Senigallia (AN). Con l’estate finalmente in arrivo, la meta di oggi per la rubrica “Italia in Danza” mi porta in una cittadina di mare nella provincia di Ancona, la bellissima Senigallia, una delle principali località turistiche delle Marche che richiama visitatori da ogni parte d’Italia e d’Europa, anche grazie alla famosa spiaggia detta “di velluto“.
Ad accompagnarmi in questo viaggio fotografico la bravissima Laura Giacomini, eccellente ballerina e maestra di danza, ma soprattutto una grandissima professionista ed una cara amica; le devo un ringraziamento speciale e cumulativo per tutti i bellissimi servizi fotografici che abbiamo realizzato insieme, da Firenze a Bologna passando appunto anche per Senigallia.
Il nome Senigallia proviene dall’antico “Sena Gallica” (Vecchia Gallia), in omaggio alla tribù gallica dei Senoni che l’hanno fondata verso la fine del IV secolo A.C. ed era anche per questo conosciuta come la capitale dei Galli in Italia.
Il punto di maggiore interesse e sicuramente più popolare è la Rotonda sul mare, un affascinante ed elegante edificio di forma simile ad una conchiglia e con le fondamenta immerse nel mare, proprio come le antiche palafitte, capace di diventare un vero e proprio simbolo della città.
Durante la seconda guerra mondiale la Rotonda venne utilizzata come un magazzino militare, ma una volta terminato il conflitto, specialmente negli anni cinquanta e sessanta, tornò ad essere al centro della mondanità, richiamando numerosi artisti della musica leggera italiana. In molti ritengono che la Rotonda di Senigallia abbia ispirato il testo della famosa canzone “Una rotonda sul mare”, cantata da Fred Bongusto. Ad oggi, soprattutto durante il periodo estivo, si tengono diverse mostre e convegni di vario genere, volendo è anche possibile anche celebrare la cerimonia del Matrimonio secondo il rito civile.
Un altro dei punti di maggiore interesse è sicuramente la Rocca di Senigallia, conosciuta anche con il nome di Rocca Roveresca di Senigallia prendendo il nome dall’iniziale committente, circa nel 1500, Giovanni Della Rovere, all’epoca signore della città. L’edificio da residenza venne poi adibito a casa di pena ed ancora oggi si conservano le testimonianze dei carcerati attraverso scritte e disegni sui muri, in seguito venne affittato alle suore del Protettorato di San Giuseppe che ne fecero un ricovero per infanzia abbandonata, ospitando anche orfani di guerra, figli di carcerati ecc.
Una menzione speciale va anche al Teatro la Fenice, ricostruito dalle sue ceneri dopo un incendio (da qui la scelta del nome), dove durante i lavori di ricostruzione fu scoperta un’intera area archeologica, l’incrocio di due delle principali strade della Sena Gallica romana. Il teatro moderno fu quindi costruito al livello stradale e sotto ricavato lo spazio per l’Area Archeologica La Fenice, in cui sono esposti all’aperto i reperti rinvenuti durante i lavori.
Senigallia è davvero una bellissima cittadina, il centro storico, la rocca, le case e le vie interne hanno sapore di antico, ma al tempo stesso accogliente con tantissimi negozi e prelibatezze di ogni tipo, se non avete ancora deciso dove passare le vacanze estive provate a farci un pensierino, ne vale la pena.
Giovanni Malandrino è un fotografo professionista freelance, specializzato nella fotografia di danza in ambiente urbano. Di base a Milano e Novara, per le sue fotografie ama spostarsi in città diverse per unire l’eleganza delle pose nel balletto con le meraviglie della nostra bellissima Italia.
La danza è la creazione di una scultura che è visibile solo per un momento (cit. Erol Ozan)
Se dovessi scegliere una frase per rappresentare le mie fotografie non avrei dubbi iniziando da questa citazione. E’ il punto di partenza perchè una volta creato il momento perfetto la fotografia può renderlo eterno e farlo vivere ogni volta che la osserviamo.
E tali attimi bisogna condividerli perchè l’arte non può rimanere chiusa in una stanza o in un computer, ma deve essere libera di farsi osservare da chiunque ne possa apprezzare l’eleganza le forme ed i colori.
La fotografia è per me un grande amore, nato circa venti anni fa e come molti appassionati ho iniziato partecipando a numerosi corsi e workshop in particolare di ritratto, moda, fashion.
Prima di trovare la mia strada ho collaborato alla realizzazione di servizi fotografici nell’ambito della moda, ma sentivo che mi mancava qualcosa, in particolare un foglio bianco dove poter creare liberamente senza vincoli e schemi predefiniti e poi il colpo di fulmine, quando fotografando il mio primo saggio di danza sentivo ad ogni scatto la possibilità di creare arte in movimento. E dove evidenziare al meglio l’eleganza delle pose se non mettendole a contrasto con la strada, con la normale quotidianità?
Così è nato il mio personale modo di creare arte, che spero possa suscitare in voi gran parte delle emozioni che provo io ogni volta che scatto una singola fotografia, un po’ come un pittore che dipinge la sua tela.
Un particolare ringraziamento alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto in tutte le mie strampalate avventure fotografiche ed a tutte le bravissime ballerine che hanno collaborato con me e con le quali si creato un meraviglioso rapporto di amicizia che va ben oltre il lavoro. In effetti guardando le fotografie non si direbbe, ma una sessione fotografica di danza in ambiente urbano è molto impegnativa, spesso in condizioni climatiche difficili, camminando per ore alla ricerca del giusto sfondo abbinato alla luce migliore, insomma quasi sempre si termina stremati, anche se felici del risultato.