Claudio Proietti vive e lavora a Roma. E’ un narratore e regista, sensibile, parla a tutti, grandi e piccoli. Il suo primo libro è stato: “Ho due storie per te” di Armando Curcio Editore nel 2014. Studioso, indaga sulla vita di tutti i giorni da dove prende il lato più profondo della sua essenza. “L’incredibile storia di Casiamù” è appena uscito ed è già presente all’interno di diverse scuole.
- Spiegaci come lavori? Che visione hai della vita, del mondo?
Mi piace lasciarmi andare. Non avere nessun tipo di confine. Quando una storia “ti chiama” puoi solo assecondarla. Devi evitare di metterci del tuo, almeno nella prima fase della scrittura. Poi, ma solo dopo aver “ascoltato bene” ciò che ti sollecita, c’è tutto un lavoro di falegnameria, come lo chiamano quelli che ne sanno più di me. Cioè, i trucchi del mestiere.
La mia visione della vita e del mondo? Qui proprio non so risponderti. Cerco di osservare quello che avviene dentro e fuori di me. Senza darmi risposte troppo definitive. Questo non significa non avere un punto di vista, vuol dire non essere troppo rigido. Ci sono persone che non cambiano mai idea. Forse perché ne hanno una sola e ci si aggrappano disperatamente. Io assecondo la vita, mi lascio guidare. Ne sa, sicuramente, più di me.
- Una continua ricerca e studio, sperimenti…
Sì, tantissimo. Mi piace sperimentare. Passo da commedie teatrali brillanti a libri di narrativa, a libri per ragazzi, a testi come “Il viaggio di Cristo”. Mi piace vagabondare di qua e di là. Sono un autore senza fissa dimora. Molto curioso, soprattutto.
- Uno scrittore che ammiri in particolare?
Éric-Emmanuel Schmitt. Bravissimo. Uno dei pochissimi che mi fa appassionare alle storie che scrive. Una personalità singolare. Regalo sempre un suo libro.
- Lavori di getto o tutto viene pianificato? come nascono le tue storie e come hai sviluppato questo tuo ultimo libro?
Non c’è una regola, naturalmente. La scrittura è una delle cose più misteriose e terapeutiche che esistano. L’idea può avere un’incubazione di anni, poi all’improvviso: toc toc, eccola! Sicuramente, poi, subentra una fase più pratica. Si struttura un percorso. La falegnameria di cui ti parlavo prima. “L’incredibile storia di CASIAMÙ” è frutto di una lunga incubazione. Non avrei mai potuto scrivere una storia simile a 20 anni, non avevo vissuto abbastanza.
- Come nasce “Casiamù”? quali sono i suoi desideri?
Casiamù si è presentato e basta. Non con questo nome, che è il risultato di diversi giochi con le lettere dell’alfabeto. L’incubazione di cui ti ho appena parlato ha dato il suo frutto, quando i tempi erano maturi. I suoi desideri sono quelli di qualunque essere umano. Si possono riassumere in uno: essere felice. Ma, come molti di noi, attribuisce questa necessità a un fatto esterno. Essere felice equivale a trovare il cammello volante. In realtà, sono le prove che supera a fare il miracolo.
- Un piccolo eroe, che parla a tutti noi…c’è un po’ di te in questo piccolo grande personaggio…
C’è un po’ di tutti noi. C’è il viaggio dell’essere umano che decide di saperne di più su se stesso. Quando si prendono certe vie è facile smarrirsi. Fortunatamente ho raccontato questa ricerca attraverso gli occhi di un bambino che, ovviamente, non sa cosa lo spinge davvero ma cerca altro. Ho raccontato tutto attraverso la fiaba. Un territorio nel quale, anche se ci si smarrisce un po’, poi si ritrova sempre la strada di casa.
- In quale luogo si colloca questa avventura?
Un luogo immaginario. Non ho voluto dare nomi reali ai posti affinché ognuno sogni liberamente. La fiaba ha questo vantaggio. Ci porta via ma, paradossalmente, ci avvicina a noi stessi più di quanto possiamo pensare.
- Una storia per grandi e piccoli, per tutti? Cosa è che vorresti lasciare ai tuoi lettori?
L’entusiasmo. Un senso di gioia. La voglia di vivere. Di fare, costruire. La voglia di innamorarsi di quello che ci circonda. Come è possibile? Lo so, te lo stai chiedendo. Viviamo in un periodo storico molto particolare. Difficile, ma anche pieno di opportunità che dovremmo saper sfruttare meglio. Casiamù ci dice che possiamo uscire da qualsiasi baratro, ma ci vuole impegno. Dobbiamo volerlo davvero, soprattutto.
- Un incredibile Storia, come mai incredibile?
Quale storia non lo è? La mia, la tua. Quella delle persone che conosciamo o non conosciamo. Se ci pensi bene ogni storia, anche quella apparentemente più semplice, contiene qualcosa di “incredibile”. Siamo caduti, siamo stati feriti. Abbiamo tante cicatrici. Ma eccoci qua, ancora innamorati di questo mistero in cui siamo finiti anni e anni fa. Straordinario.
- È uscito da pochissimo ed è stato già presentato in diverse scuole… da vita e genera gioia nei bambini
Anche negli insegnati, genitori, fratelli e sorelle, lattai, avvocati, piazzaioli. Si sta creando una forma di affetto spontaneo attorno a questo “eroe” davvero singolare. Sicuramente ne avvertono la sincerità. Casiamù è venuto al mondo con la gioia nel cuore. Per questo, credo, è così amato.
- Questo connubio scrittura -disegno, hai scelto un artista per le Illustrazioni Santina Vaccaro, come vi siete trovati?
Benissimo. Santina ha dato un’anima, non solo un corpo, al personaggio. Ha colorato un’idea. Ha avuto la sensibilità di scavare nelle parole e rendere visibile l’invisibile. Una bellissima collaborazione.
- Un lavoro cosi appassionato, pieno di ricerca, tempo, …Stai cercando qualcosa in particolare?
Non sto cercando qualcosa in particolare. Mi piace raccontare storie. Sicuramente, strada facendo, incontro tante cose che mi riguardano. Faccio i conti con me stesso. Mi metto completamente in discussione. Tutto questo è bellissimo, qualche volta un po’ doloroso. Ma non posso farne a meno.
- Quale è la tua prossima avventura? Avrà un seguito questo libro?
Casiamù non so se avrà un seguito, non credo. Mai dire mai, comunque. E’ stato tutto così straordinario e naturale che pensare “strategicamente” a un secondo atto mi fa un po’ storcere il naso, lo stomaco e le dita. Però, se la storia viene da sé l’accolgo volentieri. La prossima avventura è già in corso d’opera. In realtà sono più avventure. C’è un nuovo libro che sto terminando. Due commedie per il teatro e altri progetti a cui tengo molto. Moltissimo!
- E Per terminare lo chiedo sempre a tutti quelli che incontro…Claudio fatti una domanda che nessuno ti ha mai chiesto (e che tanto avresti voluto sentirti domandare) e risponditi….
Nessuno ancora mi aveva fatto questa domanda. (Int: Nessuno ma c’è sempre la prima volta!) Mi arriva alle ore12.44 di un giovedì splendente. Tutto taceva e invece… Zac! Mi ritrovo a fare i conti con un quesito che mi spiazza e mi invita a passare dalla sedia alla poltrona. Ci rifletto un po’. Mi tolgo gli occhiali, penso meglio. Dunque… Cosa avrei voluto che mi si chiedesse? Ecco, forse… avrei voluto che qualcuno mi avesse posto questo quesito: “Ma esistono, secondo te, i cammelli con le ali?”… Avrei risposto: “Assolutamente sì”.
L’incredibile storia di CASIAMÙ di Claudio Proietti – Edizioni Progetto Cultura -2016
Illustrazioni in copertina realizzate dal artista Santina Vaccaro
Prezzo del libro: 7.50 euro
Per prendere il libro a Roma:
Libreria MANGIAPAROLE
Via Manlio Capitolino, 9 (aperto dal martedì dalle ore 15.30)
tel: 0697841027 –
Se non siete di Roma:
inviare e-mail a:
info@progettocultura.it
tel: 0697841027 -+39 335 7309765 (dopo le ore 15.30)
www.progettocultura.it
E’ curatrice indipendente, art Advisor e consulente di marketing management culturale internazionale. Da oltre 20 anni e progettista culturale di eventi legati all’arte contemporanea con una particolare attenzione a spazi inconsueti, e alle interazioni con altre arti. Come project manager ha un’approfondita conoscenza dei diversi processi implicati nella pianificazione, coordinamento ed attività per grandi eventi dall’organizzazione, curatela, ricerca, alla redazione testi e cataloghi. Ha creato e curato oltre 50 rassegne, mostre personali e collettive, installazioni ed interventi in spazi pubblici in Italia.
L’incredibile storia di Casiamù. Intervista al narratore Claudio Proietti https://t.co/LQkffdnUtL
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