La mostra di fotogiornalismo WORLD PRESS PHOTO sarà a Palazzo delle Esposizioni, con le 140 foto finaliste, dal 25 aprile al 26 maggio. Questa edizione è caratterizzata da un maggior numero di partecipanti donne, dal tema della dignità umana declinata in molteplici stili e dalla nuova categoria Digital Storytelling. L’esposizione rappresenta un documento storico che permette di rivivere gli eventi cruciali del nostro tempo e dimostra che le immagini hanno la capacità di trascendere differenze culturali e linguistiche, per raggiungere una comunicazione efficace.
“WORLD PRESS PHOTO è sempre sulle grandi crisi del mondo.”
Luca Bergamo, Assessore alla Cultura e Vicesindaco di Roma Capitale
I finalisti e candidati ai premi sono 43, provenienti da 25 paesi dall’Australia all’America Latina, passando per gli Stati Uniti fino all’Europa. Quest’anno hanno partecipato 4,783 fotografi da 129 paesi diversi che hanno presentato un totale di 78,801 immagini.
I nomi dei vincitori della più importante manifestazione di fotogiornalismo al mondo sono stati resi noti nel corso della cerimonia di premiazione che inaugura il World Press Photo Festival di Amsterdam. Quella di Roma è la prima mondiale del prestigioso contest di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti e contribuisce a costruire la storia del miglior giornalismo visivo mondiale. Si sposterà poi in altre 130 città fra cui Matera e Ferrara.
LE STORIE CHE CONTANO
John Moore è il vincitore della foto dell’anno dell’edizione 2019 del World Press Photo con lo scatto Crying Girl on the Border che mostra la piccola Yanela Sánchez, originaria dell’Honduras, che si dispera mentre lei e la madre Sandra Sánchez vengono arrestate da agenti della polizia di frontiera statunitense a McAllen, in Texas, il 12 giugno 2018. La straziante foto è ben presto diventata virale in tutto il mondo anche grazie ai social.
“John Moore si conferma fotogiornalista sensibile ed attento alla dignità dei soggetti che rappresenta mentre segue le notizie. La bambina che piange disperata davanti alla madre che viene arrestata e perquisita dalla polizia di frontiera al confine tra il Messico e gli Sati Uniti d’America, è un’immagine giornalisticamente efficace e al tempo stesso umanamente struggente… “
Francesco Zizola, vincitore del World Press Photo of the Year nel 1996 e direttore creativo di 10b Photography.
GIORNALISMO LENTO CON LA STORIA DELL’ANNO
Il vincitore del premio World Press Photo Story of the Year è Pieter Ten Hoopen con The Migrant Caravan. L’immagine mostra un gruppo di persone che corre verso un camion che si è fermato per dare loro un passaggio, fuori Tapanatepec, in Messico, il 30 ottobre 2018, per raggiungere gli Stati Uniti.
DIGITAL STORYTELLING
La nuova categoria Digital Storytelling promuove la frontiera del giornalismo visivo anche attraverso i nuovi media. L’italiano Matteo Delbò è presente, con un video dedicato ad un ragazzo di Mosul, usando una tecnologia dove gli statunitensi solitamente la fanno da padrone. Il suo lavoro è parte di un più vasto progetto dedicato alle strategie di pace in paese segnato da anni di guerra, l’Iraq.
LO SGUARDO ITALIANO
Tre italiani fra i finalisti. Marco Gualazzini, che era anche finalista nella categoria foto dell’anno, si aggiudica il primo premio nella categoria ‘Ambiente – Storie’, con il suo reportage dal Ciad. Lorenzo Tugnoli, invece, ha vinto il primo premio nella categoria “General news – storie” con il suo reportage dallo Yemen.
Daniele Volpe si è aggiudicato invece il secondo posto nella categoria “General news”, con la sua immagine di ciò che è rimasto dopo l’eruzione del Volcán de Fuego lo scorso 3 giugno in Guatemala.
Sono otto le categorie in concorso. A parte quella del digital storytelling ci sono temi contemporanei, ambiente, notizie generali, progetti a lungo termine, natura, ritratti, sport e notizie spot. Le verità storiche dei nostri giorni e le emozioni umane nel momento in cui si esprimono sono le protagoniste delle immagini qui esposte, capolavori di forma e di contenuto. Il visitatore ne rimane avvolto fino a esserne sbigottito, impossibile restare indifferenti di fronte a tale potenza.
DOVE: Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194, ROMA
QUANDO: Dal 25 aprile 2019 al 26 maggio 2019
ORARI: Da domenica a giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso.
Per ulterriori informazioni: www.palazzoesposizioni.it
Elena Cattaneo, cremonese di nascita e romana di adozione, è appassionata di arte e comunicazione. Come insegnante, editor e web reporter vive la sua città anche dopo diversi anni con la curiosità e la sorpresa di una turista. A seguito della Laurea in lingue e il perfezionamento in Scienze della Comunicazione si è dedicata in maniera trasversale alla comunicazione d’impresa.
Ha coltivato nel tempo svariati interessi culturali con il gusto della scoperta artistica e del confronto umano.