Giovanni Butera oggi è un italiano a Melbourne precursore di quella che possiamo definire fuga degli istruiti professionisti italiani all’estero.
Solo due dati per capire circa 300 mila italiani all’anno ci lasciano.
Lucro cessante: ogni italiano che parte rappresenta un investimento per il paese (oltre che per la famiglia): 90.000 euro un diplomato, 158.000 o 170.000 un laureato (rispettivamente laurea triennale o magistrale) e 228.000 un dottore di ricerca.
Danno emergente: incalcolabile nel caso di professionisti di successo come Giovanni.
Giovanni Butera nasce in Piemonte da una famiglia calabrese, e cresce in Calabria, a Rende. Si trasferisce a Roma e si specializza negli studi economici con grandi soddisfazioni, ma per raccogliere i meriti deve emigrare fino in Australia.
Conosciuto a Melbourne perché, tra le tante cose, è il fondatore e presidente di GAIA Project, un’iniziativa senza fini di lucro destinata a sostenere lo scambio internazionale di artisti svantaggiati. Attualmente è anche amministratore delegato di Nixora Group, una società di consulenza per la gestione del rischio per le banche. La sua esperienza nello sviluppo, implementazione e validazione di modelli di rischio per il settore bancario si è costruita negli anni presso Wipro Technologies, PricewaterhouseCoopers, Capitalia Banking Group-Unicredit e Moody’s Investor Services.
Ha scritto e pubblicato numerosi articoli per riviste accademiche e importanti università globali come l’Università di Roma, l’Università di Melbourne e il Royal Melbourne Institute of Technology su una vasta gamma di argomenti. Oltre alla sua vasta esperienza e alle eccezionali borse di studio accademiche, è membro dell’Associazione internazionale dei gestori professionali dei rischi (PRIMA) e dell’Associazione globale dei gestori dei rischi (GARP).
Giovanni da quanti anni sei a Melbourne e perché in questa città?
Sono arrivato a Melbourne per la prima volta nel ’96, dopo aver ottenuto, prima dall’ Università di Roma e poi dalla Regione Calabria, delle borse di studio per la specializzazione all’estero.
Raccontaci le differenze di opportunità nel mercato italiano e in quello internazionale nel tuo settore
Beh, penso che vi sono diversi gradi di differenze. Sicuramente, il sistema del mondo del lavoro in Australia e’ molto flessibile, in confronto a quello Italiano, ma poi anche la differente congiuntura economica rende i due mercati non proprio paragonabili.
Negli ultimi anni l’Australia è diventata meta di caccia all’oro di molti italiani segnati dalla crisi. Che ne pensi?
Molti degli italiani che arrivano oggi in Australia sono molto giovani, spesso senza specifiche qualifiche, e quindi un flusso per larga maggioranza diverso da quello che ha caratterizzato l’Australia degli anni ’60 o’90.
Con Gaia porti gli artisti italiani in Australia, come e quando hai pensato fosse necessario fondare un’associazione con questa finalità e come risponde Melbourne e l’Australia alle tue iniziative?
Gaia, cosi come molte iniziative simili, ricevono un consenso diffuso, penso in linea con la cultura anglo sassone del paese.
Prossimi progetti di Gaia e della tua vita
Tantissime e magari chi lo sa anche una partnership con la fondazione di Bill Gates…
Cosa ti manca e cosa no del tuo Paese
Dell’Italia mi manca tutto e niente. Tutto, gli amici, i parenti, la cucina (di mia mamma), Roma, la Calabria, …niente, perché dopo tutto non siamo cosi’ lontano (solo un giorno di viaggio!) e ormai si può comprare proprio tutto quello che posso trovare nel supermercato sotto casa dei miei genitori in Calabria.
Dhebora Mirabelli è un legal project manager oltre che avvocato specializzato in diritto amministrativo e tutela dei diritti umani.
Esperta di pari opportunità, business sociale e responsabilità sociale dell’impresa, ha svolto per oltre quindici anni attività di coordinamento manageriale di progetti europei presso l’Agenzia per l’Italia Digitale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per la Tutela dell’Ambiente, della Terra e del Mare, la Direzione di Cooperazione e Sviluppo del ministero degli Affari Esteri, ecc. sui temi dell’inclusione sociale, responsabilità sociale, salvaguardia dei diritti umani e ambientali.
Ha conseguito la laurea in giurista di impresa presso la Luiss Guido Carli di Roma, il Master di I livello in Manager delle Politiche di Sviluppo e Coesione presso l’Università di Parma, il Master di II livello in Ingegneria per le Pubbliche Amministrazioni presso l’Università Roma Tor Vergata e il Master di II Livello di Executive Business Administration (MBA) presso la Graduate Business School del MIP- Politecnico di Milano, approfondendo i suoi studi nel percorso internazionale svoltosi presso la Tonjii University School of Management di Shanghai, la Audencia Nantes Ecole de Management e la Coppead UFRJ di Rio de Janeiro.
E’ membro di coordinamento del DESC nazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali di Amnesty International dal 2015. Socio Slow Food. Sostenistrice dei progetti in Africa dell’Associazione “La Terra di Piero” e delle iniziative contro la mafia della Associazione di volontari “Gli Amici di Goel”.
Ha curato diverse sezioni di testate online, tra le più importanti: https://immigrazione.west-info.eu/;http://www.socialchangeschool.org/it/tag/blog-fatto-quotidiano/; http://www.spiritoleader.it/category/csr-mip/
Ha pubblicato un libro di fiabe e fotografie africane “Pole Pole: fiabe e colori della Tanzania” devolvendo il ricavato per costruire una scuola in Tanzania. Nata a Rende, ha vissuto a Sydney è di recente rientrata in Italia.