The Founder un film tratto da una storia vera.
Una storia tutta americana i cui effetti insistono nella nostra vita quotidiana e sul futuro degli altri abitanti del pianeta. Fin dove c’è una rete di distribuzione commerciale ed arriva la “Coca Cola” con lei potrebbe arrivare la “Mac Donald’s” di cui Ray Kroc è il fondatore.
La storia del fondatore è quindi la narrazione di un ideologia asservita al business.
Poichè non vi è limite spaziale né ideologico perché si possa vendere un panino, il prodotto principale della Mac Donald’s, facilmente (per non dire solo grazie a Ray Kroc) si arriva dal fast food iniziale ai 35.000 ristoranti nel mondo di oggi.
All’inizio di tutto, a San Bernardino nel 1954, c’era solo il chiosco dei fratelli Mac Donald’s, dopo il passaggio del fondatore la Mac Donald’s ha istituito addirittura un università ovvero un gruppo di ricercatori per perfezionare questo sistema rendendolo globale sin dai primi anni 70.
Ray Kroc, non inventa nulla, intuisce dall’osservazione del lavoro dei fratelli Mac Donald’s, che sia possibile associare ad un panino l’idea di casa e famiglia. Vende, come sostiene a gran voce il bravissimo attore ai franchises (gli affiliati), un opportunità di business milionario a fronte di un impegno personale costante e continuo.
“Costanza”e “perseveranza” porteranno il fondatore, dopo non pochi ostacoli, a creare un impero senza spargimento di sangue.
Il bravo agente riuscirà a vendere non un processo produttivo ma un concept perché ne ha intuito le potenzialità. Rasentando la blasfemia Ray Kroc associa alla bandiera americana l’hamburger creando un nuovo tempio molto americano aperto a tutti sempre, inclusa la domenica.
La ristorazione veloce, innovativa negli anni 50 in America, è stata oggetto della mia tesi di laurea nel 1995 alla Sapienza di Roma. La domanda che ci ponemmo allora fu: ce la farà il modello di ristorazione proposto dalla Mac Donald’s a superare la manualità della sfoglina italiana che realizza tortellini (ovvero ombelichi di venere) in Italia?
La risposta fu allora come oggi SI!
Anche nel regno della cucina italiana c’è posto per la ristorazione veloce ma più che altro c’è spazio in Italia come in ogni altra parte del mondo per un invasione culturale?
La replica a 22 anni di distanza è ancora SI!
Il modello americano esportato da Ray Kroc è un modello di efficienza economica di grandissima soddisfazione per tutti dal proprietario al cliente finale. E’ un modello teorico che si basa su economie di scala e progressioni di business incentrato sull’efficienza del lavoro che si autoalimenta dall’unica risultante “soddisfazione massima” sia per chi vende il prodotto che per chi lo acquista.
Nutrire a basso costo con il massimo della soddisfazione.
Prima di arrivare in Italia negli anni 90 del secolo scorso, avevano già vinto in Giappone modificando sensibilmente la dieta contribuendo ad alzare l’altezza media dei giovani grazie all’introduzione di un gran quantitativo di proteine.
Piano piano sono entranti nell’immaginario collettivo mondiale amplificando l’idea iniziale del fondatore.
E’ bello che oggi grazie a questo film il mondo possa riconoscere a quest’uomo di aver avuto un intuizione geniale, perché senza il volto di Michael Keaton che peraltro è bravissimo come tutti gli altri interpreti si possa conoscere la storia vera del gigante della ristorazione veloce.
I fatti vengono raccontati nel film come sono avvenuti, come da sempre operano gli americani, con trasparenza efficienza ed in pieno stile Hollywood con gli archi dorati accesi nella notte ad illuminare il sogno di un’opportunità di successo.
M. Fiaccavento
SCHEDA FILM THE FOUNDER
DATA USCITA: 12 gennaio 2017
GENERE: Biografico, Drammatico
ANNO: 2016
REGIA: John Lee Hancock
ATTORI: Michael Keaton, Linda Cardellini, Patrick Wilson, Nick Offerman, Laura Dern, John Carroll Lynch, B.J. Novak
SCENEGGIATURA: Robert D. Siegel
FOTOGRAFIA: John Schwartzman
MONTAGGIO: Robert Frazen
MUSICHE: Carter Burwell
PRODUZIONE: FilmNation Entertainment, The Combine
DISTRIBUZIONE: Videa
PAESE: USA
DURATA: 115 Min
SINOSSI
THE FOUNDER racconta la vera storia di Ray Kroc, un venditore dell’Illinois, e del suo incontro con Mac e Dick McDonald, che negli anni ’50 avevano avviato un’attività di vendita di hamburger nella California del Sud. Impressionato dalla velocità del sistema inventato dai due fratelli per la preparazione del cibo e dalla folla di clienti attirati dal loro chiosco a San Bernardino, Kroc vide subito il potenziale per un franchising e fece di tutto per sottrarre la società ai fratelli creando un impero miliardario. Così nacque McDonald.
Michael Keaton interpreta l’anticonformista imprenditore americano Ray Kroc, che ha trasformato McDonald da un chiosco di hamburger a San Bernardino in un impero che ad oggi conta oltre 35.000 ristoranti in tutto il mondo.
Nick Offerman e John Carroll Lynch interpretano i fratelli Dick e Mac McDonald, la cui innovativa catena di montaggio aveva conferito efficienza industriale alla preparazione del loro menù costituito da hamburger, patatine fritte, frullati e bibite. Nel dinamico periodo del dopoguerra la gente non amava perdere tempo e chiedeva tutto a gran velocità.
Laura Dern interpreta Ethel, la prima moglie di Ray Kroc, e l’attrice Linda Cardellini la seconda moglie Joan Smith, inizialmente sposata ad uno dei primi affiliati di Ray.
Nel cast figurano anche Patrick Wilson nel ruolo di Rollie Smith, proprietario di un ristorante McDonald nel Minnesota, e B. J. Novak nel ruolo di Harry Sonneborn, il mago della finanza le cui innovazioni nel settore del franchising permisero a Kroc di strappare ai due fratelli il controllo della società.
IL REGISTA
THE FOUNDER è diretto da John Lee Hancock (SAVING MR. BANKS, THE BLIND SIDE) con la sceneggiatura originale di Robert Siegel (THE WRESTLER), prodotto da Aaron Ryder della FilmNation e da Don Handfield della The Combine.
Lo staff oramai consolidato che collabora da anni con Hancock include il Direttore della Fotografia nominato agli Oscar® John Schwartzman (JURASSIC WORLD, SAVING MR. BANKS), lo scenografo Michael Corenblith (SAVING MR. BANKS, THE BLIND SIDE), il costumista Daniel Orlandi (JURASSIC WORLD, SAVING MR. BANKS) e il montatore Robert Frazen (NON DICO ALTRO, SYNECDOCHE, NEW YORK).
LA STORIA DI RAY KROC, THE FOUNDER
Siamo nel 1954, Marilyn Monroe ha appena sposato Joe DiMaggio; Elvis Presley registra “That’s All Right” e “Blue Moon of Kentucky” per i Sun Studio di Memphis; il produttore Walt Disney ha quasi completato la costruzione del suo parco divertimenti ad Anaheim in California; la comunità di Levittown è oramai popolata dalle nuove generazioni. Mentre il paese vive il boom del dopoguerra, in Illinois, il 52enne Ray Kroc lavora come commesso viaggiatore per l’azienda Prince Castle, il cui prodotto di punta è il frullatore Multimixer utilizzato dai drive-in americani per preparare i frullati.
Ray viaggia ogni giorno per tutto il Midwest nel tentativo di vendere i suoi prodotti; ad attenderlo nella loro casa di Chicago c’è sua moglie Ethel, donna devota che ha supportato il marito e le sue continue iniziative imprenditoriali per tanti anni e che ha oramai esaurito la pazienza.
L’ordine di sei Multimixers da parte di un ristorante di San Bernardino in California attira subito l’attenzione di Ray. Quale ristorante necessita di fare 30 frullati alla volta? Così decide di andare ad incontrare Dick e Mac McDonald, i proprietari dell’omonimo chiosco di hamburger. Quando vede la notevole attività che i fratelli hanno messo in piedi, la mente di Ray inizia a frullare: è certo che il sistema ideato dai due fratelli – la catena di montaggio per la preparazione dei cibi e il menù semplice ma con prodotti di alta qualità – ha il potenziale per avere successo in tutto il paese diventando una presenza costante della vita quotidiana delle famiglie americane. Prima di diventare ristoratori, i fratelli McDonald avevano lavorato a Hollywood durante la Depressione nel settore dei trasporti per la Columbia Pictures. Ma quando scoprirono il potenziale di profitto nel settore della ristorazione, lasciarono l’attività e aprirono un chiosco di hot dog ad Arcadia. Poi aprirono il loro primo McDonald nella vicina San Bernardino, dove il loro menu di 27 portate includeva ogni cibo immaginabile. Cercando di risparmiare denaro attraverso l’efficienza, i fratelli crearono un approccio rivoluzionario che chiamarono Speedee System. Il menù tipico dei drive-in a quel tempo costituiva un affare, così i fratelli McDonald ridussero il loro menù a pochi prodotti amati dalla maggior parte delle persone: hamburger, patatine e bevande analcoliche. Anziché un drive-in preferirono aprire un ristorante walk-up, dove la gente si metteva in fila in piedi per ordinare direttamente alla casse. La cucina fu strutturata e ottimizzata per garantire massima velocità ed efficienza nella preparazione del cibo.
In un primo momento i fratelli McDonald affidarono a Ray il compito di gestire il franchising. Dopo aver visto il progetto di Dick degli archi d’oro, Kroc insistette affinché ogni ristorante fosse caratterizzato da quel simbolo facilmente riconoscibile da tutti grazie ad un alone luminoso. Così gli archi dorati luminosi divennero un simbolo iconico di Pop Art onnipresente come una bottiglia di Coca-Cola o una lattina di zuppa Campbell.
Tornato a Chicago, Ray iniziò a cercare affiliati per aprire nuove sedi di McDonald. In breve tempo, Ray Kroc aprì 13 ristoranti intorno a Chicago e nel Midwest.
Dopo anni di duro lavoro, le cose finalmente procedevano bene per l’imprenditore; fu in quel momento che incontrò la moglie di uno dei suoi nuovi affiliati Joan Smith, una giovane e attraente donna dotata di uno spirito estremamente affine al suo.
Sebbene le operazioni di franchising avessero successo, Ray subiva una forte pressione finanziaria e personale sia per la piccola parte a lui spettante da contratto, sia per la sua impazienza per la lenta espansione dell’attività e la frustrazione per le limitazioni che i fratelli McDonald imponevano sul design e sul funzionamento dei ristoranti. Ray aveva per McDonald una visione di dominazione globale del mercato e non sopportava che i due fratelli di provincia lo rallentassero.
Fu allora che Ray incontrò il mago della finanza Harry Sonneborn, che gli consigliò di pensare a McDonald come un business immobiliare piuttosto che solo un’attività di vendita di hamburger; facendo così avrebbe potuto recidere i suoi legami contrattuali con i fratelli McDonald e garantire a se stesso profitti inimmaginabili. L’idea di Harry era semplice: Ray doveva acquistare i terreni dove sarebbero stati edificati tutti i futuri ristoranti McDonald per poi concederli in locazione ai suoi affiliati. Questa operazione avrebbe tagliato fuori i fratelli McDonald poiché avevano diritto unicamente sull’interno delle mura dei ristoranti mentre avrebbe garantito a Ray ricavi costanti.
Ray mise in pratica l’intelligente e scaltra idea di Harry e incassò la maggior parte dei profitti, tagliando fuori i fratelli McDonald. Nel 1961 Ray acquistò la quota dei fratelli McDonald e diventò l’unico proprietario, presidente e amministratore delegato. Fu così che costruì l’impero di fast-food diventato leggenda.
Margherita Fiaccavento nasce a Roma nel 1968. Di famiglia profondamente borghese, dopo aver studiato per la carriera diplomatica a Roma e Parigi ne rifiuta i condizionamenti sviluppando un carattere ribelle ed anticonformista. Dopo 15 anni di esperienze professionali manageriali passa alla televisione come autore testi ed esperta di web content. Nel 2012 lascia Roma e l’eldorado mediatico per la campagna emiliana. “Amazon on me” e’ la sua prima opera di narrativa.