Intervista a Palmira De Angelis vincitrice del premio letterario internazionale Città di Cattolica,11esima edizione, con il libro “A parte i colori” edito da Ensemble.
Palmira De Angelis si conferma scrittrice romana di racconti di successo dopo “Ultimo banco’ (Edilet, 2009).
I suoi studi sono apparsi in volume e su prestigiose riviste letterarie, fra cui “Il Veltro”, “Joyce Studies in Italy” e “Journal of Modern Italian Literature”.
“A parte i colori” racchiude 15 racconti, qual è il loro filo conduttore?
I racconti sono stati scritti in un arco di tempo lungo e alcuni erano già stati pubblicati su riviste letterarie. Nonostante ciò, c’è un comune denominatore ed è la rappresentazione di emozioni e pensieri di personaggi che si trovano ad un bivio della vita. Appartengono ad età diverse, infanzia, maturità ed anche vecchiaia, e la loro necessità è raccontarsi per capire e capire per agire. Come spesso accade a tutti noi, ci sono dei momenti in cui ci troviamo a riconsiderare il nostro passato, a ricordarlo e rielaborarlo per poter andare avanti con una nuova consapevolezza. L’impianto è corale e ho considerato il libro compiuto quando l’ultima voce si aggiunta e ho capito che andava ad occupare un posto vuoto che la aspettava.
Quando nasce l’ispirazione alla sua scrittura?
Sono autrice di saggi di critica letteraria, traduzioni di teatro e poesia in lingua inglese e testi teatrali; dieci anni fa, con una prima raccolta, ho scelto la forma racconto come forma elettiva. Qui ho voluto sperimentare tecniche e stili per dare ad ogni personaggio il suo linguaggio e rendere il ritmo del suo pensiero.
Questo prestigioso premio che ha ricevuto competendo con circa 2000 iscritti cosa significa per lei oggi a ridosso della chiusura dei tre giorni di celebrazione?
Sono anzitutto molto grata alla Giuria che ha riconosciuto la qualità della mia scrittura. Lo considero un incoraggiamento a proseguire.
Prossimi progetti?
Nell’immediato sono coinvolta nel teatro e in un lavoro di cinema indipendente come attrice. È in fase di montaggio il film di Anna Teresa Eugeni in cui ho avuto una parte con grande divertimento e soddisfazione. Poi mi ritirerò nuovamente a scrivere.
Dhebora Mirabelli è un legal project manager oltre che avvocato specializzato in diritto amministrativo e tutela dei diritti umani.
Esperta di pari opportunità, business sociale e responsabilità sociale dell’impresa, ha svolto per oltre quindici anni attività di coordinamento manageriale di progetti europei presso l’Agenzia per l’Italia Digitale, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Interno, il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero per la Tutela dell’Ambiente, della Terra e del Mare, la Direzione di Cooperazione e Sviluppo del ministero degli Affari Esteri, ecc. sui temi dell’inclusione sociale, responsabilità sociale, salvaguardia dei diritti umani e ambientali.
Ha conseguito la laurea in giurista di impresa presso la Luiss Guido Carli di Roma, il Master di I livello in Manager delle Politiche di Sviluppo e Coesione presso l’Università di Parma, il Master di II livello in Ingegneria per le Pubbliche Amministrazioni presso l’Università Roma Tor Vergata e il Master di II Livello di Executive Business Administration (MBA) presso la Graduate Business School del MIP- Politecnico di Milano, approfondendo i suoi studi nel percorso internazionale svoltosi presso la Tonjii University School of Management di Shanghai, la Audencia Nantes Ecole de Management e la Coppead UFRJ di Rio de Janeiro.
E’ membro di coordinamento del DESC nazionale sui Diritti Economici Sociali e Culturali di Amnesty International dal 2015. Socio Slow Food. Sostenistrice dei progetti in Africa dell’Associazione “La Terra di Piero” e delle iniziative contro la mafia della Associazione di volontari “Gli Amici di Goel”.
Ha curato diverse sezioni di testate online, tra le più importanti: https://immigrazione.west-info.eu/;http://www.socialchangeschool.org/it/tag/blog-fatto-quotidiano/; http://www.spiritoleader.it/category/csr-mip/
Ha pubblicato un libro di fiabe e fotografie africane “Pole Pole: fiabe e colori della Tanzania” devolvendo il ricavato per costruire una scuola in Tanzania. Nata a Rende, ha vissuto a Sydney è di recente rientrata in Italia.