a Roma presso RvB Arts | Showroom in Via delle Zoccolette 28, 00186 Roma | info +39 335.1633518 | email info@rvbarts.com

E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.