Sta per iniziare la stagione del Teatro di Roma 2017/2018, il programma soddisfa davvero tutti i gusti. Ad accompagnare le scelte del Direttore Antonio Calbi il motto di quest’anno: Il teatro è uguale per tutti. Si va dalla tradizione attualizzata del Teatro Argentina fino all’investimento sul futuro del Teatro India. Un spazio aperto, un’agorà sociale e civile dove si incontrano le lezioni dei maestri, le generazioni di mezzo e i nuovi arrivati.
Immaginatevi un sipario che si apre sulla realtà presente e chi è in platea entra a farne parte. I titoli offrono spunti di approfondimento sulla migliore tradizione e un’ampia perlustrazione del teatro contemporaneo. Raggruppati in sezioni troviamo anche progetti speciali, ritratti d’artista e omaggi. L’intento è mettere in scena spettacoli di senso etico, sociale, storico per comprendere cosa ci sta accadendo intorno ed attrezzarci per quello che succederà in futuro. La sezione dei più piccoli infatti ha come claim Il futuro ha un cuore antico, una sintesi perfetta di speranza e poesia per i giovani e non solo.
Teatro Argentina: un dialogo tra classico e contemporaneo
Ampia e trasversale l’offerta all’Argentina che trovate per intero nel programma. Verranno messi in scena Shakespeare, Pirandello, De Filippo, Pasolini ed Eco oltre a Sofocle, Goldoni e Dostoevskij. Oltre alla produzione di punta Re Lear solo per citare alcune opere: La Famiglia Coleman dell’argentino Claudio Tolcachir; Bestie di scena, ultimo successo di Emma Dante; Riccardo II diretto da Peter Stein; Il Nome della rosa su drammaturgia di Stefano Massini e regia di Leo Muscato; Sei personaggi in cerca d’autore diretti da Luca De Fusco; Delitto e castigo nella rilettura del moscovita Konstantin Bogomolov; Il Sindaco del Rione Sanità secondo Mario Martone; Macbettu nella versione sarda di Alessandro Serra; Democracy in America di Romeo Castellucci; Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler; La classe operaia va in paradiso, regia di Claudio Longhi; Il capitale di Karl Marx, progetto di Marco Lucchesi.
Teatro India: la fabbrica del futuro
All’India la ricca programmazione accoglie: le coreografie di Silvia Rampelli, Enzo Cosimi e Julie Ann Anzillotti; Il Teatro da Camera di Riccardo Caporossi; Heretico della compagnia Leviedelfool; Totò e Vicè di Vetrano/Randisi; Il Ritorno di Casanova di Lombardi/Tiezzi; gli spettacoli in collaborazione con l’Accademia Silvio d’Amico, tra cui Hamletmachine di Bob Wilson; Mozart con Giuseppe Cederna; La lotta al terrore di Luca Ricci; Tante facce nella memoria di Francesca Comencini; Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata; Quasi Grazia e Accabadora dirette da Veronica Cruciani; Shoah di Fabrizio Saccomanno e Redi Hasa; La domanda della regina, regia di Piero Maccarinelli; Theatrum Mundi Show di Pippo Di Marca; Cenerentola nella versione di Fabrizio Arcuri; I Malvagi di Alfonso Santagata; Ivan di Letizia Russo; Walking on the moon di Fabio Morgan; Mi sa che fuori è primavera, regia di Giorgio Barberio Corsetti; La Primavera di Praga di Jitka Frantova.
Per i più piccoli: lirica e laboratori
Sono 15 i titoli in programma nel cartellone dedicato ai più piccoli: dall’opera lirica con Europa in Canto al Laboratorio Integrato con Infururarsi.
Collaborazioni: biglietti speciali
Continua la collaborazione con il Teatro Palladium, gli spettatori del Teatro di Roma potranno assistere con biglietti speciali a una selezione di spettacoli del Palladium coerenti con il programma del Teatro di Roma. Fra le principali collaborazioni ricordiamo Romaeuropa Festival, Shirt Theatre, Garofano Verde, Fabulamundi,Filarmonica Romana, l’Accademia Silvio D’Amico, fino a Dominio Pubblico.
E’ possibile quindi ritagliarsi un teatro su misura scegliendo il proprio autore preferito, il regista che ci appassiona, un’attore imperdibile, un tema di attualità o affacciarsi nel teatro del futuro.
I NUMRI CHE FANNO LA DIFFERENZA
- il sipario si alzerà 550 volte
- un cartellone di 72 proposte
- 24 produzioni (14 nuove 8 coproduzioni, 2 riprese)
- più di 60 gli autori viventi messi in scena
- 64 i registi
- quasi 300 gli interpreti
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Elena Cattaneo, cremonese di nascita e romana di adozione, è appassionata di arte e comunicazione. Come insegnante, editor e web reporter vive la sua città anche dopo diversi anni con la curiosità e la sorpresa di una turista. A seguito della Laurea in lingue e il perfezionamento in Scienze della Comunicazione si è dedicata in maniera trasversale alla comunicazione d’impresa.
Ha coltivato nel tempo svariati interessi culturali con il gusto della scoperta artistica e del confronto umano.