Il Giorno della Memoria non smette di ammonire e di ricordarci che l’antisemitismo è un peccato grave contro l’umanità. Ogni odio raziale porta inevitabilmente a calpestare la dignità umana. La data è anche la stessa della Giornata Internazionale della Memoria dell’Olocausto. Ogni anno c’è un tema diverso per l’evento e quello di quest’anno è “Be The Light in the Darkness”. Per non dimenticare.
Il 27 gennaio, Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto. Si è stabilito di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945, le truppe dell’Armata Rossa liberarono il primo campo di concentramento di Auschwitz in Germania. Ogni anno, coloro che hanno perso la vita nell’Olocausto sono ricordati e onorati nel Giorno della Memoria. Il giorno è usato per ricordare i sei milioni di ebrei che furono uccisi sotto le persecuzioni naziste e quelli che morirono nei genocidi successivi. Oltre a conoscere il passato, la giornata spera di ispirare un futuro migliore.
Quest’anno in occasione della Giornata della Memoria avviene online visto il momento covid19 che stiamo vivendo e oggi viene presentato un libro che la ricorda. Visto che non è possibile incontrarsi di persona per osservare la giornata, ma avrà luogo una cerimonia virtuale e tutti sono incoraggiati a partecipare accendendo una candela nelle loro case.
Un’opportunità di ascoltare le parole dense e toccanti tratte dal libro di Simona Ariela Sonnino. Il suo libro per ragazzi bambini e anche per noi grandi dal titolo: “Un Sogno Chiamato Shoa” è una favola delicatissima, ispirata. La scrittrice che cerca di non chiudersi rispetto a ciò che la circonda anzi affronta argomenti molto difficili con delicatezza, come una piuma che scende dal cielo e ci accarezza, e che vola sopra oltre i fili spinati.
La sua capacità descrittiva è fatta di uno sguardo attento attraverso le parole scelte, sostenute da immagini semplici che ci toccano il cuore. Un libro poetico, forte e intenso, da leggere tutti in famiglia. Ci inoltriamo in un sogno reale nel tempo passato e sempre presente.
La cultura arriva a tutti e la scrittura ci fa avvicinare a ciò che normalmente è più difficile, qui con grazia, dolcezza, a piccoli passi si attraversa la storia della Shoa scoprendo il buio e la luce.
La sua storia è nonostante i tragici tratti storici che si trovano ad affrontare non perdono il coraggio di sperare. Su ZOOM Oggi alle 19:00 basta cliccare sul link http://bit.ly/UnSognoChiamatoShoa, Vi Aspettiamo! Il Giorno della Memoria è per tutti. Ogni anno in tutto il mondo, le persone si riuniscono per imparare di più sul passato e agire per creare un futuro più sicuro. Sappiamo che imparano di più, empatizzano di più e fanno di più. “Insieme testimoniamo per coloro che hanno subito un genocidio, e onoriamo i sopravvissuti e tutti coloro le cui vite sono state cambiate al di là del riconoscimento”.
Intervista alla scrittrice Simona Ariela Sonnino:
1) Raccontaci di te prima Simona Ariela, il tuo approccio alla scrittura come avviene e perché?
La mia passione per la poesia risale alla mia infanzia quando per la prima volta vidi il visino felice di una mia cugina appena nata. Mi venne spontaneo scriverle dei versi. Ancora non mi spiego come ci sono riuscita ma ne scaturì una poesia semplice e piena di significato. Il vedere la felicità negli occhi di chi la leggeva fece accrescere la mia voglia di seguitare. Ed è così che iniziò la stesura del mio primo libro “Il mio cuore … la mia anima!”
2) Cosa significa oggi Shoa? Una Shoa raccontata perché non se ne perde la memoria…tra sogno e realtà…
Con il termine Shoà si descrive un periodo buio e oscuro dell’Umanità. Un lasso di tempo in cui venivano perseguitati e uccisi milioni di persone solo per la loro diversità rispetto ai canoni della razza perfetta. Un avvenimento troppo crudele da poter accettare o da dimenticare. Se ne deve parlare per poter evitare che risucceda
3) Cosa pensi di questa giornata europea della Memoria?
E’ un bene secondo me ricordare senza però esagerare con la teatralità , l’esibizionismo di alcuni o anche fare vedere immagini troppo cruente. Bisognerebbe invece fare un enorme sforzo nel ricordo nella riflessione e nel silenzio. Meglio è quanto succede in Israele dove tutta la quotidianità di una nazione si ferma per un minuto al suono di una sirena commemorativa.
4) Come parlare ai più giovanissimi della Shoa? Come si inizia a scrivere su qualcosa di così forte? e Come nasce il libro un sogno chiamato Shoa?
Noi ebrei tramandiamo la nostra cultura oralmente. Già da piccoli veniamo a contatto con il nostro passato attraverso la voce di parenti e Maestri. Con mia figlia dovevo affrontare il discorso in maniera soft , a causa della perdita del padre. Per questo mi sono inventata un linguaggio semplice e dei disegni accessibili anche ai più giovani pur narrando di cose che sfiorano l’assurdo.
5) Parlaci dei personaggi del racconto, tua madre e tuo fratello (che hai fatto rivivere in queste pagine)..
Ho scelto appositamente due nomi che Laura conosce bene proprio per avvicinarla in maniera meno traumatica alle vicende. Mia madre , ovvero la nonna Shulamith , con la quale condivide molti ricordi e mio fratello gemello Angelo mai nato in ricordo di tutte le anime volate in cielo senza un perché.
6) Hai raccontato in modo delicato supportato dalle immagini la nostra storia passata …
si certamente proprio per rendere più accattivante il libro ai ragazzi e più aderente alla realtà. Uso solo il colore rosso oltre ai famosi toni di grigio per sottolineare gli orrori della narrazione.
7) Il trenino,…e l’orologio senza tempo.. la parte più toccante del tuo racconto…dettagli leggeri e forti…un tempo ritrovato oggi…
Il trenino e l’orologio sono due immagini chiave per raccontare di questo periodo. Il primo che portava gli ebrei e gli altri deportati ai Campi mentre il secondo rappresenta l’oggetto che per primo sequestravano all’arrivo con l’intento di fargli perdere la cognizione del tempo che passa.
8) ) Il ritorno alla realtà, il momento della Liberazione fu una grande gioia per la maggioranza delle persone: si tornava a vivere, i tuoi nonni come te l’hanno raccontata questa realtà piena di luce..
Beh a dire il vero non si ritorna mai alla realtà. Certe immagini e suoni sono duri da cancellare. Tutto mi veniva raccontato minuziosamente quasi come fosse appena successo.
9) Il ricordo della Shoah, tra oblio e memoria, deve restare un fondamento e come?
Bella domanda a cui non è facile rispondere. Innanzitutto bisogna usare bene le parole e non cambiarne il significato onde evitare fraintendimenti. Bisogna ricordare i fatti per non farli succedere mai più.
10) Ci sarà un seguito? i tuoi futuri progetti…libri, poesie?
Beh la mia fantasia e la mia curiosità sono sempre in azione. Progetti si , molti , e anche a breve termine. Inizio con una versione fiabesca dei miei primi 40 anni passando in rassegna tutta la mia vita da sorella di un bimbo mai nato che tuttavia ha causato la mia disabilità.
Biografia Simona Sonnino
è nata a Roma nel 1975. Già da bambina fece notare la sua innata dote nella scrittura. Dapprima, incominciò a scrivere in semplici e puerili versi che, col crescere degli anni, divennero più profondi facendo trasparire le prime rime. Cominciò a prendere coscienza della sua bravura cimentandosi con versi più complessi. Partecipò alla selezione per gli Scrittori Emergenti con la casa editrice Albatros, prima conosciuta col nome Il Filo Editore. Ha iniziato così una collaborazione grazie al libro “Il mio cuore … la mia anima!”.
Seguirono due presentazioni, una nella famosa libreria Tra le righe e l’altra nel famosissimo Salone Letterario Bibli. Partecipò alla trasmissione radiofonica di Nuova Spazio Radio e all’emittente televisiva Tele Vita. Il suo nome compare nell’Enciclopedia degli Autori Italiani. Menzione d’Onore al “16° Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna D’Autore”. Partecipò al 2° Concorso Nazionale “Poesie D’Amore”, vincendo nella sezione Amore puro sacro platonico. Partecipò alla “XII°Edizione del Premio Letterario Internazionale di poesia inedita Tra le parole e l’infinito”, vincendo il premio “Medaglione d’Argento” con la poesia “Dormi”. Ha iniziato la sua collaborazione col giornale on-line L’Ideale, diventando col tempo redattrice delle rubriche “Il cuore in versi” e “La poesia su misura”. Notevole è anche la sua partecipazione al famoso “Gran Ballo del Lisianto estate 2012” dove ha declamato alcuni suoi componimenti. Partecipò alla “XIII° Edizione del Premio Letterario Internazionale di narrativa Tra le parole e l’infinito”, vincendo il premio “Conio scudo di bronzo” con il suo 1° romanzo “Il sogno d’una vita”. Partecipò alla “1° Edizione del Concorso Nazionale di poesia Gemme D’Autore” ricevendo un diploma di merito con la poesia “Gemme preziose”. Ha partecipato infine alla trasmissione televisiva “Il posto della Poesia”, nella famosa Università degli studi e-Campus dove ha declamato alcuni componimenti a lei cari. Il suo nome compare infatti anche nella “XIV°Edizione del Premio Letterario Internazionale di poesia inedita Tra le parole e l’infinito”, dove ha l’onore di ricevere il I° Premio nella sezione Autori Affermati. Partecipò alla “XV°Edizione del Premio Letterario Internazionale di narrativa e poesia edita e inedita Tra le parole e l’infinito” vincendo l’11° Premio “Segnalazione di merito”. Partecipò anche alla alla “XVI°Edizione del Premio Letterario Internazionale di poesia inedita Tra le parole e l’infinito” vincendo il 7° Premio della Presidenza con una medaglia commemorativa per esaltarne il valore.
Ha partecipato al Premio di Poesia e Racconto breve “PantaCultura” vincendo il primo premio, una vetrofania e una riproduzione della famosa Divina Commedia di Dante Alighieri. Gradevole è anche la sua presenza alla Giornata Mondiale per i diritti umani e alla Giornata Mondiale sulla violenza delle donne organizzate dall’Organizzazione “PantaCultura”Partecipò alla “XVII°Edizione del Premio Letterario Internazionale “Tra le parole e l’infinito” vincendo il 7° premio della Presidenza Sez. Autori Affermati e ricevendo due portacarte in bronzo. Infine partecipò alla “XVIII° Edizione del Premio Letterario Internazionale di narrativa e poesia edita e inedita Tra le parole e l’infinito” vincendo il 6° premio della Presidenza Sez. Autori Affermati e ricevendo una targa.
https://www.simonasonnino.com/

E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.