Una giovane artista che sto incontrando è una ragazza italiana che studia antropologia e arte presso l’Università di Roma. Mi accoglie nel suo appartamento con un sorriso e mi porta nella sua stanza di lavoro.
Sono impressionata e divertita dalla quantità di cartoline, disegni, foto e immagini appese alle pareti e mi sento curioso alla vista degli strani maschere e altre piccole sculture in argilla visualizzati sugli scaffali. Tale camera é ‘dotata’ ed emana una sorta di energia positiva che mi fa sentire a mio agio. Siamo seduti a un tavolo a bere tazze di tè verde.
‘Akro’ Che cosa significa? Perché hai scelto di firmare i tuoi lavori con questo pseudonimo?
Akro proviene dalla prima parte della parola ‘Acrobata’ Un acrobata è qualcuno che oscilla su una corda sottile attraverso l’aria. È una metafora di non avere il controllo completo su noi stessi e gli eventi della vita e, quindi, potremmo cadere ‘ma questo è il gioco della vita!
Come si fa ritrarre questa esistenza, “sospese” ?
Le piccole sculture e maschere che si vedono in tutto sono fatti di argilla. Ma l’argilla non è cotto e che conferisce alle opere una fragilità che richiama la precarietà dell’esistenza umana in bilico tra sogno e realtà.
Una di queste sculture è una faccia con grandi labbra: se ti bacio esso si può realizzare il desiderio ‘. Questo è un modo di sognare e fuggire dalla vita di ogni giorno!
Inoltre, mi piace gestire l’argilla molto come mi permette di creare oggetti tridimensionali, cosa che non è possibile raggiungere attraverso la pittura.
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E per quanto riguarda l’uso di materiali diversi nelle tue foto?
Beh, io di solito aggiungo materiali alternativi quali corde, diversi tipi di carta, filo di rame, pezzi e frammenti di specchio, sale, cera, plastica. Faccio tutto questo per raggiungere una sorta di natura tridimensionale del quadro. In particolare, i frammenti di uno specchio vogliono suggerire un ulteriore significato: si ri-creano il relativismo della nostra esistenza proiettando frammenti di immagini e di riflessione parti di esso.
C’è una ragione per cui certi colori si ripetono in certe forme ?
A dire il vero ho iniziato disegnando forme stilizzate di uomini e donne con i loro corpi intrecciati, o le donne sole in posizioni sensuali e provocanti. Tutte queste forme rotonde e figure sono efficaci per lo più attraverso l’uso del colore rosso ‘. Poi mi sono girato verso forme più astratte utilizzando linee geometriche. Queste linee creano spazi aperti dove si può proiettare se stessi, o finestre aperte per la mente di guardare al mondo e nell’immaginario. Qui tutto si gioca con sfumature di blu che suggeriscono un approccio più ‘spirituale’ alla vita.
Come fai a impostare il tuo lavoro?
Il mio è uno studio senza fine e la ricerca di nuovi materiali, colori e forme che rappresentano i molteplici aspetti della realtà e gli umori mutevoli e impressioni verso la vita.
Akro, il cui vero nome è Francesca Mariani, appare il suo lavoro maggio 2003 durante l’evento ‘Martelive’. Poco dopo, nel mese di giugno, ha esposto presso l’Università di Roma’ La Sapienza al Teatro Ateneo .
Tutto il meglio per voi e buona fortuna Akro!
by Alessia Angeli

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