Abbiamo incontrato e intervistato per Rome Central uno dei modelli Italiani piu’ richiesti nel Mondo della Moda, Giuseppe Improta.
A confermare che gli italiani sono ricercatissimi in ogni settore e affermati in tutto il Mondo e di questo dovremmo andarne fieri!
1) Quanto e’ difficile e tortuoso il Mondo della Moda?
Come in ogni lavoro ci sono varie dinamiche. Non è un mondo facile, la concorrenza è molta e ci sono anche persone che gravitano in questo mondo, spacciandosi per professionisti del settore, quando non lo sono. Come in altri settori spesso viene chiesto di scendere a compromessi; l’importante è essere sempre professionali, proseguire per la propria strada e contornarsi di persone serie che sono veramente una garanzia. La determinazione, i propri valori e l’essere se stessi poi sono la carta vincente.
2) Quali sono i marchi che maggiormente preferisci indossare?
Amo immensamente Armani per il suo stile sobrio ed elegante, anche nel segmento casual.
Poi cerco spesso di indossare capi di brand emergenti, capaci di raccontare un loro mondo, creando delle cose particolari e inusuali. Poi anche alcuni brand di nicchia molto interessanti, che puntano sullo stile o sulla grande qualità dei materiali.
3) Cosa consigli ad un ragazzo che decidesse di intraprendere la carriera di modello?
Di prepararsi ad affrontare un mondo non certamente facile. Gli direi che deve anche avere pazienza perché i risultati veri arrivano dopo un poco di tempo. Di affidarsi solo a persone competenti e serie e soprattutto di non scendere mai a compromessi per ottenere qualcosa. Il consiglio più importante: di crederci sempre e vedere il traguardo finale in ogni attimo, senza mai rinunciare all’umiltà e alla genuinità. Tirarsela non serve a nulla!
4) Secondo te quale e’ la citta’ piu’ idonea dove vivere per un modello?
In Italia certamente Milano! La moda gira tutta su Milano: brand, sfilate, agenzie. La capitale della moda in assoluto!
5) Per quali Maison hai lavorato sino ad oggi?
Ho collaborato con molti brand e anche se non sembra le soddisfazioni maggiori a livello personale sono arrivate anche dai brand più piccoli, capaci di instaurare anche un rapporto umano: penso a Baronio, ad Angelo Cruciani, a Climber, a Roberto Botticelli!
6) Con chi ti piacerebbe lavorare ?
Sicuramente vorrei lavorare a stretto contatto con Giorgio Armani: fa parte della storia della moda mondiale, un grande imprenditore, creativo e uno stilista eccezionale.
7) Progetti per il futuro?
Ho in cantiere una serie lunga di collaborazioni con vari brand, sia come modello, sia come testimonial: sono stati programmati già vari shooting etc. Sono stato anche scelto come volto, per un anno, dal gruppo Ikea – Centro Lugano Sud in Svizzera.
Sto anche lavorando ad alcuni progetti che vanno oltre la moda, ma per scaramanzia non dico troppo.
8) Sogni nel cassetto?
Realizzarmi, essere felice, raggiungere dei bei traguardi nel settore della moda. Sogno anche di raggiungere una notorietà che mi permetta di essere portavoce di progetti a sostegno di associazioni, fondazioni etc, l’unico vero motivo per il quale vale la pena essere famoso; mettere a disposizione la propria immagine per sensibilizzare!
9) Ti senti più portato per sfilate di intimo maschile o per sfilate con abiti eleganti?
Una cosa non esclude l’altra. L’intimo oggi è realizzato con una concezione moda importante; l’eleganza è una cosa che amo molto. Ogni giorno di vestiamo con entrambe le cose: ho lavorato e postato per tutti e due i segmenti.
La capacità di un modello è poi quella di entrare nel ruolo, nella parte, adattandosi al mood delle foto, del brand, dei capi.
10) Tu hai anche creato un tuo Brand di Moda….ce ne puoi parlare?
E’ un progetto nato in società: abbiamo presentato con un buon riscontro la prima capsule collection durante la Milano moda donna di febbraio. E’ stato indispensabile per iniziare a far girare il nome “Filardo”. Oggi, sulla scia di questo lancio, stiamo lavorando alla crescita e allo sviluppo. Come in ogni progetto ci vuole pazienza e perseveranza, consapevoli che i risultati arrivano.
11) Pensi che il fascino latino come il tuo sia più richiesto nel settore moda o funzionano anche le bellezze nordiche?
Credo che la moda è un linguaggio universale, rivolta a tutto il mondo. Oggi nelle sfilate ci sono modelli mediterranei, altri nordici, altri asiatici. Le differenze aiutano a creare, capire, unire. Variano anche molto le visioni dei brand: Dolce & Gabbana parlando di Sicilia e quindi i modelli rappresentano il mondo latino; Daks London lo stile nordico, con modelli che interpretano quello spirito. Servono quidni varie figure anche come modelli.
12) Ti piaci cosi’ come sei o vorresti cambiare qualcosa di te fisicamente parlando?
Sono molto critico sul mio aspetto: sono consapevole della mia bellezza, ma tutti noi vogliamo vederci sempre al massimo. Comunque sì, mi piaccio come sono.
13) Secondo te perche’ tutti i modelli sono dei grandi narcisisti?
Non tutti lo sono. Poi una cosa è vedersi belli e sentirsi onnipotenti, altra cosa è invece essere “narcisiti” nel senso di prendersi cura del proprio aspetto, investire per essere sempre al meglio: in fondo si lavora grazie alla propria immagine.
14) Per te è più importante il tuo lavoro o l’Amore?
Sono due parti fondamentali della vita di una persona. Lavorare è necessario, esattamente come l’amore. Per amore intendo anche l’affetto per amici, parenti, famiglia. L’amore vero e grande poi, quello di coppia, è una cosa che se arriva è bello viverlo. Sono due parti di una persona, con la stessa importanza.
15) Per Amore rinunceresti alla tua passione di modello?
No. Semplicemente perché è il mio lavoro. La moda è un settore come gli altri, sarebbe come dire “non lavoro più in banca perché sono innamorato”.
Poi credo che una persona debba condividere la propria vita con l’altra. Io non potrei mai dire alla persona con cui sto di rinunciare alla sua passione o al suo lavoro. Amare significa anche condividere e supportare.
![Maximo De Marco](https://www.romecentral.com/wp-content/uploads/2018/04/Maximo-De-Marco_avatar_1524518937-100x100.jpg)
Maximo De Marco inizia la sua carriera sin da giovanissimo come ballerino, modello, attore, cantante, formandosi e perfezionandosi artisticamente a livello Internazionale. Ha vinto una borsa di studio indetta dalla CEE (Comunita’ Economica Europea) che lo ha portato a studiare con docenti di fama Mondiale, per poi diventare, successivamente, autore, regista, coreografo, discografico, stilista e scrittore, grazie a tutte queste esperienze lavorative nel Mondo dello Spettacolo, oggi Maximo De Marco e’ uno degli Art Director piu’ importanti e riconosciuto a livello Internazionale, Nominato Art Director ad Vitam dal Vaticano, per il GMG and Friends di Papa Francesco (Giornata Mondiale della Gioventu’), Membro ufficiale del Concilio Internazionale della Danza dell’UNESCO e Premio Cavallo D’Argento Rai (Radio Televisione Italiana), Premio alla Carriera del Music Life Tv Awards (SKY) e del Cantagiro come miglior Direttore Artistico, Premio Amen alla letteratura con menzione speciale al Salone Internazionale del libro di Torino nel 2013 e Vincitore del Festival Internazionale del Cinema di Salerno nel 2017 con il suo film storico religioso “Petali di Rosa”. Nella sua carriera da Art Director, ha diretto Televisioni,Radio,Magazine,Teatri, e grandi Star della Musica e dello Spettacolo, tra cui la Pop Star Inglese Boy George,per il suo Tour Mondiale negli anni 90″, la vincitrice di The Voice of Italy Sister Cristina, e altri artisti come : Franco Simone, Teo Mammuccari, Fabrizio Frizzi, Antonella Ponziani, Claudia Koll…