Si è conclusa ieri la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più libri più liberi alla sua diciassettesima edizione, con uno straordinario successo di pubblico.
L’evento culturale più importante della capitale, organizzato dall’Associazione Italiana editori (AIE) e ospitato per il secondo anno nella suggestiva location del Roma convention center La Nuvola dell’Eur (il centro congressuale progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas), si conclude con numeri in linea con le 100 mila presenze della passata edizione e il tutto esaurito nella maggior parte degli incontri in programma.
Tanti sono stati gli incontri culturali (650 incontri in 5 giorni) e professionali di questa edizione incentrata sul tema Per un nuovo umanesimo, incontri per capire meglio e approfondire alcuni temi molto caldi in questi ultimi tempi come il razzismo, le migrazioni, le questioni di genere, la situazione medio-orientale.
In un’epoca più che mai segnata da conflitti, grandi diseguaglianze economiche e sociali, instabilità politica, colossali spinte migratorie e altrettanto forti arroccamenti su posizioni sovraniste e protezionistiche, diventa necessario per una manifestazione culturale alimentare la discussione attorno ai temi importanti che sconvolgono la quotidianità di tutti, alla ricerca di nuove prospettive da cui guardarli e di soluzioni condivise.
Sono stati oltre 1.500 gli autori italiani e internazionali che hanno partecipato alla Fiera: tra questi ultimi, l’israeliano Abraham Yehoshua, lo scrittore e poeta dissidente Patrice Nganang, lo statunitense Joe R. Lansdale, l’intellettuale turca Pinar Selek, l’autore di House of Cards Michael Dobbs. Tra gli italiani Zerocalcare, Paolo Giordano, Michela Murgia, Luciano Canfora, Dacia Maraini, Teresa Ciabatti, Nadia Terranova, e moltissimi altri. Molto nutrita anche la presenza di grandi personalità del mondo dell’informazione: tra gli altri, Mario Calabresi, Luciano Fontana, Virman Cusenza, Marco Damilano, Giovanni De Mauro, Marco Travaglio, Ezio Mauro, Michele Serra, Enrico Mentana. Grande successo anche per gli incontri con Yasemin Congar, compagna di Ahmet Altan, il grande scrittore e dissidente politico turco condannato all’ergastolo, quello con Monica Tereza Benicio, compagna dell’attivista Marielle Franco, assassinata lo scorso marzo a Rio de Janeiro, e quello con Emma Bonino, Jean Claude Mbede ed Elly Schlein. Non ultimo l’incontro con l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano.
La fiera non è solo un’occasione importante per i piccoli editori di farsi conoscere dal grande pubblico ma anche una importante momento di arricchimento e confronto, come ha affermato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “Anche quest’anno Più libri più liberi non è stata una semplice fiera della piccola e media editoria ma una festa per i tanti amanti dei libri e della cultura. Tante famiglie, tanti giovani e meno giovani hanno affollato gli incontri e passeggiato tra gli stand.”
È stata tanta l’attenzione riservata ai più giovani in questa edizione, con la partecipazione di scuole primarie e superiori (circa 12 mila studenti) e la possibilità di usufruire di un Buono Libro per tutti gli studenti, progetto promosso dalla Regione Lazio.
“È importante educare i nativi digitali perché non solo il libro rende liberi ma rende la conoscenza consistente, plastica e persistente nel tempo.” – dichiara Vito Crimi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria – “Bisogna ricordare ai ragazzi l’importanza dei ricordi, della memoria, perché nella nostra società tutto è diventato evanescente. I ragazzi perdono la collocazione delle cose che hanno fatto ed è per questo che è sempre più importante per loro riscoprire il libro: per mantenere la capacità di fissare la memoria”.
Sono rimasti molto soddisfatti di questa edizione anche gli espositori – 545 distribuiti in 3.500 metri quadrati – che anche in questa edizione hanno registrato ottimi risultati di vendita, bissando il successo straordinario del 2017. “Pensavamo di non riuscire a eguagliare i grandi risultati dello scorso anno – dichiara la casa editrice Edt – invece anche stavolta siamo molto soddisfatti per la partecipazione e per la tipologia di pubblico, attento e fedele”. Grande è anche la soddisfazione da parte di Add, che rimarca “l’organizzazione perfetta dal punto di vista logistico, che ha reso Più libri più liberi davvero un evento di grande respiro, in grado di suscitare l’interesse e la partecipazione entusiastica del pubblico”.
Esiste poi, accanto al programma per un pubblico più generico, uno specifico programma per gli addetti ai lavori – anche quest’anno realizzato da AIE – Associazione Italiana Editori in collaborazione con ALDUS, il network europeo delle fiere del libro di cui Più libri più liberi (PLPL) è partner – che si configura come una vera e propria offerta di formazione e informazione annuale per il settore della piccola e media editoria italiana.
Anche questi ventitré appuntamenti professionali hanno riscosso molto successo e sono stati affollatissimi dagli addetti ai lavori.
Il Business Centre ha funzionato da punto di incontro tra gli editori, le aziende della filiera (11 le aziende che hanno incontrato gli editori) e il pubblico professionale. Più libri più liberi rafforza così il suo ruolo di incubatore e di occasione di confronto e crescita per gli operatori del settore.
Grazie a questi incontri si è cercato di capire come venire incontro ai piccoli e medi editori italiani che hanno poca visibilità nelle librerie, soffocati dalle grandi catene, grazie a un tavolo di lavoro che imposta un nuovo paradigma e un colloquio reale e più costante nel dialogo tra piccoli editori e filiera.
Gli incontri hanno permesso di ottenere la disponibilità dei buyer delle catene, di gruppo e indipendenti, a lavorare assieme ai soci di AIE per aumentare spazio e visibilità concessi ai piccoli e medi editori nelle librerie, attraverso per esempio accordi di favore o tariffe differenziate.
Anche perché, come emerge dall’indagine dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sulle nuove forme di consumo editoriale e culturale, realizzato in collaborazione con Pepe Research, la libreria è a tal punto il luogo di esplorazione, di informazione, di ispirazione che sono oltre 7 milioni (il 67% dei lettori) gli italiani che dichiarano che per scegliere cosa comprare si affidano al negozio fisico, dove trovano i giusti stimoli, per poi eventualmente, finalizzare la spesa su Internet. Quindi la libreria si conferma, saldamente, il principale canale di acquisto per i libri. Al punto da orientare le scelte di ben l’81% dei lettori e la possibilità di avere delle agevolazioni per i piccoli editori non può che essere un primo passo avanti per entrare a far parte di un mercato più grande.
Cresce anche l’importanza di suggerimenti e consigli per l’acquisto o scelta di un libro attraverso social e blog: il 20% dei lettori ha scelto un libro o un ebook proprio grazie ai consigli raccolti sul web (community, social, classifiche sui siti e-commerce e altro), mentre il 28% si affida alla libreria e il 22% preferisce i media tradizionali.
Circa un lettore su due per comprare on line un libro si fa ispirare da informazioni e suggerimenti presenti su internet, su siti e blog dedicati alla lettura. Questo significa, anche, una nuova possibilità di diffusione per i piccoli e medi editori, che però deve saper essere sfruttata, così da poter raggiungere un pubblico in parte diverso da quello consueto e aiutarlo a scoprire autori ed editori non sempre ad alta visibilità nei canali di vendita.
Altro punto molto interessante è stata la presenza di editori e agenti stranieri al PLPL Rights Centre interessati a conoscere il meglio della produzione editoriale della piccola e media editoria italiana da tradurre nei propri Paesi. Dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) 2018 sull’import – export dei diritti emerge che l’editoria italiana continua a guadagnare spazio all’estero: tra il 2014 e il 2018, infatti, i titoli venduti all’estero sono aumentati del +36,5%, mentre quelli acquistati sono calati del -10,7%. Questo trend vale anche per i piccoli e medi editori, che registrano una crescita nella vendita dei diritti (+7,2% solo nell’anno anno), ma anche nell’acquisto (+2,7%). Questa crescita per i piccoli e medi editori è favorita anche dalla partecipazione a fiere, o allo stand collettivo di AIE negli eventi maggiori: una presenza che permette anche ai marchi più piccoli di allacciare i primi rapporti con i colleghi stranieri.
Per concludere con un ultimo dato positivo per il 2018, cresce il fatturato di piccoli e medi editori (in librerie, store online escluso Amazon e senza considerare la Grande distribuzione in cui sono poco rappresentati) del +2,2% (in parte dovuto anche al prezzo di copertina del venduto, che è del 20-21% più alto rispetto a quello degli altri editori), ma cresce anche il dato a copie (+1,2%).
Più di una copia su tre di quelle vendute nel 2018 (il dato si ferma alla prima settimana di novembre) è di un piccolo o medio editore. E ben il 41,8% del fatturato complessivo del mercato del libro di quest’anno (era il 39,8% nel 2017) proviene da questo comparto. Questo è quanto emerge dall’indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE):
“I dati Nielsen – ha commentato Diego Guida, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE – dimostrano che la crescita dei piccoli e medi editori non si arresta. In un momento di depressione economica che vede le famiglie e i lettori tagliare le spese per la cultura e quindi per l’acquisto dei libri, i piccoli e medi editori, grazie alla loro vivacità e alla differenziazione delle offerte in catalogo, possono rappresentare la vera novità in un mercato che, anche se lentamente, è in crescita”.
Emergono dati positivi da questa edizione di Più libri più liberi 2018 che fanno sperare in maggiori opportunità di visibilità per le perle della piccola e media editoria, che spesso sono costrette a restare sconosciute al grande pubblico.
Più libri più liberi è promossa e organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), con il sostegno del Centro per il libro e la lettura, del Ministero dei beni e delle attività culturali, della Regione Lazio, di Roma Capitale, della Camera di Commercio di Roma e di ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori e di BNL Gruppo BNP Paribas.
Giada Sponzilli è una filmmaker, nata a Roma. Appassionata di cinema, fotografia e letteratura, fin dalla tenera età, e instancabile viaggiatrice del mondo.
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…all’insegna di un nuovo umɑnesimo “è un titolo intrigante
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